Toscana

Toscana

In una fase iniziale abbiamo tentato di accompagnare alla testata e alle nostre iniziative una cronaca di quello che avveniva nei nostri territori, avviando una sperimentazione in Toscana ormai interrotta da tempo. Raccogliamo qui tutti gli articoli archiviati secondo le categorie di allora, aggiungendo tutto quello che si lega a questa regione e che pubblichiamo ancora.

Immagine liberamente ripresa da wikimedia.org

Domenica, 21 Dicembre 2014 00:00

#12D - Strikers a Palazzo Boyl

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Lo scorso 12 Dicembre ha visto nella città di Pisa, oltre al partecipato corteo della CGIL-UIL (con una partecipazione di circa 10 mila persone, secondo gli organizzatori), un’importante iniziativa tenutasi nella bella e artistica sede di Palazzo Boyl incorniciato tra i suggestivi lungarni pisani.

Domenica, 30 Novembre 2014 00:00

Toscana da incenerire

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Toscana a tutto incenerimento

Visto con gli occhi del Pd toscan-renziano, il nuovo piano dei rifiuti urbani appena approvato dal consiglio regionale è un gran passo avanti nella gestione “virtuosa” del settore. L'assessora all'ambiente Anna Rita Bramerini ricorda in ogni occasione che solo il 10% finirà in discarica, e che l'obiettivo è addirittura il 70% di raccolta differenziata nel 2020, con solo il 20% da destinare alla “termovalorizzazione”. A prima vista desta quindi sorpresa la critica della sempre più esigua minoranza dem, che anche dopo l'approvazione del piano insiste a chiedere un cambio di rotta nelle politiche sui rifiuti. Ma forse succede perché perfino quelli dell'area cuperliana, dopo almeno 15 anni di ostinati silenzi sull'argomento, ormai costretti a giocare in difesa osservano che sei, forse sette inceneritori sono davvero tantissimi. A maggior ragione in una regione come la Toscana, i cui abitanti complessivi (3 milioni e 700mila) sono pari a quelli dell'area vasta milanese, o di Roma con i comuni contermini.

Di Francesca Gabbriellini e Andrea Incorvaia

L’alba del 22 Novembre a Pisa, è stata un altro bellissimo momento di bagliore nel grigiore quotidiano di una città, costretta a vivere sotto una cappa cupa e rigida, per certi versi legata a schemi desueti.
Gli attivisti e le attiviste del Municipio dei Beni Comuni hanno liberato dall’incuria, dal degrado, dal vile e ingiusto abbandono uno dei più bei palazzi affacciati sul Lungarno Mediceo, definito dal Leopardi “ancor meglio di quello di Firenze”. Una liberazione, sì, in piena regola: le catene del tempo imposte dalle logiche speculative e di gentrificazione che si erano impossessate dei soffitti, delle pareti finemente affrescate, dei pavimenti ridotti a cumuli di polvere, di ogni cosa presente all’interno di un luogo narrante cinquecento anni di storia, sono state finalmente spezzate. Un’occupazione all’insegna della restituzione alla cittadinanza tutta di uno spazio che sarebbe altrimenti finito nel nel dimenticatoio, a fronte di una storia importante e di grande valore.

Sono passate un paio di settimane dall'alluvione di Carrara, nel nord ovest della Toscana, ma non riesco a capire se mi sembra passato molto più tempo, oppure molto meno. Forse questo spaesamento temporale è dovuto al fatto che ormai di alluvioni ne ho viste più di quanto si dovrebbe in 25 anni di vita. In effetti, basta accendere la tv in un giorno a caso di ogni autunno per ritrovarsi di fronte agli occhi onde di fango e foto di vittime in tutta Italia.

A Carrara, nello specifico, negli ultimi 11 anni il corso d'acqua Carrione ha esondato nel 2003, nel 2010, due volte nel 2012 e lo scorso 5 novembre. Sempre lui, il Carrione, che non ho proprio potuto definire fiume, tant'è piccolo.

Venerdì, 21 Novembre 2014 00:00

A Firenze una Libreria dei Lettori #2

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Intervista a cura di Chiara Del Corona e Lorenzo Palandri

Clicca qui per leggere la prima parte dell'intervista

7) Un’altra impressione è che oggi le persone stiano diventando individui sempre più solipsistici, un po’ovattati nelle loro realtà atomistiche, parcellizzate, in cui si è persa anche solo la voglia o l’idea di spazi comunitari, di aggregazione e condivisione, di scambi umani, di vita sociale: come è possibile allora aprire una breccia entro queste cellule “egoiche”, individualiste e stimolare le persone ad “unirsi” di nuovo, condividendo un’esperienza come quella proposta dalla vostra libreria?

Gennaro: Rispondo a livello personale. La soluzione individualista o troppo individualista non penso che sia alla fine connaturata all’uomo né porta a grandi risultati. Una volta o l’altra la si smetterà.

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