Carta

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Narrativa, fumetti e tutto ciò che leggiamo su supporto cartaceo (o digitale).

Immagine liberamente ripresa da pixnio.com

Come ogni anno è tempo di Lucca Comics (“and games”, ma lasciamo perdere...), un appuntamento che rappresenta una delle migliori opportunità di alleggerire il proprio portafogli investendo nel meglio della cultura fumettistica, o – al contrario – di alleggerire il proprio portafoglio comprando monnezza. Leggere recensioni aiuta, ma spesso sono papiri infiniti pubblicati da testare specializzate seguite solo da chi è già appassionato. Consci di queste difficoltà, al Becco abbiamo deciso di aiutare con questa piccola rassegna i fieristi più curiosi ma perplessi. Cinque fumetti vecchi e nuovi da comprare o recuperare assolutamente a questo Lucca Comics.

Le Rivoluzioni spiegate ai bambini: un nuovo (e interessante) progetto editoriale

Oggi mi sono finalmente capitati tra le mani dei libri che fanno parte di un progetto che ho trovato estremamente interessante dalla prima volta che ne ho sentito parlare. Il progetto “Rivoluzioni” della casa editrice ISTOS ha come obiettivo raccontare le principali rivoluzioni mondiali viste attraverso gli occhi dei ragazzini – secondo un formato comprensibile, appunto, a un ragazzino. Prima di andare avanti devo fare una premessa. Non sono un fan sfegatato dell’idea, diffusa nella letteratura dell’infanzia, che per affrontare un tema in maniera comprensibile ad un bambino sia necessario costruirgli intorno l’impalcatura di una storia con per protagonista un ragazzino: nella maggior parte dei casi il tema e il protagonista risultano uniti artificialmente, e questo non serve né alla narrazione, né al tema di cui si vuole parlare. Per intenderci, preferisco l’approccio di Enzo Biagi nelle “Storia d’Italia” e “Storia del mondo” a fumetti, evidentemente pensate per un pubblico di bambini e ragazzi, ma per nulla condiscendenti ed edulcoranti nel loro modo di trattare i rispettivi temi, oppure il franco e dissacrante umorismo di Horrible Histories.

Alla ricerca del Blues per cuori fuorilegge e vecchie puttane, di Massimo Carlotto

Benvenuti. Accomodatevi. Vi basteranno cinque minuti per sentirvi a casa, anche se non vedete questi vecchi amici da mesi. Siete tra quelle persone a cui non servono molte parole, per le quali i silenzi dei piccoli gesti parlano più di infinite frasi. Tra il fumo di nervose sigarette, le bottiglie di alcol mezze vuote, Signore del Blues in grado di incantare la vostra anima, siete di nuovo insieme all’Alligatore (Massimo Buratti), Beniamo Rossini e Max la Memoria. Un investigatore privato senza licenza, un criminale della vecchia guardia, con un codice d’onore rigido e di tempi scomparsi, un romantico attivista politico sull’orlo della rassegnazione: tre cuori da banditi accomunati dall’insana passione per la giustizia, incompatibile con quella codificata dalle leggi e sancita nei tribunali.

La Rete di Protezione: ancora Camilleri, ancora Montalbano

"C'era una volta a Vigata": così potrebbe iniziare l'ultimo romanzo di Andrea Camilleri, "La Rete di Protezione", dedicato alle avventure del Commissario Montalbano. Infatti la location delle vicende narrate sembra provenire dal passato, dalla Vigata di cinquant'anni fa, quella ricostruita per far da sfondo a una fiction televisiva.
Montalbano, pur non convinto di tutto questo "teatro", si trova a dover fare buon viso a cattivo gioco: approfittando del fatto che che Vigata vive un'insolita calma e assenza di "ammazzatine" decide di andare a trovare Livia, la storica fidanzata di Boccadasse. Ma non si deve credere che tutto il libro ci parli di Montalbano in panciolle, anzi il nostro commissario si trova a fare i conti con ben due indagini: la prima viene dal passato e riguarda... Un muro!

Sentenza di morte (Andreas Gruber): il thriller a tinte noir tra Austria e Germania

Protagonisti provati dalla vita, inevitabilmente destinati ad affacciarsi sull’abisso del male.

I tratti del thriller internazionale e del noir europeo si mescolano, senza però un prevalere della cultura continentale. Siamo in tempi di globalizzazione a forte prevalenza statunitense, sul piano del consumo di massa.

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