Narrativa, fumetti e tutto ciò che leggiamo su supporto cartaceo (o digitale).
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Il ciclo di Eymerich è senza fine. I suoi romanzi possono essere letti più volte senza mai perdere il loro coinvolgimento emotivo.
I signori della cenere: una distopia per spiegare il presente
Per capire la crisi economica iniziata “ufficialmente” nel 2008 può esserci utile la figura dello wanax, figura apicale della civiltà micenea? Il collettivo Tersite Rossi ne è convinto, proponendo un romanzo capace di affondare la descrizione della società contemporanea attraverso un articolato complesso narrativo, dal ritmo avvincente e capace di non disperdere il lettore tra i numerosi livelli proposti. La società umana trapela nello scorrere dei secoli in una sorta di ciclica affermazione di dominio e violenza, progressivamente sempre più forte nel rimuovere ogni forma di dissenso. Gli autori, al loro terzo romanzo, optano per un presente distopico come contesto, scegliendo ampie coordinate geografiche (New York e Firenze, tra le altre capitali del globo) e un vasto orizzonte culturale da cui attingere (antropologia, sociologia, scienze economiche, accompagnate da citazioni di Guerre Stellari). L’apparente ineluttabilità delle condizioni in cui viviamo emerge nelle pagine con una veste oscura, trasmettendo un’inquietudine in grado di far dubitare anche i più convinti sostenitori della storia come percorso di progressiva evoluzione.
Qui di seguito il primo di alcuni articoli sull'edizione di quest'anno del Lucca Comics&Games: impressioni, idee, critiche ed emozioni da parte della nostra redazione.
Crescere con il Lucca Comics & Games (1)
Chi si ricorda l'anno in cui il Lucca Comics è diventato Lucca Comics and Games?
Ve lo dico io, era il '96. Ma ancora otto anni dopo; nel 2004, quando per la prima volta partecipai al festival; molti, moltissimi, lo chiamavano ancora e solo Lucca Comics.
E con quel tono di sfida e l'aria di chi pensava (mi ci mettevo anch'io) che i gamer non erano dei nostri. Siamo un po' così noi fumettari aficionados, duri ad abbandonare l'idea elitaria della festa “per appassionati”, restii a cedere ad altri il nostro festival. Stessa sensazione si provava quest'anno nell'udire le parole “Pala-youtuber” dalle bocche di alcuni coetanei nostalgici.
Ad un “buonasera signorina” i “malati” di Buscaglione – tra i quali può essere annoverato chi vi scrive – risponderanno con un “kiss me goodnight” ma non per tutti la notte è buona o almeno non tutte le notti lo sono. Quella del 23 dicembre non lo è sicuramente per Giuseppe Molinari, socio di Jo Le Maire, che apre la porta a due spietati messaggeri di morte. O almeno così sembra...
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