Seguendo la divisione accademica che attraversa il Paese raccogliamo qui il vasto ambito di materie comprese nelle definizioni di "scienze umanistiche" e "scienze sociali". Le persone, il loro vivere in società e tutto ciò che vi ruota attorno.
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Ottaviano Augusto; la politica del consenso ieri, la politica del consenso oggi.
L’anno 2014 è ed è stato per l’Italia e per la sua intera componente sociale un passaggio difficile da affrontare, all’interno delle dinamiche politiche europee e globali. La genesi di questa annata si è avuta con l’inizio della “cavalcata” del governo Renzi, sotto la guida del cosiddetto uomo del fare.
«Mai, vivendo l'intera esistenza, avremmo potuto sperare di fare così tanto per la tolleranza, la giustizia, la mutua comprensione fra gli uomini.»
Bartolomeo Vanzetti, alla giuria che lo condannò alla pena di morte
“Here’s to you, Nicola and Bart”. Si, questo è per voi, Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, non solo le strofe di questa bellissima canzone scritta da Ennio Morricone e interpretata dalla voce celestiale e potente della co-autrice Joan Baez, che esplode in tutta la sua forza evocativa in alcune scene del noto film del ‘71 di Giuliano Montaldo sulla tragica vicenda di questi due uomini.
Il mare di Licata (Ag) restituisce nuove testimonianze di un antico passato: le due ancore recuperate dalle acque della Rocca S.Nicola
Nell’ambito di un progetto e di una collaborazione iniziati circa un anno fa, sono riprese a pieno titolo le ricerche subacquee guidate e coordinate dall’equipe del Prof. Sebastiano Tusa, supportato logisticamente e “territorialmente” dal gruppo archeologico Finziade, diretto dall’archeologo Fabio Amato.
Le operazioni sono state quest’anno influenzate in negativo dall’instabilità metereologica. Essa ha ritardato o addirittura cambiato i programmi stessi degli archeologi.
Il 26 Luglio sono stati recuperati due reperti fortemente legati al mondo marinaresco antico: un ceppo in piombo mobile d’età presumibilmente romana e una ben più antica ancora a gravità ad un foro. Quest’ultimo reperto, ad una prima valutazione storico-cronologica va ad abbracciare un arco temporale piuttosto ampio, tra l’età del bronzo e la fase greca.
Il general Cadorna n’ha fatta una grossa,
ha messo le puttane nella croce rossa.
Bim bum bom
Bim bom bò
e i' rombo del cannò!
la regina Elena a i' re gli fa le corna:
l'hanno trovata a letto col generà Cadorna!
Bim bom bò
e i' rombo del cannò!
canti popolari Casentinesi della I guerra mondiale – dal sito: http://www.antiwarsongs.org
Forse è davvero questo lo stile, ancorché pesante, necessario per arginare l’alluvione di insulsa retorica patriottarda ed il più bieco revisionismo storico che si preparano per il 100° anniversario della I guerra mondiale.
Sorridi voluttuosa terra dal fresco respiro! Terra di dormienti, liquidi alberi! Terra del tramonto andato - terra delle montagne dalle vette di nebbia! Terra del vitreo scorrere della luna piena tinta di blu! Terra dello splendore e dell'oscurità che screziano l'acqua del fiume! Terra del limpido grigio di nuvole più vivide e più chiare per amor mio! Terra che si stende lontano a gomito - terra ricca di meli in fiore! Sorridi, il tuo amante arriva, Prodiga, tu mi hai dato amore - perciò io a te do amore! Oh indicibile, appassionato amore
Walt Whitman
“Io sono colei che è la madre naturale di tutte le cose. Signora e reggitrice di tutti gli elementi, la progenie iniziale dei mondi, il culmine dei poteri divini, regina di tutti coloro che popolano gli inferi prima ancora di quelli che affollano il cielo […] per mio volere si dispongono i pianeti in cielo, le salubri brezze marine e e i lamentosi silenzi infernali […]”Come ha scritto Robert Graves nel suo La Dea bianca, questi versi, tratti dall’Asino d’oro di Apuleio compongono “il più completo e ispirato ritratto della grande dea di tutta la letteratura antica”.
In un'età caratterizzata da un aprioristico desiderio di nuovo, la storia – ridotta a semplice narrazione di ciò che è stato – sembra non raccogliere più interesse alcuno. In questo contesto, però, resiste e si rafforza l'antica ipocrisia della venerazione di chi non c'è più, che trasforma gli anniversari - festosi o luttuosi che essi siano - in grandi e acritiche celebrazioni volte a santificare eroi del giorno dopo, spogliati delle proprie idee e slegati dalla propria storia. Se questa è ormai la consuetudine, non c'è da stupirsi se il compito di dare il via alle celebrazioni per il trentennale dalla scomparsa di Enrico Berlinguer sia stato affidato a Walter Veltroni e al suo docufilm sulla vita del leader comunista. In fondo a chi affidare il compito di travisare una storia se non a chi, dopo aver ricoperto diversi incarichi nel PCI, ha dichiarato di non essere mai stato comunista?
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