Seguendo la divisione accademica che attraversa il Paese raccogliamo qui il vasto ambito di materie comprese nelle definizioni di "scienze umanistiche" e "scienze sociali". Le persone, il loro vivere in società e tutto ciò che vi ruota attorno.
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Dopo una cena squisita totalmente cruelty free si è svolta la presentazione del libro Penne e pellicole del neurologo Massimo Filippi e del cinemologo (e cinefilo) Emilio Maggio, riguardante il rapporto tra società umana ed animali nella letteratura e nel cinema, organizzata dalla trasmissione radiofonica Restiamo animali (in onda su Controradio Firenze) e dalla Casa del Popolo di Settignano, dove per altro, ha avuto luogo l’evento. Il libro, spiega Massimo Filippi, ha cercato di evitare quell’approccio molto spesso un po’paternalistico che si ha quando si parla di animali adottando piuttosto una prospettiva che invece di parlare degli animali, si rivolgesse proprio a loro, parlasse e dialogasse con loro, o attraverso il loro punto di vista. Gli animali sembrano senza voce non perché non ne abbiano una, ma perché troppe volte abbiamo posto loro domande sbagliate. E questa voce invece emerge in tutta la sua potenza attraverso spezzoni di filmati molto intensi e attraverso frasi tratte da alcuni libri.
“…e nenti ci duni pi falli turnari”, cantava così la cantautrice siciliana conosciuta ampiamente sulla scena nazionale; Rosa Balisteri. Melodie vicine, estremamente, ai sentori del popolo e ai suoi dolori. Terra d’emigrazione la Sicilia, è ben noto, dato che torna ad essere allarmante oggi all’interno di un quadro nazionale che vede la disoccupazione giovanile e non, a livelli altissimi. Oggi sembra quasi che il tempo si sia fermato agli anni in cui i diritti erano un miraggio davanti all’evidente realtà di stenti di molte classi sociali. Rosa interpretava in pieno il sentore di una terra, di un popolo e in ultima analisi di una città; sperduta nell’estrema provincia d’Agrigento: Licata. Ella era originaria di questa cittadina affacciata sullo splendido mare africano, ricca di storia e cultura.
Don Roberto Donadoni, Direttore Editoriale di Marcianum Press, incontra in una sera d'estate del 2014, a Capri, Fausto Bertinotti. Si fa coraggio e gli chiede di pubblicare una conversazione tra i due.
La premessa non è delle migliori per chi si è affacciato alla politica nel nuovo millennio e ha esordito con la Sinistra l'Arcobaleno la sua "prima volta" alle urne (per citare un adesivo di quella campagna elettorale). I pregiudizi verso il Presidente della Fondazione Cercare Ancora, già segretario di Rifondazione Comunista e Presidente della Camera, non impediscono comunque l'acquisto e la lettura del libro.
Nella travagliatissima fase politico-istituzionale che sta attraversando il MIBACT, sempre più ministero senza risorse e idee per così dire “accattivanti”, nel dramma giornaliero di un patrimonio complessivo in rovina senza le dovute tutele (salvo pochissimi casi) e senza la dovuta valorizzazione, la notizia o il “cinguettio” apparso sul modernissimo social-network, ha aperto sicuramente un dibattito complesso.
Domenica mattina, appena alzato, ho ricevuto un messaggio dalla mia attuale relatrice di tesi con il quale mi ha comunicato che la professoressa Anna Di Biagio era morta dopo tre anni di lotta contro la malattia che l’aveva colpita. Una condanna senza appello, che però non le aveva impedito di combattere e di tornare ai suoi amati studi e studenti nei momenti di tregua di questo lungo calvario.
“Un’unica Forza, l’Amore, unisce infiniti mondi e li rende vivi .”
Giordano Bruno
“..e come un soffio soffio di vento o un'eco, rimbalzando da superfici levigate e solide, viene rinviata al punto di emissione, così il flusso della bellezza, arrivando nuovamente al bell'amato attraverso gli occhi, che sono la via naturale per arrivare all'anima, come vi è giunto e l'ha eccitata al volo, irrora i condotti delle ali, stimola il formarsi delle ali e colma d'amore l'anima, a sua volta, dell'amato.”
Platone, Simposio
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