Umanistica e sociale

Umanistica e sociale

Seguendo la divisione accademica che attraversa il Paese raccogliamo qui il vasto ambito di materie comprese nelle definizioni di "scienze umanistiche" e "scienze sociali". Le persone, il loro vivere in società e tutto ciò che vi ruota attorno.

Immagine liberamente ripresa da wikimedia.org

“La bellezza è un enigma” (Fedor Dostoevskij)

Giovedì 22 maggio di nuovo la bellezza è stata il tema di discussione che fanno parte degli incontri che ancora per qualche altro giovedì si terranno nella sala del Cenacolo di Santa Croce. Il titolo scelto dal relatore Gianluca Garelli, professore di Estetica alla facoltà di filosofia di Firenze, era “qualche considerazione su bellezza e trascendenza”. Anche Garelli, come Givone la volta precedente è d’accordo sul fatto che nel moderno processo di desacralizzazione anche la bellezza non passa indenne.

Quella relazione bello/vero o bello/buono che per molta tradizione filosofica e non, fin dall’antichità (si pensi anche solo alla nota formula kalos kai agatos presente già nell’epica classica di età omerica) sembrava imprescindibile non è più garantita né scontata, anzi. Furono i medievali a mettere in dubbio la legittimità nell’accogliere anche la bellezza tra i tratti fondamentali e caratterizzanti l’essere.

Quando si chiude il sipario e Ascanio Celestini esce fuori di scena, lo spettatore, tra gli ultimi applausi e il brusio della folla, è costretto a fare i conti con la realtà, quella realtà che durante lo spettacolo "Discorsi alla Nazione" si combina lentamente alla bizzarra immagine di un paese afflitto da una guerra civile, il cui problema principale è però la pioggia incessante.

(D'altra parte è proprio l'autore a spiegarci che in guerra possono morire in molti ma mai tutti, la pioggia, invece, colpisce proprio tutti)

Piove, c'è la guerra e dal balcone di un fantomatico condominio appaiono strani personaggi che espongono la loro idea di società, la loro idea di politica. Aspiranti tiranni che rinunciano alla maschera democratica per parlare apertamente senza la necessità di omettere i dettagli più scomodi della propria visione del mondo.

Lunedì, 12 Maggio 2014 00:00

Il sacro al tempo della desacralizzazione

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Già il solo entrare dentro il meraviglioso chiostro della Basilica di Santa Croce rapisce, oltre che lo sguardo, sbigottito da tanta sublime bellezza, anche l’anima che davvero è come se si sentisse riempita di una meraviglia proveniente da un altrove più alto, come se venisse chiamata da una voce proveniente da un mondo altro, che non ha luogo, non ha tempo; come se potesse percepire l’eco, l’invito appena sussurrato ad entrare o a ritornare in una dimensione che davvero ricorda l’incanto di qualcosa di sacro.

“Lo scopo di ogni scrittore: comunicare un’impressione che non si potrà più dimenticare”
Marguerite Yourcenar


Accolti da un succulentissimo e “very english” bienvenu a base di torte letterarie (la torta “Virginia Woolf”, la torta Marguerite Yourcenar, la torta “Jane Austen” ecc..), biscotti, caffè, thé e succhi di frutta (e anche del vinsanto) la storica Libreria delle donne, in via Fiesolana, ha celebrato in questo modo la giornata mondiale del libro, 23 aprile. L’ambiente caldo e familiare delle libreria è stato ulteriormente esaltato da una bella mostra topografica che rappresentava le foto di vie italiane dedicate a varie figure femminili, dalle scrittrici, alle poetesse alle filosofe. Bisogna tra l’altro ricordare, con un po’ di sconforto, che in Italia, soltanto l’8% delle vie prende il nome da una donna, e parte di questi sono nomi di sante.

Venerdì, 18 Aprile 2014 00:00

Tra religione, cultura e filosofia.

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Sabato 12 aprile allo Stensen si è concluso il ciclo di incontri su Soma- psiche – pneuma (un ciclo che ha visto 23 incontri con 41 relazioni da ottobre ad aprile) con l’ultima conferenza sul cristianesimo, tenuta da padre Jean Louis Ska, professore ordinario di esegesi dell’Antico Testamento presso l’Istituto biblico dei gesuiti di Roma.
Il padre ha esordito premettendo che un discorso su anima, corpo e spirito richiederebbe un anno, tanto sono ricchi e complessi entro il cristianesimo tali argomenti.
Innanzitutto va detto che nella Bibbia non esistono delle nette distinzioni tra questi tre elementi - come invece accade nella filosofia greca – né nell’Antico né nel Nuovo Testamento. Il pensiero biblico non è filosofico ma più “concreto”, continua Ska, in esso vi è una convergenza, un rapporto immediato tra parola, linguaggio e realtà. Questo rende le cose più difficili probabilmente.

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