Di questo fenomeno Alba Dorata- partito dichiaratamente nazista che ha conosciuto nella Grecia piegata dalla recessione e dalle politiche di austerity un inaspettato quanto repentino successo- viene spesso e a ragione indicata come la punta avanzata di questo fenomeno. E non è un caso che, in Italia come in altri Paesi, i “camerati” greci vengano indicati dalle diverse formazioni di estrema destra come un modello ed un esempio da seguire.
In questo agile e documentato pamphlet, Alba Dorata - La Grecia nazista minaccia l'Europa (Fandango Libri, 2013; 15€), Dimitri Deliolanes ripercorre la storia di Alba Dorata, dai primi e incerti passi nel mondo dei “nostalgici dei colonnelli” e dei grotteschi eredi del collaborazionismo con l’occupazione nazifascista fino alla tanto agognata entrata in Parlamento, passando per la crescita esponenziale del numero di aggressioni a migranti e militanti di sinistra e un’elaborazione teorica sospesa tra preoccupanti quanto grotteschi riferimenti al nazionalsocialismo tedesco, rivendicazioni di sovranità nazionale in salsa antieuropeista e brutale propaganda dell’odio contro stranieri e rom.
Il giornalista greco (autore di altri saggi sulla situazione del suo Paese e collaboratore di diverse testate italiane) ripercorre biografia, miserie, fortune e zone d’ombra di una forza politica con uno sguardo capace di cogliere le specificità nazionali del fenomeno e i suoi rimandi su scala continentale, per porre alcuni interrogativi di fondo sul presente e sul futuro delle democrazie europee, strette tra politiche di rigore che fanno strame dei sistemi di welfare edificati nel secondo dopoguerra e il prendere corpo di inquietanti tentazioni autoritarie.