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I film della settimana, le serie televisive e tutto ciò che riguarda l'arte dello schermo (piccolo o grande che sia), senza disdegnare le arti del videogioco.

Immagine liberamente tratta da pixabay.com

Venerdì, 24 Ottobre 2014 00:00

Mamma mia che impressione!

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Questa rubrica di archeologia cinematografica ha lo scopo di riportare alla luce, come in un vero e proprio scavo, o quantomeno all’attenzione dei lettori, opere cinematografiche, anche di serie non eccelsa, che a suo tempo hanno descritto in maniera efficace storie, costumi e abitudini, …  e talvolta, sia pure non consapevolmente, hanno contribuito a formare un minimo di coscienza civile nel pubblico.

Mercoledì, 22 Ottobre 2014 00:00

Il giovane meraviglioso

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Mario Martone, l'Italia e l'importanza della storia

Nel 2010 uscì nelle sale italiane nel disinteresse generale il film "Noi Credevamo". Mario Martone parlava in questa pellicola del Risorgimento dell'unità d'Italia, dei suoi compromessi e dei problemi che ancora oggi affliggono il nostro Paese. Nel 2011 mise in scena a teatro "Le operette morali" di Giacomo Leopardi e l'anno successivo a Recanati annunciò un nuovo film sul poeta: "Il giovane favoloso".

… E scopro il Fado Camané

Articolo di Daniele Coltrinari

Ritorna il Doclisboa (è cominciato lo scorso giovedì 16 ottobre e si concluderà domenica 26 ottobre)

il Festival internazionale dedicato ai documentari, giunto quest'anno alla sua 12° edizione. 

Un calendario davvero corposo: 250 film in rappresentanza di 40 paesi, tra cui 13 opere prime e 11 anteprime mondiali. 

Domenica, 19 Ottobre 2014 00:00

Mandela: Long Walk to Freedom

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MANDELA: LONG WALK TO FREEDOMIN ANTEPRIMA ESCLUSIVA 

Il Kibaba Florence Festival (in africano Kibaba vuol dire sedia) è nato nel 2011, promosso e realizzato dall’Associazione Angolana Njinga Mbande. Giunto alla sua quarta edizione,il Festival quest'anno ha avuto sede nello storico "Spazio Alfieri" di via dell'Ulivo a Firenze.

Mercoledì, 15 Ottobre 2014 00:00

Non ho tempo

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Italia, 1973, di Ansano Giannarelli, drammatico

Ai nostri giorni l’importante tradizione italiana di cinema rivoluzionario vive un momento di crisi, dopo aver dato luogo a una consistente stratificazione di opere cinematografiche capaci di coniugare l’alta qualità artistica, lo sperimentalismo tecnico, l’aspirazione a parlare alle (e dialogare con le) masse popolari, fare del cinema, in quanto elemento di costruzione e di possibile decostruzione ideologica, non più solo uno strumento di dominio della classe borghese subordinato a una logica di profitto, ma uno strumento di elaborazione e di autoemancipazione della classe lavoratrice.

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