Politica

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Le notizie legate al contemporaneo, abbracciando società, istituzioni, questioni internazionali e tutto ciò che rientra nella vasta categoria di politica, rubriche e redazionali esclusi.

Immagine liberamente tratta da upload.wikimedia.org

Dopo mesi di astio e di decisioni andate di traverso a molti la scissione in SEL è arrivata a compimento. Il casus belli l'oramai celeberrimo “decreto ottanta euro” (seguito ad un altro casus belli che ha sicuramente contribuito a rafforzare le posizioni di Migliore: la scelta della signora Spinelli di rinunciare alla rinuncia, scelta che ha frustrato molti elettori e militanti di SEL). 
Pezzi importanti di quel partito (almeno tra i parlamentari, difficile dire l'effetto sugli iscritti) si sono diretti verso il PD provando a tracciare un'incredibile - istantanea - scorciatoia per una sinistra di governo: entrare in un partito che già governa
Si realizza, almeno parzialmente, una delle due opzioni (l'altra è il settarismo) opposte e speculari che coinvolgono la sinistra italiana da almeno un decennio: il governare tanto per farlo, il governare sempre e comunque, a prescindere dai contenuti, a prescindere dal Nuovo Centro Destra, a prescindere dalla realtà dei fatti.

Giovedì, 03 Luglio 2014 00:00

Iraq: la risposta curda al califfato

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Se l'annuncio della proclamazione del califfato di Iraq e Levante da parte dell'ISIS ha puntato i riflettori sulla zona, in pochi paiono essersi accordi che effettivamente c'è una parte del paese che resiste.

Parliamo del Kurdistan iracheno. La zona situata nell'Iraq settentrionale non è stata ancora attaccata seriamente dai militari dell'ISIS (anche se va ricordato che a fine maggio la popolazione curda ha subito il lutto del rapimento di 145 ragazzi tra i 14 e i 16 anni da parte di militari della forza fondamentalista in cerca di “reclute” da addestrare alla jihad) ma niente lascia escludere che i confini verranno rispettati.

Ormai è qualche mese che io e Luca Onesti (autori di Sosteniamo Pereira) scriviamo per il Becco. 

È una collaborazione che fin qui, ci ha dato diverse soddisfazioni e la possibilità di esprimere liberamente le nostre opinioni. Ora, non vorrei essere autoreferenziale e parlare solo di me stesso, di Sosteniamo Pereira o continuare a elogiare questa giovane realtà editoriale. Tuttavia correrò il rischio, visto che ho la possibilità di farvi conoscere attraverso questo sito, ringraziando ancora il Becco per lo spazio concesso, un'avventura sportiva e non solo, che inizierà alla fine di luglio e terminerà a Lisbona il prossimo 10 agosto. Buona lettura.

Tratto da ceraunavoltailportogallo.wordpress.com

L'uomo vestito di nero che vedete nella foto dell'articolo è il militante dell'ISIS a cui è stato dato il compito di acclamare la nascita del nuovo Califfato in Iraq. Bandiera nera al vento, AK 47 in pugno e tanto fiato nei polmoni per gridare a tutta l'Ummah (la comunità islamica) che quelli degli accordi di Sykes Picot, firmati all'indomani della prima guerra mondiale e che sancirono la fine dell'Impero Ottomano e la nascita degli stati del Medio Oriente come li conosciamo noi (più o meno), saranno solo i primi confini che loro, guerriglieri impegnati nella diffusione della parola di Allah, infrangeranno.

Comunisti e socialdemocratici contro il progetto di revisione costituzionale presentato dai conservatori ed attualmente in discussione alla Camera dei Consiglieri. Il progetto, fortemente legato al tentativo di abolire l'articolo 9 della Carta, prevede la possibilità di revisioni mediante referendum senza quorum: attualmente la Costituzione nipponica è modificabile attraverso un sistema complesso di procedure che la rende tra le più rigide al mondo. Contro i tentativi di revisione costituzionale si è svolta una manifestazione lo scorso 14 giugno. A prendere posizione in difesa dell'articolo 9 anche il Sindacato Giapponese dei Lavoratori del Cinema e del Teatro.

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