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Sarà attivato definitivamente nel 2017, ma entro novembre di quest'anno - secondo quando afferma il Pentagono - saranno ultimati i test.
Parliamo ancora una volta del MUOS (Mobile User Objective System): devastante sistema radar composto da 46 antenne N.R.T.F. (Naval Radio Transmitter Facility), che dal 1991 viola la riserva naturale della Sughereta di Niscemi (CL).
Ad un anno esatto dalla pacifica invasione da parte di migliaia di No MUOS i militanti hanno deciso di organizzare il “Campeggio Resistente No Muos”, dal 6 al 12 Agosto, che avrà il suo picco con il corteo nazionale di Sabato 9 agosto per i sentieri della Sughereta.
Il Trattato di Libero Commercio trans-Pacifico potrebbe mettere a serio rischio la diffusione di farmaci generici contro l'AIDS: questa la denuncia giunta da più parti durante la ventesima conferenza internazionale sull'AIDS tenutasi a Melbourne in luglio.
Le aziende farmaceutiche dei Paesi sviluppati sono impegnate nel sostenere l'estensione temporale della proprietà intellettuale dei loro brevetti.
Così giunsi ai giorni della Resistenza
senza saperne nulla se non lo stile:
fu stile tutta luce, memorabile coscienza
di sole. Non poté mai sfiorire,
neanche per un istante, neanche quando
l' Europa tremò nella più morta vigilia.
“Il mondo occidentale guarda quasi indifferente all’inarrestabile crollo dell’Iraq e del vecchio Medio Oriente che si sgretolano sulla mappa insieme alla Siria di Bashar Assad e alla Libia delle mille e duecento milizie, dove in Cirenaica è stato proclamato l’Emirato di Bengasi”. A scriverlo è Alberto Negri, lucida firma del Sole 24 Ore, il 5 agosto 2014.
L’Italia è un paese centrale per il Mediterraneo e, piaccia o meno, l’importante risultato alle europee ha rafforzato le possibilità per il governo di Renzi di giocare un ruolo di primo piano nello scenario internazionale, a partire da quello europeo. La cosa più probabile però è che la politica italiana risponderà al massimo con le facce contrite dei parlamentari che esprimono preoccupazione per i bambini morti in Palestina o qualche agitata dichiarazione sull’isolamento italiano in Libia.
Un gran parlare di riforma della Pubblica Amministrazione. Il governo di Renzi, mandando avanti il Ministro Madia, ha fatto proprio il luogo comune per il quale il settore pubblico altro non sarebbe che “il male” assoluto di questo Paese. E quindi a pagare i costi della crisi (e della cattiva amministrazione che stiamo vivendo) sono anche gli stessi lavoratori pubblici, per quanto dovrebbero invece godere di condizioni di lavoro ottimali in quanto dipendenti statali. Per quanto il Ministro Fornero abbia rappresentato un personaggio scomodo, che con la sua riforma delle pensioni ha mandato in subbuglio i piani di vita di centinaia di migliaia di lavoratori e nonostante la “patata bollente” degli esodati lasciata in eredità, questo governo non pare avere intenzioni di discostarsi dalla strada indicata dall'ex ministro.
«L'ambasciata britannica a Tripoli non sarà in grado di fornire assistenza consolare dopo il 4 agosto». Nonostante l'impegno dell'esercito inglese nel contribuire alle «prime elezioni democratiche da più di 42 anni» in Libia, anche il Regno Unito annuncia con un comunicato ufficiale un relativo disimpegno rispetto al territorio un tempo governato da Gheddafi. Un articolo del Guardian esplicitamente afferma: «Londra ha lavorato in concerto con Parigi e Washington per cercare di sbarrare la strada alle attuali violenze, ma con entrambi i partner partiti, la Gran Bretagna pare aver deciso che poco può essere ottenuto rimanendo».
Roma non viene neanche citata, nonostante la ministra Mogherini avesse rivendicato la centralità del ruolo italiano nello scenario libico in una recente audizione (del 31 luglio) con la commissione Affari esteri di Palazzo Madama: «come sapete bene l'Italia lì è un punto di riferimento anche per gli altri europei».
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