Politica

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Premetto subito che quello che mi accingo a scrivere è più uno sfogo, piuttosto che un vero articolo. Lo sfogo scaturisce dalla recente decisione da parte del “nostro” primo cittadino, Dario Nardella, di mettere delle barriere fisse all’ingresso dei binari, atte a “scoraggiare l’accattonaggio e il facchinaggio molesti” (Firenzetoday). Il sindaco, dopo l’incontro a Roma con l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Michele Elia, ha annunciato che “Ferrovie dello Stato si è impegnata ad aumentare la sicurezza dei viaggiatori che quotidianamente frequentano la stazione rendendo permanenti con opere fisse le recenti misure di sicurezza e tutela dei passeggeri in stazione" (Firenzetoday).

Fare cadere uno dei governi peggiori dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, questo il centro del discorso pronunciato dal Presidente del Partito Comunista Kazuo Shii durante la celebrazione – lo scorso 15 luglio – per il novantaduesimo anniversario della fondazione del PCG.
Il leader dei comunisti rivolgendosi all'opinione pubblica si è a lungo soffermato sulla necessità di “bloccare insieme le ambizioni di Abe di far rivivere il militarismo”.

A Firenze qualche tempo fa si è fatto un gran parlare del problema della mancanza di posti in asili nido e scuole materne e di come la giunta Renzi non abbia fatto che aggravare il problema facendo abbattere sul settore la mannaia delle liberalizzazione che hanno trasformare quasi completamente lo scenario.

Quello degli appalti è solo uno dei problemi che investe il settore della scuola dell'infanzia in Toscana. Come è stato evidenziato in una conferenza stampa tenuta dall'FLC-CGIL Toscana, la fine dell'anno scolastico ha permesso di tirare le fila e possiamo a questo punto affermare che la situazione è tutt'altro che rosea.

Venerdì, 01 Agosto 2014 00:00

Senato: perché non abolirlo?

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Appare quasi paradossale che in un Paese che subisce la più grande crisi economica degli ultimi decenni tra i principali argomenti in discussione vi siano: la rimozione di un relitto dall'isola del Giglio, i sempreverdi casi di cronaca nera e la riforma del Senato.
Quest'ultimo tema ha oramai assunto la dimensione di una specie di ossessione nazionale tanto nel ceto politico quanto nella strada: un aspetto che la dice lunga sull'impoverimento del livello di dibattito ed analisi nella società.

1) Ragioneria di Stato, INPS e Confindustria lanciano l'allarme: non ci sono più i margini per tenere in piedi il sistema pensionistico, perché si va in pensione troppo presto rispetto alle aspettative di vita. Un discorso già sentito, anche se in forme diverse. Pare quasi che la pensione sia un privilegio e non salario "sottratto" dalla busta paga per essere recuperato in età non lavorativa. A leggere le pagine del Sole 24 Ore emerge quindi che i lavoratori di ieri e quelli di oggi hanno pagato e pagano troppo poco rispetto a quanto percepiscono o percepiranno di pensione: è così?

Direi che Ragioneria, INPS, Confindustria e Governo, non si comportano diversamente da come hanno fatto negli ultimi venticinque anni. Periodo nel quale hanno fatto peggiorare significativamente le condizioni materiali dei lavoratori e dei pensionati. L’allarme è la forma più efficace per chi vuole piegare i suoi avversari, specialmente se questi hanno le idee confuse sugli argomenti in questione. Il fatto che dopo la cosiddetta “riforma” Fornero si continui sulla vecchia strada è un bruttissimo indice. In questi decenni i conservatori hanno ottenuto tutto quello che chiedevano, ciononostante insistono nel dire che si dovrebbe fare di più.

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