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Firenze per la Palestina
Per un 25 Aprile a fianco dell'Anpi e dei popoli resistenti
Quando celebriamo il 25 Aprile ricordiamo la lotta di liberazione dei partigiani, la resistenza, la liberazione dell’Italia, le vittime del Nazifascismo e i caduti della resistenza.
Purtroppo spesso vengono dimenticati, in questa data, i popoli che lottano tuttora per la loro liberazione come il popolo palestinese, derubato della sua terra dal 1948, occupata dal 1967:
Sebbene la circolare a riguardo del Ministero della Salute risalga al 04.04.2014 (DGPREV.III/P/I.4.c.a.9) la notizia di una nuova epidemia di Ebolavirus in Africa equatoriale ha iniziato a diffondersi solo una settimana dopo nel nostro Paese1 determinando, come in realtà prevedibile, una bella ondata di isterismo. Tra cui, in mezzo a tante fonti più o meno informate, spicca una lettera aperta di una Madre Italiana (le maiuscole sono sue) disponibile a questo indirizzo. Come si può vedere dall’indirizzo, già a partire dal nome la testata libera che pubblica questa lettera si configura come un progetto di alta cultura, ma non è questo, almeno per ora, l’obiettivo di questa nota. L’Ebolavirus è responsabile di una patologia grave quanto incurabile, con un’alta incidenza di mortalità, ed è legittimo essere preoccupati della sua diffusione. Tuttavia vorrei portare alcune riflessioni a supporto dell’ipotesi dell’OMS – dopo aver rapidamente riepilogato il decorso dell’epidemia finora.
“L'aumento della tassa sui consumi (avvenuto il primo aprile di quest'anno) porterà molte più persone alla povertà”: questa la denuncia del Partito Comunista che in un comunicato della segreteria sottolinea come questa decisione sia “devastante per le condizioni di vita delle persone e dei piccoli operatori commerciali”.
I manifesti che raffigurano assieme Marwan Barghouti e Nelson Mandela si vedono sempre più frequentemente a giro. Le grandi affinità tra i due uomini, le tante somiglianze, fanno veramente sperare che questa volta possa essere possibile. Possibile creare una consapevolezza comune su quello che accade in Palestina da decenni, su quelle che sono le condizioni delle migliaia di prigionieri politici rinchiusi illegalmente nelle carceri israeliane. E sarà possibile grazie all'immane lavoro di tutti coloro che si sono impegnati nella campagna internazionale per la liberazione di Marwan Barghouti e dei prigionieri politici palestinesi (clicca qui per più informazioni e qui per un nostro articolo a proposito).
La tornata di elezioni comunali si avvicina: anche a Pavia, città del “sindaco più amato d’Italia”. Ma non tutto è oro ciò che luccica: l’amministrazione di Alessandro Cattaneo ha diversi lati oscuri. E chi si spertica in lodi per il suo operato dimostra una certa ignoranza della situazione locale.
Alessandro Cattaneo, il sindaco di Pavia: il più amato d’Italia, il formattatore, il nuovo che avanza, il giovane efficiente che prende in mano la vecchia politica e le dà una svolta. Un personaggio che sui media nazionali appare carico di dinamismo e trasparenza. Manca poco alle elezioni comunali a Pavia, che si svolgeranno a maggio. Cosa aspettarci da questa consultazione elettorale?
Di Luigi Vinci
Articolo pubblicato sul quarto numero cartaceo de Il Becco
Una constatazione di tutte o quasi tutte le popolazioni dell'Unione Europea, e di paesi dentro all'area economica europea, ma non nell'UE, come quelle di Svizzera, Islanda, Norvegia, è che l'UE si sia trasformata in una matrigna punitiva senza un motivo razionale. Di conseguenza aspirano all'entrata nell'UE solo quote urbane di popolazioni collocate verso est, come quelle di Turchia, Ucraina, paesi dei Balcani occidentali, perché vi sopravvive l'immagine di un'area di prosperità e di libertà, defunta altrove.
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