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Sulla spinosa vicenda delle contese isole Paracel (un gruppo di isole nel Mar Cinese Meridionale rivendicate principalmente dalla RPC e dal Vietnam) è intervenuto anche il Presidente del Partito Comunista Giapponese Shii invitando i due Paesi a risolvere la questione per via diplomatica nell'ambito della Dichiarazione sul comportamento tra le parti nel Mar Cinese Meridionale. Le molte isole contese dalla Cina Popolare e da altre nazioni dell'area sono fonte costante di tensione internazionale.
Non pare che la magistratura milanese, come dire, si sia particolarmente compromessa nell'applicazione della pena che Berlusconi è tenuto a subire a seguito di una condanna definitiva per frode fiscale. Giusto che gli anziani colpevoli di reati anche gravi non debbano andare in carcere ma subire pene alternative meno pesanti; giusto il fastidio (secondo me) per chi rivendichi pene più pesanti del minimo necessario, dinanzi a ogni reato, con la sola eccezione di quelli reiterabili e più pericolosi: tuttavia, se posso dirlo, a me una condanna tradotta in mezze giornate alla settimana a giocare a briscola con dei vecchietti o a raccontargli barzellette sembra una presa per il culo della popolazione italiana. Tanto più che Berlusconi continua tranquillo ad attaccare i magistrati autori di indagini e condanne come protagonisti di una persecuzione politica e addirittura di un colpo di stato: ciò che per il fatto stesso della mitezza della condanna in corso di esecuzione dovrebbe essergli impedito come contropartita.
“Né la corte distrettuale né quella Suprema hanno mai preso in considerazione il diritto all'autodifesa collettiva. È scandaloso che il governo usi una sentenza della massima Corte come base per autorizzare l'esercizio del diritto all'autodifesa collettiva”, questa l'opinione dell'ex giudice (tra gli autori, insieme al giudice Date, di quella sentenza) nonché professore emerito presso l'Università Dokkyo di Soka Ichiro Matsumoto, intervenuto in merito all'uso strumentale da parte del governo Abe di una sentenza della Corte Suprema del 1959 riguardante l'espansione della base militare statunitense di Sunagawa.
Qualcosa si sta muovendo. Anche negli Stati Uniti, la patria del liberismo e del “tutto ha un prezzo”. Quella di ieri, giovedì 15 maggio 2014, è senza alcun dubbio una data da segnare sul calendario: in migliaia hanno incrociato le braccia, insieme. Il primo sciopero globale dei lavoratori dei fast food ha avuto luogo: dalle Filippine al Marocco, dall'Italia alla Gran Bretagna alla Svizzera passando per Nigeria, Sudafrica ed Indonesia. In tutto sono stati 33 i paesi coinvolti.
Il ceto politico professionale delle grandi formazioni politiche e di buona parte di quelle minori da gran tempo nelle campagne elettorali proclama sciocchezze demagogiche, dichiara la propria inevitabile vittoria e attacca ferocemente gli avversari. Formazioni come il PD e Forza Italia, che hanno concorso per tre decenni alla definizione delle politiche europee più disastrose e ferocemente antisociali oggi sparano intenzioni di loro rettifica profonda. Il PD tuttavia tranquillamente le prosegue in Italia (si vedano le recenti norme sul lavoro giovanile, che ne incrementano il precariato), con l'appoggio parlamentare indispensabile di Forza Italia. Senza rincorrere il pollaio in questione e produrre percentuali di votanti per questa o quella formazione provo a scrivere quale è il senso generale di queste elezioni; ed, essendo esse elezioni europee, il loro senso guardando al versante politico e istituzionale europeo.
Non sono i nobili motivi della solidarietà internazionalista che mi portano spesso a Lubiana, l’attraente capitale della Slovenia, il cui estroso (ed un po’ ambiguo…) sindaco Zoran Janković definisce addirittura come “la città più bella del mondo”.
Ho accettato di buon grado di seguire la mia partner slovena (e qui si svela l’altarino…) tra il 30 aprile ed il 10 maggio tra i luoghi e le manifestazioni (ufficiali e sempre molto partecipate) che celebrano la Festa dei Lavoratori e la Liberazione dal fascismo e dal neonazismo. Raccontare cosa succede e come si festeggiano questi eventi in un luogo che è stato protagonista di un’importante esperienza socialista spero rappresenti almeno un elemento di curiosità per i lettori de Il Becco.
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