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La bocciatura, avvenuta l'8 febbraio, della delibera di giunta, promossa dal sindaco di Genova Marco Doria, per avviare la fusione tra la municipalizzata che si occupa di spazzamento e smaltimento dei rifiuti (l'Amiu) con Iren, la multiutility che si occupa di rifiuti già a Parma (che della società è secondo azionista) e che ha nel comune di Genova uno degli azionisti principali apre problemi importanti e riflessioni non di poco conto.
Anche se non è da escludersi un futuro aumento delle spese militari nipponiche connesse alla presenza nordamericana nel Sol Levante (eventualità per ora respinta da Mattis) appare oramai chiaro che le ultime speranze riposte dal Governatore di Okinawa Takeshi Onaga affinché si bloccasse la ricollocazione della base di Ginowan a Nago sono del tutto sfumate.
Lo spostamento “è l'unica soluzione” ha infatti affermato il Segretario alla Difesa a stelle strisce nella sua visita a Tokyo. Stesse identiche parole sono arrivate da Shinzo Abe durante una riunione di maggioranza tenutasi il sei febbraio.
Onaga aveva provato a premere, l'ultima volta lo scorso 31 gennaio durante una visita negli States, nella quale aveva incontrato 12 parlamentari statunitensi, affinché si aprisse lo spiraglio di un ripensamento.
Gli esseri umani vivono in società. Quindi ognuno di noi è immerso in un ambiente che condivide con altre persone uguali a lui, con le quali ogni giorno è costretto ad interagire. È chiaro che tali interazioni devono essere regolamentate: ed è qui che entrano in scena le regole, ovvero "norme che un gruppo sociale si dà per assicurare la sopravvivenza del gruppo e per perseguire i fini che lo stesso ritiene preminenti" (definizione di Wikipedia).
Se a pochi mesi dall’elezione del nuovo Presidente l’isteria antitrumpiana sta decollando promettendo di arrivare a toccare picchi inimmaginabili, dall’UE osserviamo la prima macro-contraddizione del capitalismo occidentale nella sua fase senile. Infatti, il summit dell’Unione Europea a Malta ha avuto come obbiettivo primario un accordo per bloccare la cosiddetta “rotta del Mediterraneo”.
Il gigante industriale Toshiba ha deciso la scorsa settimana per lo spin off delle proprie attività nel settore dei chip per compensare le perdite maturate nel nucleare negli Stati Uniti ed è alla ricerca di capitali. Il 27 gennaio è stata infatti decisa la vendita di una quota, non ancora definita ma secondo voci intorno al 20%, di tale ramo industriale. “Faremo tutto ciò che andrà fatto” ha dichiarato l'AD Satoshi Tsunakawa.
Sulla vicenda processuale altri che l'hanno seguita diranno meglio. Qui, svolgendo un lavoro più semplice, ma forse poco praticato, vorremmo soffermarci sulla riflessione.
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