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Il governo nipponico starebbe considerando di non consentire a Toshiba di vendere il proprio settore dei semiconduttori ad aziende cinesi o taiwanesi per motivi di sicurezza nazionale utilizzando lo strumento del "kankoku" (raccomandazione) previsto dalle leggi sul commercio estero. Una misura simile era stata usata nel 2008 per impedire ad un'azienda britannica di aumentare il proprio pacchetto azionario in J-Power.
La società intanto ha approvato, lo scorso 29 marzo, la decisione della propria controllata Westinghouse Electric, azienda operante nel settore nucleare negli Stati Uniti, di dichiarare bancarotta.
Frattanto Carlos Ghosn, in uno dei suoi ultimi atti da CEO di Nissan, ha criticato la politica protezionistica di Trump. “Il trend fondamentale è che il mondo è sempre più un villaggio. Noi continueremo a lavorare in un unico mercato” ha detto il dirigente d'azienda intervenendo ad una riunione di giovani imprenditori.
Il Ministero dell'Economia, Commercio e Industria ha, nel contempo, annunciato che il diciottesimo round di negoziazioni con l'Unione Europea per l'accordo commerciale tra le due realtà si terrà dal 3 al 5 aprile.
Vincenzo Di Salvo, la voce che non muore
Lo scorso 18 Marzo, nell’ambito delle tappe di avvicinamento al XXI giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie (appuntamento regionale a Trapani), si è celebrata a Licata (Ag) la giornata in memoria dell’operaio e sindacalista dell’omonimo paese ucciso brutalmente da Cosa Nostra il 18 Marzo 1958, Vincenzo Di Salvo. Una giornata storica a cui hanno collaborato tra gli altri Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, Comune di Licata, AGESCI Licata, CGIL e FILLEA. Una data importante, nel (quasi)sessantennale della scomparsa del fervente Vincenzo DI Salvo, voce di lotta e speranza per una comunità intera, alle prese ieri (come oggi) con l’incipiente fenomeno mafioso. È la storia del nostro Paese, da Bolzano fino a Palermo, uomini che prevaricano altri uomini nel nome dell’ “onore” e del “rispetto”. Il parastato che si fa Stato dove quest’ultimo per precisa scelta politica troppo spesso è mancato, lasciando uomini e donne giusti troppo spesso a combattere soli una battaglia ardua quanto estremamente perigliosa.
Dario Tardino e Giuseppe Lo Bello
Discariche della società
Le periferie vengono usate dallo Stato come delle vere e proprie discariche della società. Sentiamo tutti i giorni sui media di quello che succede nelle periferie d’italia, vedasi Scampia, ragazzi giovanissimi coinvolti nello spaccio e nelle attività malavitose; Taranto, una città vittima della speculazione capitalistica ai danni della salute collettiva.
Tour europeo per il premier Abe dal 19 al 21 marzo. Prima tappa del capo dell'esecutivo nipponico è stata la Germania. Abe ha visitato l'importante fiera tecnologica CeBIT di Hannover che ha visto la partecipazione di 3.000 espositori (tra essi 118 giapponesi) provenienti da 70 Paesi e che quest'anno ha visto il Giappone come Paese partner ufficiale.
Nel colloquio bilaterale, durato circa 90 minuti, Merkel ed Abe si sono augurati una rapida conclusione delle trattative per un accordo commerciale nippo-europeo. “Il Giappone è nostro amico, ma ovviamente anche un concorrente che si confronta con le opzioni aperte dalla digitalizzazione” ha dichiarato la Cancelliera tedesca al termine dell'incontro. Siglato tra i due Paesi anche una dichiarazione congiunta volta a riaffermare la cooperazione nel settore tecnologico.
Il Giappone si è fermato alle 14,46 dell'undici marzo per ricordare il sesto anniversario della catastrofe che colpì la regione del Tohoku nel 2011. Una cerimonia nazionale - con la partecipazione del premier Abe e del Principe Fumihito a rappresentare la famiglia imperiale - si è svolta al Teatro Nazionale di Tokyo.
Le persone decedute a causa del terremoto e del conseguente maremoto furono 15.893 mentre 2.553 persone risultano ancora nella lista dei dispersi. Sono invece ancora 34.000 gli sfollati che vivono in prefabbricati mentre il totale degli evacuati è di 120.000 unità. A fine marzo l'avanzamento dei lavori per quanto concerne le aree residenziali dovrebbe raggiungere il 69% (si arriverà invece all'83% per gli edifici pubblici).
Legittima difesa o licenza di uccidere?
Quale può essere una legittima reazione di chi si trova a fronteggiare una rapina? Qual è il limite da non superare se non si vuol passare dalla parte del torto? In Italia fa molto discutere la legge sulla legittima difesa, da più parti si sente dire che la vittima ha meno diritti del colpevole. In base all'attuale articolo 52 del codice penale, perché ci sia legittima difesa ci deve necessariamente essere un diritto da tutelare. Ma è indispensabile che ricorrano delle condizioni precise: la necessità della difesa, l'attualità del pericolo, l'ingiustizia dell'offesa e soprattutto, punto sul quale si scatena il dibattito, il rapporto di proporzione tra difesa e offesa. Infatti il pericolo di un furto è decisamente meno grave in proporzione di una risposta che può essere letale come uno sparo, soprattutto se l'aggressore è disarmato o comunque ha in suo possesso un'arma 'inoffensiva' (tanti sono i casi raccontati in cronaca nei quali l'aggressore era 'armato' di pistola giocattolo).
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