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Il cineforum ARCI di San Casciano sbarca all'Arena
Nel 2015 cade il 120° anniversario della nascita del cinema. Per questo il Cineforum Arci San Casciano ha scelto di omaggiare tale evento con varie proiezioni. In particolar modo, lunedì 20 Luglio (ore 21.15), presso l'arena dentro le mura di via lucardesi a San Casciano Val di Pesa, si terrà una rassegna di corti cinematografici di giovani emergenti toscani.
Se ci imbarchiamo nell’impresa di provare a tirare le fila su quello che sta accadendo in queste ore in Grecia, le cose certe sono pochissime. In primo luogo, è certo che per provare a farsi un’idea che in un qualche modo corrisponda alla realtà, è bene informarsi su siti e quotidiani esteri: sin dall’inizio la stampa italiana si è imbarcata in una gara a chi dipingeva lo scenario più irrealistico su quello che avrebbe previsto l’accordo tra Grecia e Troika.
Intervista ad Alberto Ziparo, professione Associato UniFi
1) La regione Toscana ha approvato il PIT, quali sono i cambiamenti principali in gioco? E come cambia il ruolo dei progettisti e urbanisti dopo questa approvazione?
Gran parte del territorio toscano è tutelato, adesso: gli interventi devono seguire regole precise; inoltre si limiterà il consumo di suolo e si eviteranno peggiori disastri ambientali, anche con l’avvio del programma di risanamento idrogeologico. Ancora si supera la contrapposizione tra sviluppo e ambiente: oggi lo sviluppo può essere solo ecologico o sostenibile. Gli urbanisti devono saper assumere le dominanti paesaggistiche quali elementi distintivi e strutturanti del progetto. Per chi esce dalla scuola di Empoli questo non è certo un problema. Ma molti tecnici, anche già formati, devono rivedere e aggiornare il proprio background alla luce di tali innovativi caveat.
Di Clelia Incorvaia
Rosa Balistreri: un fiore siciliano in Toscana.
Si racconta di un fiore capace di sopravvivere all'arsura, di un fiore capace di rigenerarsi e fiorire al primo alito di vento. È la rosa del deserto. Non a caso, in gergo, si definisce "rosa del deserto" qualcosa di straordinario, di raro. Non è da tutti, infatti, imporsi nonostante le avversità; non è da tutti fiorire in un terreno generalmente arido. Rosa Balistreri l’ha fatto. Rosa non era una semplice cantante. Era molto di più. Era una stornellatrice in lotta con il mondo che ha fatto della disperazione il leitmotiv della sua produzione artistica. Era una cantastorie analfabeta, che nonostante non sapesse né leggere né scrivere, si è resa autrice di un capitolo culturale di altissimo pregio. È stata una donna, una mamma, una figlia, una siciliana profondamente ancorata a quella mentalità bigotta e codina che denunciava, invincibilmente legata a quel tessuto familiare e sociale violento che la costrinse a cercare il successo altrove, in Toscana, dove visse per dodici anni con il pittore Manfredi, dove incontrò artisti quali Mario De Micheli, Ignazio Buttitta, Dario Fo. Rosa, la ‘’picciriddra’’ che ha avuto il suo primo paio di scarpe a quindici anni, ne ha fatta di strada, nonostante tutto.
Rischi di coinvolgimento anche per i civili nei disegni di legge concernenti l'impiego all'estero delle Forze di Autodifesa. In una delle dieci norme, attualmente in fase di discussione nella Dieta, è prevista la possibilità che lo Stato possa richiedere ad imprese private di coadiuvare le FA nelle attività di natura logistica (anche in aree non prossime all'arcipelago nipponico).
Chi ha votato NO al Referendum Greco
La vittoria del “NO” al Referendum greco del 5 luglio scorso è stata giustamente salutata come un passaggio di enorme rilevanza nella storia recente della Grecia. Sebbene i cittadini ellenici siano stati semplicemente chiamati a votare se accettare o meno il piano dei creditori internazionali in cambio di un nuovo programma di aiuti, le implicazioni politiche del voto sono decisamente più ampie e riguardano l’idea di Europa e di società alla quale si vuole aspirare: da una parte chi ritiene che l’Europa della austerità e del primato della finanza non possa essere messa in discussione, dall’altra chi invece pensa che un progetto unitario vado costruito dal basso, mettendo al primo posto il benessere dei popoli e non quello degli istituti di credito.
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