Politica

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Le notizie legate al contemporaneo, abbracciando società, istituzioni, questioni internazionali e tutto ciò che rientra nella vasta categoria di politica, rubriche e redazionali esclusi.

Immagine liberamente tratta da upload.wikimedia.org

Il Governatore della Prefettura di Okinawa, Takeshi Onaga, è pronto a ritirare le autorizzazioni, concesse dal proprio predecessore, ai lavori di costruzione della nuova base statunitense nel distretto di Henoko (Nago).
L'annuncio, giunto lo scorso 16 luglio, è conseguenza del parare negativo fornito dal gruppo di lavoro - istituito dallo stesso Onaga - circa la legittimità delle autorizzazioni rilasciate da Hirokazu Nakaima.

Contro i disegni di legge, volti a facilitare l'impiego all'estero delle truppe nipponiche, si sono intanto schierati oltre 11.000 studiosi e ricercatori raccoltisi intorno ad un appello: tra essi il premio Nobel per la Fisica Toshihide Masukawa.

L'importanza della formazione sentimentale nella mia famiglia

Quando al colloquio di selezione per il servizio civile mi domandarono perchè avessi scelto la Fildis risposi che ero una delle prime laureate in famiglia e per tale motivo un'associazione che si impegnava per l'emancipazione femminile attraverso l'istruzione era desiderabile e adatta alle mie esigenze.
Avrei dovuto dire anche che grazie all'esempio di tre donne che ho capito l'importanza dell'educazione alla pace, all'amicizia, alla sorellanza. Quando ero piccola mia nonna Rosa mi chiedeva spesso, oltre alla classica "hai mangiato?", quale fosse il mio andamento scolastico: mi confessò di aver conseguito la terza elementare con fatica avendo voti molto bassi nelle materie scientifiche. La causa era l'antipatia che lei aveva per i numeri, eppure nonostante le difficoltà e le diffidenze, Rosa riusciva a gestire il bilancio famigliare perfettamente.

Venerdì, 24 Luglio 2015 00:00

Il giglio magico perde Sara Biagiotti

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Il giglio magico perde Sara Biagiotti

La caduta di Sara Biagiotti fa un gran rumore. Un tonfo la cui eco arriva fin dentro palazzo Chigi. Perché la sfiducia del consiglio comunale di Sesto Fiorentino alla sindaca Biagiotti, eletta dodici mesi fa, colpisce una fedelissima di Matteo Renzi. Con lui nel viaggio in camper per conquistare il partito. Con lui all'epoca della prima Leopolda. In quella trimurti femminile – con Simona Bonafé e Maria Elena tacco 12 Boschi – che tanto solleticò le penne degli inviati giornalistici e le regie televisive.

Oltre le storie di ieri resta l'unicum di Sestograd. Fedele alla linea dal settembre 1944, che già nel 1899 aveva sindaco un socialista (Pilade Biondi), e che oggi si ribella alla sua prima cittadina. Al suo modo di amministrare la città, incollata al capoluogo e a un pugno di chilometri da Prato, ma orgogliosa della sua storia e delle sue caratteristiche. Più di 50mila abitanti felici di essere sestesi. Eppure la fiorentina Sara Biagiotti l'ha accusata senza mezze misure: “Per troppi anni Sesto è stata chiusa verso l'esterno”. Come se fosse un paesino delle Dolomiti. Non il centro più importante e dinamico della popolosa Piana fiorentina.

Mercoledì, 29 Luglio 2015 00:00

Grecia, il segno di una sconfitta

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La Grecia e la sua crisi usciranno dalle scalette dei telegiornali e dalle prime pagine dei giornali italiani. È una regola dell'informazione: “tirare” troppo una notizia stufa il lettore, approfondirla lo annoia. Finiti gli aspetti scenografici - la tensione sul volto di Tsakalotos, la giacca di Tsipras - restano sul tappeto i problemi dei greci e della loro economia.

In questi anni, prima a sinistra, poi persino in un pezzo delle élite conservatrici, si è affermato che le politiche di austerità imposte all'economia ellenica e accettate - e seguite parzialmente o totalmente - da Pasok ed ND hanno peggiorato la malattia che affligge la Grecia.
PIL crollato, domanda interna e condizioni di vita della popolazione ellenica drasticamente peggiorate, nessun risultato apprezzabile sul fronte occupazionale e del contrasto all'evasione (anzi l'esatto opposto).

Giovedì, 23 Luglio 2015 00:00

Accordo internazionale sul nucleare in Iran #2

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Di Marco Fantechi

Gli schieramenti nella trattativa internazionale per la regolamentazione dello sviluppo nucleare in Iran:

- USA, erano l'interfaccia principale dell'Iran. Resistendo al pressing di Israele, caldamente sostenuto dai Repubblicani, hanno puntato all'accordo.
- GB, defilata (non intende avere scontri con gli alleati arabi) allineata su posizioni USA.
- Russia è la realizzatrice degli impianti nucleari, ha sostenuto il ruolo di alleato/protettore dell'Iran e conta su consolidamento blocco sciita grazie al rientro del paese nei circuiti internazionali.
- Cina, pro Iran, rimasta defilata, abitualmente non assume posizioni nette nelle assisi internazionali, per non ostacolare i suoi flussi economici.

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