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Il Governatore della Prefettura di Okinawa, Takeshi Onaga, è pronto a ritirare le autorizzazioni, concesse dal proprio predecessore, ai lavori di costruzione della nuova base statunitense nel distretto di Henoko (Nago).
L'annuncio, giunto lo scorso 16 luglio, è conseguenza del parare negativo fornito dal gruppo di lavoro - istituito dallo stesso Onaga - circa la legittimità delle autorizzazioni rilasciate da Hirokazu Nakaima.
Contro i disegni di legge, volti a facilitare l'impiego all'estero delle truppe nipponiche, si sono intanto schierati oltre 11.000 studiosi e ricercatori raccoltisi intorno ad un appello: tra essi il premio Nobel per la Fisica Toshihide Masukawa.
L'importanza della formazione sentimentale nella mia famiglia
Quando al colloquio di selezione per il servizio civile mi domandarono perchè avessi scelto la Fildis risposi che ero una delle prime laureate in famiglia e per tale motivo un'associazione che si impegnava per l'emancipazione femminile attraverso l'istruzione era desiderabile e adatta alle mie esigenze.
Avrei dovuto dire anche che grazie all'esempio di tre donne che ho capito l'importanza dell'educazione alla pace, all'amicizia, alla sorellanza. Quando ero piccola mia nonna Rosa mi chiedeva spesso, oltre alla classica "hai mangiato?", quale fosse il mio andamento scolastico: mi confessò di aver conseguito la terza elementare con fatica avendo voti molto bassi nelle materie scientifiche. La causa era l'antipatia che lei aveva per i numeri, eppure nonostante le difficoltà e le diffidenze, Rosa riusciva a gestire il bilancio famigliare perfettamente.
Il giglio magico perde Sara Biagiotti
La caduta di Sara Biagiotti fa un gran rumore. Un tonfo la cui eco arriva fin dentro palazzo Chigi. Perché la sfiducia del consiglio comunale di Sesto Fiorentino alla sindaca Biagiotti, eletta dodici mesi fa, colpisce una fedelissima di Matteo Renzi. Con lui nel viaggio in camper per conquistare il partito. Con lui all'epoca della prima Leopolda. In quella trimurti femminile – con Simona Bonafé e Maria Elena tacco 12 Boschi – che tanto solleticò le penne degli inviati giornalistici e le regie televisive.
Oltre le storie di ieri resta l'unicum di Sestograd. Fedele alla linea dal settembre 1944, che già nel 1899 aveva sindaco un socialista (Pilade Biondi), e che oggi si ribella alla sua prima cittadina. Al suo modo di amministrare la città, incollata al capoluogo e a un pugno di chilometri da Prato, ma orgogliosa della sua storia e delle sue caratteristiche. Più di 50mila abitanti felici di essere sestesi. Eppure la fiorentina Sara Biagiotti l'ha accusata senza mezze misure: “Per troppi anni Sesto è stata chiusa verso l'esterno”. Come se fosse un paesino delle Dolomiti. Non il centro più importante e dinamico della popolosa Piana fiorentina.
La Grecia e la sua crisi usciranno dalle scalette dei telegiornali e dalle prime pagine dei giornali italiani. È una regola dell'informazione: “tirare” troppo una notizia stufa il lettore, approfondirla lo annoia. Finiti gli aspetti scenografici - la tensione sul volto di Tsakalotos, la giacca di Tsipras - restano sul tappeto i problemi dei greci e della loro economia.
In questi anni, prima a sinistra, poi persino in un pezzo delle élite conservatrici, si è affermato che le politiche di austerità imposte all'economia ellenica e accettate - e seguite parzialmente o totalmente - da Pasok ed ND hanno peggiorato la malattia che affligge la Grecia.
PIL crollato, domanda interna e condizioni di vita della popolazione ellenica drasticamente peggiorate, nessun risultato apprezzabile sul fronte occupazionale e del contrasto all'evasione (anzi l'esatto opposto).
Di Marco Fantechi
Gli schieramenti nella trattativa internazionale per la regolamentazione dello sviluppo nucleare in Iran:
- USA, erano l'interfaccia principale dell'Iran. Resistendo al pressing di Israele, caldamente sostenuto dai Repubblicani, hanno puntato all'accordo.
- GB, defilata (non intende avere scontri con gli alleati arabi) allineata su posizioni USA.
- Russia è la realizzatrice degli impianti nucleari, ha sostenuto il ruolo di alleato/protettore dell'Iran e conta su consolidamento blocco sciita grazie al rientro del paese nei circuiti internazionali.
- Cina, pro Iran, rimasta defilata, abitualmente non assume posizioni nette nelle assisi internazionali, per non ostacolare i suoi flussi economici.
Respingere le pretese tedesche sull’Europa
Dalla parte del popolo greco, di Syriza, del compagno Alexis Tsipras
Cinque anni di imposizioni di programmi di “austerità” alla Grecia da parte dei poteri europei, sempre più sottoposti a comando tedesco, ne hanno abbattuto il PIL del 25% e determinato un pesantissima crisi della condizione popolare. È semplice questione di buon senso concludere che il nuovo programma di “austerità” imposto da questi poteri incrementerà in Grecia crisi economica e crisi sociale, essendo esso totalmente in linea con i precedenti. Non solo: la quasi totalità degli osservatori economici nonché la Banca Centrale Europea e il Fondo Monetario Internazionale affermano che la crisi greca non rientrerà, a meno di una ristrutturazione del debito pubblico, cioè del suo consistente abbattimento o, quanto meno, della sua diluizione su tempi molto lunghi e di una riduzione tendente a zero degli interessi che ne vengono ai creditori.
Quali sono i motivi che hanno portato il governo della Germania a operare, per di più scavalcando apertamente i vari poteri esecutivi europei e operando con una brutalità mai vista in precedenza nell’Unione Europea, affinché la totalità di tali poteri e degli altri governi dei paesi della zona euro condividessero il nuovo programma e lo imponessero alla Grecia? Una risposta data a questa domanda da varie parti politiche e da vari osservatori è che il governo della Germania non intenda rischiare di trovarsi prossimamente in una situazione che veda l’“austerità” ovvero il “rigore” di bilancio non più praticati da parte di paesi importanti della zona euro, come Italia e Francia (parimenti uno sguardo minaccioso è rivolto da questo governo a Spagna, a Portogallo e a qualsiasi altro paese della zona euro suscettibile di vittorie elettorali di sinistra: se ciò avverrà, dice lo sguardo, il trattamento sarà analogo a quello della Grecia).
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