Relazioni internazionali, notizie da altri paesi, ingiustizie sparse per il globo.
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Una situazione demografica particolarmente compromessa: è quanto emerge scavando nel dettaglio all'interno dell'ultimo censimento diffuso lo scorso 13 luglio. La popolazione dai 15 anni in su (quasi 111 milioni di persone) che lavora è pari 66.213.000 unità mentre coloro che non lavorano sono 44.763.000 (di questi appena 6.487.000 sono studenti).
Un dato positivo riguarda l'occupazione femminile nella fascia tra i 25 ed i 39 anni: qui il tasso di partecipazione al lavoro è del 75,7% con un aumento del 5,9% rispetto al 2012.
Missiva da Centro Europa e dintorni
Repubblica Ceca: un patto del Nazareno populista?
Al Becco abbiamo sempre cercato di offrire ai lettori uno sguardo ampio, cercando di offrire un'immagine certamente schierata ma quanto più possibile informata dei processi politici che attraversano il Vecchio Continente, anche quelli che si sviluppano in punti poco frequentati dalle grandi testate italiane, magari perché oscurati da casi mediatici che nascono più a ovest o più a sud, o semplicemente perché ritenuti – a torto – meno importanti. Fedeli a questo spirito ci
È di 202 morti il bilancio delle piogge torrenziali che hanno colpito dal sei luglio in poi il Giappone occidentale. Ben 54.000 gli uomini della polizia, dei vigili del fuoco e delle Forze di Autodifesa dislocati per il soccorso alla popolazione. 5.900.000 gli ordini di evacuazione o gli avvertimenti circa questa eventualità che sono stati emessi dalle autorità di protezione civile in 19 Prefetture (gli evacuati effettivi sono stati 23.000). Nella Prefettura di Okayama ben 1.850 le persone portate in salvo da elicotteri o barche dopo che le acque li avevano intrappolati nelle abitazioni mentre al 13 luglio erano ancora 2.800 le persone che non è stato possibile raggiungere a causa delle frane e che risultano dunque isolate.
Un U-Boot tedesco in dotazione alla Marina Imperiale del Giappone durante la Seconda Guerra Mondiale, il Ro-500, è stato ritrovato nelle acque a largo della Prefettura di Kyoto. Il mezzo, un U-511 lungo 77 metri, era stato prodotto in Germania nel 1941 e ceduto ai nipponici nel 1943. Nel 1946 venne affondato dagli Alleati.
Altri due sottomarini prodotti da Kawasaki Heavy Industries e da Mitsubishi Heavy Industries sono stati trovati poco distante: si tratta rispettivamente di uno I-121 e di un Ro-68. Ad effettuare la scoperta è stato un gruppo di ricerca della Society La Plongee for Deep Sea Technology guidato da Tamaki Ura, professore presso l'Istituto di Tecnologia del Kyushu.
Due Prefetture manifestano preoccupazione per il dispiegamento sul loro territorio delle batterie facenti parte del sistema antimissilistico Aegis. La decisione definitiva circa il posizionamento del sistema - gestito congiuntamente da Stati Uniti e Giappone - venne presa nel dicembre 2017 tuttavia due Governatori, quelli di Yamaguchi ed Akita (rispettivamente Tsugumasa Muraoka e Norihisa Satake) hanno espresso la scorsa settimana al ministro Onodera i loro dubbi circa la necessità, a fronte del mutare della situazione internazionale, di installare la nuova infrastruttura militare. “Sarebbe veramente disdicevole se il governo centrale decidesse di proseguire senza convincerci fornendo altre spiegazioni” ha dichiarato Satake.
“Al momento la Corea del Nord possiede centinaia di missili balistici che possono raggiungere il Giappone ed inoltre non hanno ancora preso alcuna misura concreta verso l'abbandono dell'armamento nucleare. Per quanto ci riguarda la minaccia non è mutata” ha sostenuto il ministro della Difesa.
All’ombra della Sublime Porta: Erdogan il Sultano ora vuole diventare il Califfo
Gloriosa la storia dell’Impero ottomano. Una tribù dell’Anatolia che, sotto la pressione delle invasioni mongole nel Turkmenistan e intorno al Mar Nero, si spostò verso Costantinopoli, conquistando prima Bursa, centro nevralgico della regione, poi annientando definitivamente l’Impero bizantino. L’Impero ottomano divenne la maggiore potenza nel Mediterraneo per secoli, occupando gran parte del Nord Africa e del Medio Oriente. In Europa divisa tra lotte tra stati nazionali, scismi religiosi e carestie è stato per molto tempo una spina nel fianco del continente, minacciando più volte militarmente i regni e gli imperi europei.
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