Ogni settimana le notizie dal Giappone, a partire da Japan Press Weekly, ma utilizzando anche altre fonti. Una delle rubriche che più differenzia il nostro sito da altre esperienze e di cui siamo particolarmente grati all'autore! Il numero di Pillole a cui siamo arrivati dice da solo molte cose!
Per decomissionare il reattore sperimentale di Monju sarà necessario eliminare 760 tonnellate di sodio radioattivo. Ad annunciarlo l'Agenzia per l'Energia Atomica proprietaria dell'impianto a combustibile MOX. Da tempo la sorte del sito sembra segnata a causa dei numerosi rilasci di materiale radioattivo che hanno comportato l'inattività dell'impianto per larga parte della sua vita (l'impianto ha operato per 250 giorni in venti anni).
Il Ministero della Giustizia ha annunciato che questo mese avvierà un'inchiesta/sondaggio sul razzismo nel Sol Levante. I questionari saranno inviati a 18.500 cittadini stranieri maggiorenni residenti in 37 diverse Prefetture. Le domande presenti nella rivelazione mirano a conoscere se tra i rispondenti ve ne siano che abbiano subito od assistito a discriminazioni (in particolar modo nelle scuole o nella ricerca di un appartamento).
In ambito militare, lo scorso 25 ottobre, la ministra della Difesa, Tomomi Inada, ha annunciato l'estensione (per altri cinque mesi) della partecipazione delle Forze di Autodifesa alla missione di peacekeeping UNMISS in Sudan del Sud. Per la ministra le cinque condizioni (tra esse il cessate il fuoco tra le parti in conflitto) che consentono la partecipazione delle FA alle missioni internazionali sono rispettate e le truppe nipponiche (che qui hanno compiti di ricostruzione di infrastrutture) possono “condurre importanti attività in condizioni di sicurezza”. Rimandata ancora la decisione circa l'assegnazione (possibile alla luce delle modifiche di legge sul ruolo delle FA approvate nel settembre 2015) di nuovi compiti.
Sul collasso delle trattative di pace e dunque sulla impossibilità per il Giappone di proseguire nella missione si sono già espressi numerose volte tanto le opposizioni quanto esponenti del mondo accademico e civico.
Un piede in due scarpe, così si può riassumere la politica seguita dal Presidente filippino Duterte il quale - lo scorso mercoledì, durante una visita a Tokyo - ha convenuto con Abe che vada ristabilito lo “stato di diritto” nel Mar Cinese Meridionale.
Duterte conferma così di oscillare tra una voglia di normalità nei rapporti tra il proprio Paese e la Cina ed una prosecuzione delle tradizionali relazioni dell'Arcipelago con il Giappone.
Se a livello nazionale, complice una legge elettorale ipermaggioritaria, le forze dell'opposizione non riescono ad affermarsi, migliori fortune per i progressisti arrivano dalle elezioni locali. Dopo il successo ottenuto lo scorso luglio a Kagoshima - con la vittoria dell'ex giornalista Mitazono - Partito Comunista, Partito Socialdemocratico e Partito Liberale (nuova denominazione del Partito della Vita del Popolo di Ichiro Ozawa) hanno conquistato, il 16 ottobre, la Prefettura di Niigata.
Ad ottenere la carica di Governatore è stato Ryuichi Yoneyama, medico e fermo oppositore alla riattivazione della centrale nucleare di Kashiwazaki-Kariwa (impianto di proprietà di TEPCO per il quale la società ha richiesto all'Agenzia Regolatrice l'autorizzazione alla riapertura). Yoneyama ha ottenuto 528.000 voti (pari al 52,2%) superando di circa 60.000 preferenze Tamio Mori - ex sindaco di Nagaoka ed appoggiato dal Partito Liberal-Democratico - fermo al 45,9%. In netto aumento, al 53,05%, l'affluenza (alle precedenti consultazioni, nel 2012, era stata del 43,95%).
Riprendere le operazioni al reattore sperimentale di Monju potrebbe costare oltre 540 miliardi di yen (più di 5 miliardi di dollari), a dichiararlo, dopo un incontro tra rappresentanti del governo ed operatori privati, è stato il ministro della Ricerca Scientifica. Fino ad ora sono stati investiti nel reattore quasi dieci miliardi di dollari ma l'impianto (a carburante misto di tipo MOX) è stato attivo per 250 giorni negli ultimi 20 anni (a causa del rilascio di contaminanti nucleari), per questa ragione, nelle scorse settimane, aveva sempre più preso piede l'idea di smantellare l'impianto.
Vi è però una diversità di vedute tra il ministro della Ricerca Scientifica, Hirokasu Matsuno, che vorrebbe rendere pienamente operativa la centrale, e quello dell'Industria, Hiroshige Seko, che vorrebbe invece decommissionarla.
Il Partito Democratico presenterà una proposta di modifica della legge sulla Casa Imperiale per consentire all'Imperatore Akihito di abdicare. A dichiararlo, in un'intervista ad Asahi Shimbun, è stato il nuovo Segretario nonché ex premier Yoshihiko Noda. La modifica della Legge, approvata nel 1947, era stata auspicata (non in maniera diretta ma con un lungo giro di parole) dallo stesso Akihito in un, quanto mai raro, discorso alla nazione.
Anche il governo e lo stesso premier Abe stanno studiando la possibilità di emendare la legge limitando però la possibilità soltanto all'attuale Imperatore. Una delle preoccupazioni del governo è infatti il numero, in costante decrescita dei membri della Casa Imperiale (e dunque dei possibili successori al trono ed al ruolo, del tutto cerimoniale, di Imperatore). Per il Segretario del PDG la legge andrebbe modificata consentendo alle donne della famiglia imperiale di rimanerne giuridicamente all'interno anche in caso di matrimonio con un comune mortale.
Il tema è quantomai spinoso, in un Paese nel quale la Casa Imperiale è rappresentazione vivente della storia nazionale: dalla mitica fondazione ad opera dea Amaterasu ad oggi.
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