Ogni settimana le notizie dal Giappone, a partire da Japan Press Weekly, ma utilizzando anche altre fonti. Una delle rubriche che più differenzia il nostro sito da altre esperienze e di cui siamo particolarmente grati all'autore! Il numero di Pillole a cui siamo arrivati dice da solo molte cose!
“Profondo dolore” è stato espresso dal premier Abe per l'attentato del primo luglio, avvenuto nella capitale del Bangladesh Dacca, che è costato la vita a sette cittadini nipponici. “Continueremo ad adoperarci al massimo per assicurare sicurezza ai cittadini giapponesi, sia in patria che all'estero, coordinandoci con la comunità internazionale al fine di eliminare il terrorismo” ha aggiunto il capo del governo.
Un volo speciale è stato approntato, il 3 luglio, dal Ministero degli Esteri di Tokyo, con destinazione la capitale bengalese, per trasportare i familiari delle vittime. Le salme sono invece tornate in patria nella mattinata del 5 luglio: ad accoglierle il titolare delle relazioni internazionali di Tokyo, Fumio Kishida e l'ambasciatrice del Bangladesh, Rabab Fatima.
Oltre 65.000 cittadini hanno manifestato, lo scorso 19 giugno, a Naha, capoluogo della Prefettura di Okinawa, per ricordare la donna, il cui corpo è stato ritrovato a maggio, violentata e uccisa da un ex marine. “La morte di qualcuno amato lascia alle famiglie una incommensurabile tristezza, dolore e rabbia. Credo sia possibile per Okinawa, se tutti noi ci uniamo, fermare la costruzione della base di Henoko e realizzare una Okinawa libera dalle basi affinché mai più si verifichi un'altra atrocità” ha scritto il padre della vittima in un messaggio indirizzato ai manifestanti.
Per una modifica dello Status of Forces Agreement (l'accordo che fissa lo status giuridico delle truppe statunitensi in Giappone) si è espresso il governatore della Prefettura, Takeshi Onaga.
Si è dimesso, lo scorso 14 giugno, il Governatore di Tokyo, il conservatore Yoichi Masuzoe, dopo che, nelle scorse settimane, si erano levate polemiche circa l'uso di fondi politici per spese personali e per l'incredibile costo, a carico della collettività, delle missioni istituzionali effettuate dall'ex ministro all'estero.
Una mozione di sfiducia, sottoscritta anche dai gruppi di maggioranza (PLD e Nuovo Komeito) era stata depositata martedì scorso. Anche il predecessore, Naoki Inose, liberal-democratico anch'egli, aveva rassegnato le dimissioni dopo essere stato coinvolto in uno scandalo riguardante un finanziamento illecito.
Successo nelle elezioni per il rinnovo dell'Assemblea della Prefettura di Okinawa delle forze contrarie alla ricollocazione della base di Ginowan ad Henoko. La coalizione che supporta il Governatore Takeshi Onaga, ha ottenuto 27 seggi (su 48 totali). I seggi sono stati così ripartiti: per la maggioranza 8 seggi sono andati il Partito Socialdemocratico; 7 per la formazione locale Kenimin Net; 5 per i comunisti; 2 per il Partito delle Masse Sociali; 5 gli indipendenti.
Nell'opposizione 13 sono stati i seggi ottenuti dai libera-democratici; 5 per il Nuovo Komeito e 2 per gli ex Partito dell'Innovazione di Osaka ishin no kai. Al 53,3% - ed in crescita, rispetto al 2012, dello 0,8% - l'affluenza. “Queste elezioni mostrano come il popolo di Okinawa appoggi gli sforzi per fermare la costruzione della nuova base” ha affermato Onaga.
Rimarrà nella storia la visita, la prima di un Presidente statunitense in carica, di Barack Obama ad Hiroshima. “Un significato storico per il mondo intero” secondo il Presidente del Partito Democratico, Katsuya Okada, il quale ha auspicato che questa visita possa essere il primo passo per realizzare “un mondo libero dalle armi atomiche”.
Giudizio positivo è stato espresso anche da Terumi Tanaka, Segretario Generale della Confederazione Giapponese delle Organizzazioni delle Vittime delle Bombe A e H (Nihon Hidankyo): “credo che se i sopravvissuti leggessero il testo del suo discorso sarebbero tutti quanti commossi” ha affermato il leader storico dell'associazione, il quale ha, però, espresso il proprio disappunto per la visita troppo breve, circa 15 minuti, al museo del Memoriale e per non aver potuto parlare direttamente con il massimo rappresentante USA. Un brevissimo scambio di parole si è tenuto, invece, tra Obama e Sunao Tsuboi, Presidente di Hidankyo.
Il Governatore della Prefettura di Okinawa, Takeshi Onaga, ha chiesto al premier Abe di poter incontrare il Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, durante la visita che il rappresentante nordamericano realizzerà in Giappone per partecipare alla riunione del G-7. “Pensiamo che le questioni relative alla sicurezza ed alla diplomazia vadano discusse tra i governi nazionali” è stata la risposta del Segretario Generale del Gabinetto Yoshihide Suga.
Tra gli ultimi episodi avvenuti nella Prefettura, connessi alla presenza militare statunitense, vi è un omicidio, con violenza sessuale, commesso da un marine. L'episodio, preso molto sul serio dal governo nipponico, ha generato una serie di colloqui con il capo delle forze armate statunitensi in Giappone. “L'indipendenza del Giappone è un mito se l'attuale Accordo sullo Status delle Forze Armate (statunitensi ndr) rimarrà invariato” ha affermato Onaga.
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