Quest'anno si è celebrato il settantesimo anniversario dei bombardamenti atomici su Hiroshima e Nagasaki. Da allora il mondo è stato più volte colpito dal rischio di un nuovo utilizzo, sui civili, delle armi nucleari mentre test ed incidenti (il più recente, quello di Fukushima, proprio nel Sol Levante) hanno provocato immensi danni, vittime e suscitato apprensione in miliardi di persone.
Poco nota, in Italia, è la Confederazione delle Organizzazioni delle Vittime delle Bombe A e H (Hidankyo), che raggruppa e rappresenta i superstiti dei due bombardamenti dell'agosto 1945.
Per conoscere meglio questa importante realtà civica abbiamo intervistato il suo Segretario Generale, il professor Terumi Tanaka.

 

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Il Governatore della Prefettura di Okinawa, Takeshi Onaga, è pronto a ritirare le autorizzazioni, concesse dal proprio predecessore, ai lavori di costruzione della nuova base statunitense nel distretto di Henoko (Nago).
L'annuncio, giunto lo scorso 16 luglio, è conseguenza del parare negativo fornito dal gruppo di lavoro - istituito dallo stesso Onaga - circa la legittimità delle autorizzazioni rilasciate da Hirokazu Nakaima.

Contro i disegni di legge, volti a facilitare l'impiego all'estero delle truppe nipponiche, si sono intanto schierati oltre 11.000 studiosi e ricercatori raccoltisi intorno ad un appello: tra essi il premio Nobel per la Fisica Toshihide Masukawa.

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Rischi di coinvolgimento anche per i civili nei disegni di legge concernenti l'impiego all'estero delle Forze di Autodifesa. In una delle dieci norme, attualmente in fase di discussione nella Dieta, è prevista la possibilità che lo Stato possa richiedere ad imprese private di coadiuvare le FA nelle attività di natura logistica (anche in aree non prossime all'arcipelago nipponico).

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“Dobbiamo punire quei due giornali”, questa la frase dal sen fuggita dello scrittore Naoki Hyakuta, intervenuto ad una conferenza sulla Costituzione dei giovani del PLD, indirizzata a due giornali locali (Ryukyu Shimpo e Okinawa Times) colpevoli di opporsi alla nuova base militare ad Henoko e ai disegni di legge di guerra attualmente in discussione alla Dieta. Hyakuta è stato componente del consiglio di amministrazione della televisione pubblica NHK ed ha posizioni apertamente negazioniste circa le atrocità commesse dal Giappone durante il suo impero coloniale.
In un altro intervento, un parlamentare sollecitava Keidanren ad intervenire sui media ostili utilizzando gli introiti derivanti dalla pubblicità come arma di pressione.

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Anche ex esponenti di primo piano del PLD si oppongono ai disegni di legge presentati dal governo circa l'impiego all'estero delle Forze di Autodifesa. Lo scorso 12 giugno, durante una conferenza stampa, hanno preso posizione contro la normativa in discussione l'ex Segretario Taku Yamasaki, il quale ha affermato che il supporto logistico consente, di fatto, il coinvolgimento di forze nipponiche in operazioni di combattimento; Shizuka Kamei, ex dirigente liberal-democratico e poi ministro nel governo del democratico Yukio Hatoyama; Hirohisa Fujii, ex parlamentare PLD e poi ministro e Segretario democratico; Masayoshi Takemura, traghettato anche lui nei democratici ed ex ministro nel governo Murayama.

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Sottoposto alla Dieta il pacchetto di disegni di legge volto a modificare la legislazione sull'impiego delle Forze di Autodifesa all'estero. Contrari ai disegni di legge tutte le forze politiche dell'opposizione. “La proposizione stessa di questi progetti di legge è inaccettabile perché essi non sono altro che disegni di legge di guerra che minano i principi pacifisti della Costituzione” ha dichiarato il deputato comunista Keiji Kokuta. “Il Giappone ha goduto di settanta anni di pace dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Io credo che ciò sia stato ottenuto attraverso due forze direttrici, quella del carattere pacifista della Costituzione e quella dell'alleanza nippo-statunitense. Alla base del carattere pacifista della Costituzione vi è il fatto che il Giappone non impieghi le proprie forze all'estero” ha affermato il Presidente dei democratici Okada dopo l'approvazione in sede di governo del pacchetto normativo. Per un ripensamento circa l'approvazione di questi disegni di legge anche un gruppo di religiosi cristiani che, lo scorso 14 maggio, ha incontrato i deputati di tutti i partiti presso la sede del Parlamento.

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La centrale nucleare di Takahama deve rimanere spenta: ad ordinarlo, lo scorso 14 aprile, la Corte distrettuale di Fukui. Il ricorso contro la riaccensione degli impianti di proprietà di KEPCO era stato avanzato da alcuni cittadini dell'area.

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Nuova, pressante richiesta del governatore di Okinawa Takeshi Onaga affinché si interrompano i lavori di costruzione della nuova base militare statunitense di Henoko. Lo scorso 23 marzo il già sindaco di Naha ha chiesto al locale ufficio del Ministero della Difesa che non si prosegua nei lavori di posa dei blocchi di cemento in mare (posizionati oltre l'area strettamente connessa alla base), operazione che danneggia la barriera corallina.
“Il primo ministro dovrebbe sollecitare Washington a far spostare la base dei marine di Futenma da Okinawa senza alcuna altra precondizione, e non ricollocarla ad Henoko” ha dichiarato, lo stesso giorno, il Capo della Segreteria comunista Yamashita.

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Le università nipponiche sempre più coinvolte in progetti di ricerca di natura militare: in dicembre dello scorso anno la scuola di specializzazione postlaurea di Scienza e Tecnologia dell'Università di Tokyo ha modificato le proprie linee guida sulla ricerca inserendo un'ambigua formula che non consentirebbe ricerche di natura bellica unicamente “qualora i risultati di tali ricerche siano mantenuti segreti”.
Subito dopo la modifica i quotidiani Sankei Shimbun e Yomiuri Shimbun avevano affermato che, nei fatti, si rimuoveva ogni ostacolo alle ricerche scientifiche a scopi bellici, affermazione smentita dal presidente dell'ateneo.

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Una grande commemorazione si è svolta, lo scorso 9 marzo, in occasione del settantesimo anniversario del bombardamento di Tokyo. “Fino a quando sarò viva, continuerò a lavorare affinché i popoli nel mondo siano amici” ha dichiarato Kayoko Ebina, tra le organizzatrici della cerimonia e rimasta orfana in conseguenza di quel bombardamento.

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