Chiara Del Corona

Chiara Del Corona

Nata a Firenze nel 1988, sono una studentessa iscritta alla magistrale del corso di studi in scienze filosofiche. Mi sono sempre interessata ai temi della politica, ma inizialmente da semplice “spettatrice” (se escludiamo manifestazioni o partecipazioni a social forum), ma da quest’anno ho deciso, entrando a far parte dei GC, di dare un apporto più concreto a idee e battaglie che ritengo urgenti e importanti.

Venerdì, 18 Aprile 2014 00:00

Tra religione, cultura e filosofia.

Sabato 12 aprile allo Stensen si è concluso il ciclo di incontri su Soma- psiche – pneuma (un ciclo che ha visto 23 incontri con 41 relazioni da ottobre ad aprile) con l’ultima conferenza sul cristianesimo, tenuta da padre Jean Louis Ska, professore ordinario di esegesi dell’Antico Testamento presso l’Istituto biblico dei gesuiti di Roma.
Il padre ha esordito premettendo che un discorso su anima, corpo e spirito richiederebbe un anno, tanto sono ricchi e complessi entro il cristianesimo tali argomenti.
Innanzitutto va detto che nella Bibbia non esistono delle nette distinzioni tra questi tre elementi - come invece accade nella filosofia greca – né nell’Antico né nel Nuovo Testamento. Il pensiero biblico non è filosofico ma più “concreto”, continua Ska, in esso vi è una convergenza, un rapporto immediato tra parola, linguaggio e realtà. Questo rende le cose più difficili probabilmente.

Lunedì, 07 Aprile 2014 00:00

Attraverso la storia del buddismo

Colui che non si può esprimere con la parola, ma grazie al quale la parola è espressa ecco: è il Brahman; e non ciò che qui si venera come tale.
Colui che non si pensa col pensiero, ma grazie al quale il pensiero è stato pensato, ecco: è il Brahman; e non ciò che si venera come tale.
Colui che non si vede con lo sguardo, ma grazie al quale gli sguardi vedono, ecco: è il Brahman; non ciò che si venera come tale.
Kena Upanisad

Tra gli interessanti incontri che si sono susseguiti all’Auditorium Stensen, che fanno parte del percorso “Soma-Psiche-Pneuma – corpo, anima, spirito”, sabato 29 marzo è toccato a Francesco Sferra accompagnarci nelle regioni dell’intraumano, affascinanti ma complesse, nella concezione buddista.
Sferra, professore di sanscrito all’Università Oriente di Napoli, curatore de “La rivelazione del Buddha” e direttore della raccolta “Manoscripta buddica” (lavoro di filologia e recupero di manoscritti antichi), introdotto dal professor Federico Squarcini ha scandagliato appunto il mondo “intra menia”, dentro di noi, in quella (o meglio quelle) che sono le tradizioni buddiste, di cui molto spesso, abbiamo un’idea un po’troppo semplificata.

Martedì, 01 Aprile 2014 00:00

Gesù era ricco - Saverio Tommasi su CL

Ciellino: "Oh, che santo che sono! Vado sempre in chiesa, leggo tutti i libri del papa e ogni anno vado a Rimini al Meeting di CL".
Tizio: "Ah, la tua fede in Gesù dev'essere molto grande".
Ciellino: "Fede in cosa?".
(Da “Gesù era ricco. Contro Comunione e Liberazione” di S. Tommasi)

Rivelazione per tutti i credenti e non: Gesù era ricco, ricchissimo, altro che andare a giro scalzo ad aiutare poveri e lebbrosi!

Questo è il paradosso che emerge dai video dei meeting di Comunione e Liberazione, che l'attore – ma l’appellativo probabilmente è riduttivo e andrebbe meglio detto “racconta-storie” – Saverio Tommasi ha fatto, per scrivere un libro contro CL – “Gesù era ricco - Contro Comunione e Liberazione” – e che ha presentato mercoledì 26 alla facoltà di scienze della formazione di Firenze.

Lunedì, 17 Marzo 2014 00:00

Non fare filosofia per scherzo.

Non fare filosofia per scherzo, ma sul serio; perché non abbiamo bisogno di apparire sani ma piuttosto di esserlo veramente.
Epicuro

Esatto. La filosofia non è uno scherzo, non è un passatempo per oziosi intellettualoidi che si divertono in malo modo perdendosi in sillogismi, ragionamenti, saggi e fenomenologie dello spirito. Forse tra gli amanti della filosofia ci sono anche costoro, ma la filosofia in sé è qualcosa di più. La stessa etimologia ce lo insegna: il termine infatti è di origine greca ed è l’unione di due parole, φιλος dal verbo φιλεĩν che significa amare e dalla parola σοφίɑ che vuol dire sapienza. Quindi filosofia vuol dire amore per la sapienza e filosofo è colui, appunto, che ama o è amico del sapere, della saggezza. Non è il saggio o il sapiente, non necessariamente, ma colui che tende, aspira alla saggezza o alla sapienza perché la ama. Non è una pratica elitaria da intellettualoidi che si divertono a mandare in tilt le teste dei “profani” con i loro sofismi labirintici e i loro sillogismi logici. O comunque, può anche esserci chi ne fa questo uso, ma non è esso quello più importante e necessario. La filosofia, come qualsiasi attività che mette in gioco le nostre capacità di ragionamento, di critica, che permette di fare un po’ di ginnastica al cervello, che ci misura con idee e autori che ci hanno preceduto o che ci accompagnano tutt’ora, che ci incanta con la portata del loro lume o con la bellezza della loro scrittura, ci aiuta a pensare, ci apre la mente, o ci riempie gli occhi (nel caso dell’arte per esempio).

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Tocca poi a Barbara Orlandi della CGiL Firenze, la quale riporta la forte preoccupazione che avverte il suo ed altri sindacati che affrontano le enormi difficoltà che soprattutto oggi sta vivendo il mondo del lavoro; ma la preoccupazione ulteriore è che in tempi di crisi la tentazione sia quella, pericolosissima, di poter accantonare i diritti fondamentali, della cittadinanza, del lavoro, della libertà, del voto... E continua il suo intervento citando le parole di Yvan Sagnet, sindacalista in CGIL che ha scritto un libro, Ama il tuo sogno, sulla propria esperienza, a cominciare da quella terribile, vissuta come bracciante nel campo di pomodori di Nardò, nel 2011: “Appena arrivati, i caporali requisiscono i documenti ai braccianti e li usano per procurarsi altra mano d'opera, altri immigrati, ma clandestini. Il rischio che i documenti vadano persi è altissimo e quando accade i braccianti diventano schiavi. Le condizioni di lavoro sono agghiaccianti: diciotto ore consecutive, di cui molte sotto il sole cocente. Chi sviene non è assistito e se vuole raggiungere l'ospedale deve pagare il trasporto ai caporali. Il guadagno è di appena 3,5 euro a cassone”. A proposito della sua e di altre migliaia di esperienze simili, Orlandi sottolinea come si debba reintrodurre nel

“La libertà è una sola: le catene imposte a uno di noi pesano sulle spalle di tutti”
Nelson Mandela

Come tutti i primo marzo, ormai dal 2010 anche quest’anno la prima giornata di questo mese si è svolta all’insegna dei diritti dei migranti. La rete Primo Marzo, assieme a Prendiamo la Parola e alla Rete Antirazzista fiorentina, ha rinnovato la mobilitazione animando piazza dei Ciompi con interventi di vari relatori e con musiche e canzoni per ricordare a tutti noi, che, anche in tempo di crisi, o soprattutto in tempi di crisi, non bisogna smettere di lottare contro discriminazione, razzismo e disumanità, che è proprio forse in momenti come questi che rischiano d degenerare maggiormente. Ed è proprio quando si comincia a dire che “i diritti umani non sono la priorità – prima vengono il pareggio di bilancio, la crescita del PIL, il lavoro!” – che li si uccidono. I diritti

Domenica, 16 Febbraio 2014 00:00

Restiamo animali: contro la vivisezione

[Qui un articolo che riporterà posizioni molto diverse]

“Fintanto che l’uomo continuerà a distruggere gli esseri viventi inferiori, non conoscerà mai né la salute né la pace. Fintanto che massacreranno gli animali, gli uomini si uccideranno tra loro. Perché chi semina delitto e dolore non può mietere gioia e amore”

(Pitagora)

Dopo un’abbondante e ottima cena tutta vegana, organizzata dalla redazione di Restiamo Animali in collaborazione con la Casa del Popolo di Settignano si è sviluppata la discussione riguardo al tema della vivisezione, col titolo “Una ricerca senza animali”. I relatori erano due.

La prima è stata Linda Guerra, naturalista ed etologa, vegetariana per scelta etica e impegnata nell’informazione e nella divulgazione di temi animalisti e anche sul caso di Caterina Simonsen, (la studentessa universitaria gravemente ammalata che recentemente ha creato scandalo per via di una dichiarazione in cui affermava di aver migliorato le proprie condizioni di salute proprio grazie alla sperimentazione animale); il secondo relatore era Luigi Lombardi Vallauri, filosofo del diritto – era ordinario di filosofia del diritto presso l’Università degli Studi di Firenze – soprannominato anche “il filosofo degli animali”, per le sue posizioni. 

Sabato, 01 Febbraio 2014 00:00

Hannah Arendt secondo Margarethe Von trotta

Un film intenso, quello di Margarethe Von Trotta, l’acclamata regista tedesca di Rosenstrasse. Il titolo è semplicemente “Hannah Arendt”, perché in effetti sono la filosofa e la donna che emergono pienamente durante tutta la narrazione del film.

La pellicola ripercorre soprattutto la stesura del famoso testo della Arendt, “La banalità del male”, ma senza trascurare l’interiorità della personalità della filosofa e l’intimità dei suoi rapporti interpersonali, con una telecamera che indugia insistentemente sui primi piani dell’eccellente protagonista, l’attrice Barbara Sukova, capace di rendere la lucida freddezza dell’intelligenza di Hannah, senza perderne però i tratti di umana fragilità.

Scrive André Gorz, filosofo e giornalista francese, nel suo “L’ecologia politica, un’etica della liberazione”:

“Se si parte […] dall’imperativo ecologico, si può arrivare tanto ad un anticapitalismo radicale quanto […] a un comunitarismo naturalista. L’ecologia non ha tutta la sua carica critica ed etica se le devastazioni della terra, la distruzione di un modo di vita non sono comprese come le conseguenze di un modo di produzione; se non si comprende che questo modo di produzione esige la massimizzazione dei rendimenti e ricorre a delle tecniche che violano gli equilibri biologici. Ritengo dunque che la critica delle tecniche nelle quali si incarna il dominio sugli uomini e sulla natura sia una delle dimensioni essenziali di un’etica della liberazione” [1].

Il mondo in cui oggi viviamo è sempre più “inquinato” (in tutti i sensi!) da un capitalismo sfrenato che risucchia entro la sua sfera inglobante qualsiasi dimensione umana. La tecnica, il consumismo, il denaro elevato a potenza quasi mitica che fa girare il mondo, l’individuo ridotto a pedina o spettatore assente di fronte a una società che sempre più può essere caratterizzata come “società dello spettacolo”, riprendendo l’omonimo titolo di Debord.

Giovedì, 26 Dicembre 2013 00:00

Le voci dentro: Toni Servillo alla Pergola

Grande ovazione alla Pergola di Firenze per “Le voci di dentro”, commedia realizzata dal grande Edoardo De Filippo e diretta e interpretata dall’altrettanto grande Toni Servillo.

In scena anche Peppe Servillo, fratello del più noto Toni sia nella realtà che sul palco. Come sempre l’interpretazione di Toni è intensa e pungente, calamitante ma senza esser troppo sopra le righe con l’espressività del volto mai eccessiva, mai forzata, spesso tratteggiata da sbigottita incredulità o stanca rassegnazione. Non sono da meno il fratello Peppe e gli altri comprimari, molto realistici nelle proprie parti e capaci di far emergere, anche con poche battute i lati salienti dei loro caratteri.

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