Notizie dai territori o legate comunque alle lotte per i beni comuni e a difesa dell'ambiente.
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Ci sono notizie che non fanno notizia e battaglie che sembrano provenire dalle retrovie, schegge, rumori di fondo di una società omologata e saldamente ancorata al buon senso e opinione comune. Un drappello di mamme del Comune di Impruneta contesta la chiusura dell’asilo nido comunale, con una lettera lanciata alla stampa, che pubblichiamo volentieri ritenendo che si tratti di un segnale da raccogliere.
La nostra riflessione parte dal caso in questione come segno dei nostri tempi.
Circa duecento persone si sono riunite in piazza della Repubblica. Nonostante fosse un mercoledì, un giorno lavorativo come altri, in molti appena usciti dall'ufficio si sono ritrovati per cercare di rompere il muro di omertà e di menzogna che copre l'operato di Israele delle ultime ore.
Mercoledì 11 giugno un gruppo di una ventina di valorosi ha deciso di sfidare l’afa e l’arduo terreno delle aiuole di piazza Giorgini, cuore del quartiere Statuto a Firenze, sferrando un “attacco verde”. Il guerrilla gardening è una forma di “giardinaggio politico”, un’azione nonviolenta che mira a contrastare il degrado urbano attraverso la riqualificazione del verde pubblico. I volontari “guerriglieri” ripuliscono giardini e aiuole trascurati, rivitalizzandoli con nuove piante e fiori. Riappropriazione e valorizzazione degli spazi urbani, ma non solo: il guerrilla gardening rappresenta anche un’occasione formativa e di socializzazione.
Radio CORA. A tutti a Firenze questo nome risulta familiare. Un po' forse perché rimanda ai tanti nomi tipici che sentiamo spesso urlare per le nostre strade, un po' perché ricorda un grande esempio di valore e coraggio.
Di Filippo Montanelli
Mercoledì sera, Pisa, zona Porta a mare. Qui, nel circolo arci Pace e Lavoro coraggiosamente scelto perché periferico oltre che popolare, è avvenuta la prima presentazione su scala nazionale de L'armata dei sonnambuli, ultimo lavoro a tema frutto del collettivo di sinistra Wu Ming (espressione cinese traducibile con “senza nome”) che ha già riscosso un successo eclatante vendendo 40000 copie in appena una settimana e “costringendo” così gli autori a una consistente ristampa anticipata. Un'opera esplosiva insomma, culmine di una ricerca ventennale sull'idea della rivoluzione cominciata con Q. e passata per Ascie di Guerra, 54, Manituana, Altai ma anche per confronti, eventi, dibattiti coagulati attorno al famoso blog Giap.
La volontà di leggere i processi storici e culturali per combattere e vincere la battaglia culturale contro i rigurgiti nazifascisti. Questa (oltre al richiamo di nomi come Banti, Crescenzi, Battaglia e Wu Ming) l'esigenza che ha spinto circa cento persone a gremire l'aula magna di palazzo Matteucci – sede del Dipartimento di Filologia Letteratura e Linguistica dell'Università di Pisa e vicinissimo a palazzo Ricci, storica sede della Facoltà di Lettere – nel pomeriggio di mercoledì 16 aprile, per la conferenza “l'appropriazione politica di una tradizione” sull'improprio utilizzo della mitologia, specialmente nordica, da parte delle destre europee; organizzata e promossa da Lettere Rosse, gruppo dell'area umanistica del sindacato studentesco Sinistra per..., che in collaborazione con il circolo Arci “Pace e Lavoro” ha anche curato la presentazione serale del nuovo libro del collettivo Wu Ming, “L'armata dei sonnambuli”.
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