In una fase iniziale abbiamo tentato di accompagnare alla testata e alle nostre iniziative una cronaca di quello che avveniva nei nostri territori, avviando una sperimentazione in Toscana ormai interrotta da tempo. Raccogliamo qui tutti gli articoli archiviati secondo le categorie di allora, aggiungendo tutto quello che si lega a questa regione e che pubblichiamo ancora.
Immagine liberamente ripresa da wikimedia.org
La sala che il Circolo ARCI "La Costituzione" ha messo a disposizione per l’iniziativa è piena: i posti a sedere sono esauriti già prima dell’inizio. E il nome della struttura che ha ospitato le tante persone accorse, soprattutto da Sesto Fiorentino, è di certo suggestivo: la nostra, di Costituzione, afferma come prima cosa che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro. E proprio di lavoro si è parlato giovedì sera all’iniziativa organizzata da Rifondazione Comunista. Nello specifico, il Consigliere Provinciale PRC Andrea Calò ha coordinato un interessante confronto con Giovanni Nencini, RSU Cobas della Ginori, e Marco Ronchi, procuratore legale dei Cobas. L’argomento, nello specifico, è il più caldo di quelli affrontati a Sesto Fiorentino (e in tutta la Provincia) in questi giorni: l’apparentemente inspiegabile fallimento della Richard Ginori.
Il cotto nasce dall’incontro di quattro elementi: la terra, l’acqua, l’aria e il fuoco. Una magia straordinaria che racconta mani antiche capaci di dar vita alla terra. Impruneta è la città del cotto. Il cotto non è solo tradizione artistica - memoria e cultura, identità di un a terra, ma lavoro e benessere, prestigio per il Chianti nel mondo.
Anni e anni di attività rivolta al settore industriale, con la produzione di piastrelle e laterizi per abitazioni e all’artigianato con manufatti in terracotta artistici realizzati secondo tecniche a mano nel segno della tradizione come orci, usati per conservare l’olio - e tantissimo vasellame, oggetti da arredo, il tutto nato dall’argilla preziosa che si coltiva dalla terra di queste colline. Numerose iniziative culturali hanno puntato nel tempo a valorizzare e far conoscere questo patrimonio di esperienza tramandata da secoli.
Monica Sgherri (Capogruppo Consiglio Regionale) e Daniela Vangieri (Segreteria regionale Rifondazione Comunista)
La sanità italiana, per la sua scelta di privilegiare e investire su un sistema universale e solidaristico, ha rappresentato sicuramente un buon sistema, anche se con situazioni diversificate tra le varie realtà regionali.
I drastici tagli degli ultimi anni sono un vero e proprio attacco al sistema pubblico, alla sfera dei diritti, alla sanità come diritto universale ed esigibile. La Toscana non poteva essere esente da quest’attacco che compromette seriamente accesso, qualità ed equità. Attacco avvenuto in modo palesemente ideologico, pur sapendo che i sistemi solidali e universali costano meno degli altri e danno di più degli altri in termini di salute e benessere e soprattutto che la spesa sanitaria procapite in Italia è tra le più basse dei paesi occidentali.
"Godi, Fiorenza, poi che se’ sì grande
che per mare e per terra batti l’ali,
e per lo ‘nferno tuo nome si spande!"
Dante Alighieri
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E’ la strada della contestazione politica quella scelta dai lavoratori del Maggio Musicale Fiorentino. Perché politica è la questione oggetto della loro contestazione. Lo scorso 31 dicembre il Sindaco di Firenze Matteo Renzi, nelle sue vesti di Presidente della Fondazione del Maggio Musicale, ha firmato, con il beneplacito delle istituzioni (la sua firma è affiancata da quella del presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci), la lettera di licenziamento per dieci lavoratori del Teatro.
Quello che doveva essere un inizio d’anno tranquillo si è trasformato in un incubo per i 314 lavoratori della storica azienda fiorentina Richard Ginori. Dallo scorso agosto in cassa integrazione con lo stop alla produzione, erano pronti comunque per ripartire il 7 gennaio. Infatti dopo gli eventi dello scorso anno, in cui si la Ginori si era trovata in una situazione a rischio di fallimento (c'è stata anche l'occupazione della fabbrica in segno di protesta a fine luglio), per fortuna nei mesi di novembre e dicembre si era raggiunto un concordato preventivo con le aziende Lenox e Apulum per rilevare l’azienda e farla ripartire appunto a gennaio.
"La cultura umana attenua la lotta per l'esistenza e la selezione, e tende ad annullarla; da ciò, la rapida moltiplicazione dei deboli e il loro predominio" Anton Cechov
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“Cultura in svendita”. Queste parole, purtroppo, sembrano essere diventate di gran moda a Firenze ultimamente. Ed è proprio l’avversione a questa terribile tendenza che ha spinto diversi fiorentini a ritrovarsi, nel pomeriggio di oggi, in Piazza della Repubblica. In molti hanno raccolto l’invito lanciato da Spazi Liberati ed hanno risposto all’appuntamento dato proprio dove, fino a poco più di un mese fa, c’era la Libreria Edison per ribadire un concetto molto semplice: a Firenze la cultura non può essere svenduta.
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