Dalla divulgazione scientifica alle recensioni di romanzi, passando per filosofia e scienze sociali, abbracciando il grande schermo e la musica, senza disdegnare ogni forma del sapere.
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Losurdo e la lotta di classe
La vulgata neoliberale si è diligentemente impegnata a celare forme e contenuti della lotta di classe.
Fra profezie sulla fine della storia e discorsi retorici sul merito, a molti è apparso che il conflitto fra lavoro e capitale si fosse risolto in una società non ugualitaria ma comunque opulenta, piena di opportunità e caratterizzata dalla forte mobilità sociale. La crisi dei partiti comunisti e dei riferimenti culturali del socialismo, sembrava corroborare questa ipotesi ed stata da molti letta come il sintomo dell'avanzata di una società globale proiettata verso una piena pacificazione interna.
Rabbia e odio dominano le classifiche del primo semestre
Come da tradizione, a giugno il cinema in Italia va decisamente in letargo. Lo dicono gli incassi, lo dicono gli esercenti e lo vogliono produttori e distributori, nonostante le miserabili smentite di rito. Finito il mese di maggio con il traino del Festival di Cannes, l'estate cinematografica quest'anno è particolarmente povera di titoli e di investimenti in tal senso.
Il naufragio dell'ordine liberale (e del liberalismo)
Si fa un gran parlare della crisi dell’ordine liberale, come di un ordine al quale tutti, comunisti compresi, dovrebbero esser grati.
Bene, l’ultimo saggio di Vittorio Emanuele Parsi Titanic. Il naufragio dell’ordine liberale prende di punta l’argomento, analizzando il cambiamento intercorso tra il passaggio dal vecchio “ordine liberale internazionale” al nuovo “ordine neoliberale globale”.
La verità, il dialogo e il confronto... su un treno
Siete appena saliti su un treno, di quelli ad alta velocità probabilmente.
Le nuove sinfonie dell'elettronica: una conversazione con BRUCH
Tra le vene artistiche contemporanee che si distanziano dal mainstream pur rimanendo accessibili a un pubblico vasto, la musica elettronica è in un certo senso tra le più fortunate. Con la sua congenita attenzione al suono in senso esteso è riuscita spesso ad aggirare l'ossessione maturata in ambito pop per la voce al di sopra di tutto, producendo risultati di notevole complessità e diventando per molti versi una testa di ponte dell'avanguardia musicale.
Lanthimos si conferma tra i migliori registi europei contemporanei
Dopo la consacrazione dello splendido The Lobster, il regista greco Lanthimos è diventato uno degli autori di punta del nuovo cinema europeo.
Al 70° Festival di Cannes vince il premio per la miglior sceneggiatura, insieme a You Were Never Really Here (uscito in Italia con il titolo A Beautiful Day. Protagonista assoluto Joacquin Phoenix).
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