Cultura

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Dalla divulgazione scientifica alle recensioni di romanzi, passando per filosofia e scienze sociali, abbracciando il grande schermo e la musica, senza disdegnare ogni forma del sapere.

Immagine liberamente tratta da pixabay.com

Domenica, 09 Giugno 2013 23:13

Ulrich Beck: di Europa e catastrofi

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Tra le varie figure di prestigio che in questi giorni abbiamo avuto l'onore di ospitare nella nostra Firenze in occasione dell'evento organizzato da Repubblica – La Repubblica delle idee - è stato presente anche Ulrich Beck, noto sociologo tedesco, famoso soprattutto per il suo concetto di rischio globale e che ha analizzato la crisi dell'euro, non senza posizioni piuttosto critiche nei confronti del suo governo e delle decisioni della cancelliera Merkel.

Sotto il magnifico soffitto del Salone dei Cinquecento di Palazzo della Signoria, il sociologo, cadenzato dagli interventi, le domande e le riflessioni di Riccardo Stagliano, giornalista di Repubblica e Wlodek Goldkorn, di origine polacca e responsabile culturale de L'Espresso, ha provato a delineare e approfondire il lato socio - culturale del fenomeno della globalizzazione.

Bologna, Anno Domini 1977. Radio Alice, una delle massime espressioni dell'ala creativa del movimento studentesco, sfuma le trasmissioni sulle note di “Lavorare con lentezza”. Un giovane Claudio Lolli dà alle stampe “Disoccupate le strade dai sogni”, successore di quella che la critica considera una pietra miliare della musica cantautorale italiana: “Ho visto anche degli zingari felici”. Un'ouverture di sax firmata da Danilo Tomasetta che, da sola, vale il costo dell'intero album. Prezzo politico di tremilacinquecento lire imposto all'allora Emi Italiana, ai tempi in cui un LP ne costava pressappoco cinquemila. In strada, una Fiat 127 sfreccia davanti ad una trafila di locandine. Su una di queste fa bella mostra di sé il volto dall'espressione sorniona di Roberto Benigni, ammiccante giullare al centro di una carta da giuoco. Poco sotto, una scritta rossa e blu a caratteri misti tra lo stampatello ed il corsivo suggerisce il titolo della pellicola: “Berlinguer ti voglio bene”. Diretto da Giuseppe Bertolucci, ritratto irriverente e scurrile del sottoproletariato della provincia toscana,

Martedì, 28 Maggio 2013 00:00

L'Aquila: 5 maggio 2013, ricostruzione civile

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Il 5 maggio a L’Aquila si è tenuto il più grande raduno di storici dell’arte della storia della Repubblica italiana, Ricostruzione Civile, evento nato da un'idea di Tomaso Montanari - fiorentino e docente in Storia dell’arte moderna all'Università Federico II di Napoli – con il sostegno di Italia Nostra.

L'opera di Bernard Bailyn, "Storia dell'Atlantico", è articolata in due parti: nella prima l'autore traccia i contorni della nascita della disciplina storica chiamata Storia dell'Atlantico, e i maggiori intellettuali (giornalisti inizialmente, e in un secondo momento storici) che se ne sono occupati. Nella seconda parte del libro invece l'autore definisce cosa si debba intendere per "Storia Atlantica", ed è proprio su quest'ultima sezione che vorrei soffermarmi.

La globalizzazione nasce dal mare. No, non si tratta di dipingere una botticelliana immagine di una rediviva Afrodite che emerge in tutta la sua eterea bellezza dalle schiume dell'acqua, ma dell'insolita tesi di Peter Sloterdijk, filosofo e saggista tedesco nato nel 1947.

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