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L'elezione di Jorge Mario Bergoglio, salito al soglio pontificio col nome di Francesco I, sembra aver portato un'ondata di rinnovamento nella Chiesa di Roma, almeno per quanto riguarda gli aspetti esteriori, così pacchianamente lussureggianti, che l'hanno caratterizzata fino a questo momento. È chiaramente troppo presto per poter azzardare qualsiasi tipo di analisi sul ruolo politico di questo nuovo papa, ma c'è comunque qualcosa di cui si può già parlare: la scelta del nome Francesco, in riferimento al famoso frate francescano. È stato lo stesso Bergoglio a spiegare che vuole ispirare il suo pontificato ai valori della povertà che hanno reso famoso San Francesco d'Assisi.
Marzo è il mese in cui il turismo di massa riprende vita dopo lo stop di gennaio e febbraio e già il mattino alle 8 la fila all'ingresso degli Uffizi è piuttosto importante. Una volta entrati in galleria, per coloro che non intendono visitarla secondo il percorso classico, ma seguendo invece quelle che sono le ultime novità in tema di restauro, la prima tappa obbligatoria è ovviamente la Tribuna.
C'era una volta una nazione che, al posto delle Carfagna, Gelmini, Ravetto, Santanché, Minetti, Comi, aveva politiche come Teresa Mattei...
Non potrebbe che iniziare cosi il racconto della vita della partigiana “Chicchi”, classe 1921 morta all’età di 92 anni a Lari, in provincia di Pisa, lo scorso 12 Marzo.
Recensione di “Un amore di Swann” rappresentato al Teatro delle Arti di Lastra a Signa
Le luci si accendono. La scena è semi spoglia, solo sedie rosse stile impero e rose sullo sfondo di uno schermo che sbocciano incessantemente. Così si apre la rappresentazione, portata in scena l'8 marzo, al piccolo “Teatro delle Arti”di Lastra a Signa tratta da “Un amore di Swann” di Marcel Proust, ultimo capitolo della sua lunga“epopea”, la “Recherche”, ovviamente nota a tutti, nel cui volume “Dalla parte di Swann” è inserito questo “romanzo nel romanzo”.
La regia è di Federico Tiezzi, che ha saputo conferire a questo dramma di un amore che si snoda in tutta la sua iperbole degenerativa, la sua ascesa abissale attraversando tutte le fasi della passione, dell’ossessione fino a toccare le punte della perversione e della malattia.
[Dall'inserto storico della rivista "Il Futuro" di aprile-maggio 2005.]
ORIGINI E SCOPI DELLA LEGGE SULLE ASSOCIAZIONI SEGRETE
Con questo discorso, pronunciato alla Camera il 16 maggio 1925, Gramsci intervenne contro il disegno di legge Mussolini-Rocco rivolto contro le associazioni segreti (la massoneria in primo luogo), che però nella realtà avevano come obiettivo le organizzazioni antifasciste e di opposizione. Il testo è interessantissimo dal punto di vista storico-culturale, sia per il dibattito-scontro verbale tra lo stesso Gramsci e Mussolini, ma anche e soprattutto per i suoi caratteri di permanente attualità.
Presidente. Ha facoltà di parlare l'onorevole Gramsci.
Gramsci. Il disegno di legge contro le società segrete è stato presentato alla Camera come un disegno di legge contro la massoneria; esso è il primo atto reale del fascismo per affermare quella che il Partito fascista chiama la sua rivoluzione. Noi, come Partito comunista, vogliamo ricercare non solo il perché della presentazione del disegno di legge contro le organizzazioni in generale, ma anche il significato del perché il Partito fascista ha presentato questa legge rivolta prevalentemente contro la massoneria.
Certamente la giustizia in una società che voglia dirsi democratica è e deve essere una dimensione fondamentale e imprescindibile. Siamo però sicuri che il paradigma della giustizia sia sufficiente a far sì che una comunità di individui, anzi di persone sia veramente giusta e dia vita a forme di cooperazione, partecipazione, solidarietà ed apertura verso gli altri e il mondo circostante? La nostra analisi si propone di individuare i limiti del paradigma di giustizia, che per quanto rimanga ineliminabile, deve forse venire integrato con altre sfere, altrettanto importanti che abbraccino in toto la dignità della persona, in modo da consentirgli di vivere un’esistenza pienamente, in tutti i sensi, umana.
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