Cultura

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Dalla divulgazione scientifica alle recensioni di romanzi, passando per filosofia e scienze sociali, abbracciando il grande schermo e la musica, senza disdegnare ogni forma del sapere.

Immagine liberamente tratta da pixabay.com

"Sono un prigioniero politico. Sono un prigioniero politico perché sono l’effetto di una guerra perenne che il popolo irlandese oppresso combatte contro un regime straniero, schiacciante, non voluto, che rifiuta di andarsene dalla nostra terra. Io difendo il diritto divino della nazione irlandese all’indipendenza sovrana, e credo in essa, così come credo nel diritto di ogni uomo e donna irlandese a difendere questo diritto con la rivoluzione armata. Questa è la ragione per cui sono carcerato, denudato, torturato." da Il diario di Bobby Sands

“Discipline, dignity and unity”. Disciplina, dignità ed unità. Così titolava il numero di An Phoblacht (mensile pubblicato dal partito Sinn Féin in Irlanda ed il cui titolo significa “La Repubblica”) di domenica 3 maggio 1981. La disciplina, la dignità e l'unità a cui ci si riferiva erano quelle dei militanti dell'IRA rinchiusi da anni nel carcere di alta sicurezza di Long Kesh, vicino a Belfast, dove a lungo sono stati vittime di violenze ed atroci torture. Il gruppo di detenuti nel marzo dello stesso anno aveva preso la decisione, guidati da Bobby Sands, di iniziare uno sciopero della fame che li avrebbe condotti alla morte nel caso il Primo Ministro della Gran Bretagna, una Margaret Thatcher eletta da poco al suo primo mandato, non avesse riconosciuto loro lo status di prigionieri politici.

Domenica, 28 Aprile 2013 00:00

Ginori: i fasti di ieri, il rilancio di domani?

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Il museo degli argenti di Palazzo Pitti ospita fino al 23 giugno la mostra Lusso ed Eleganza dedicata alla ceramica francese e alla manifattura Ginori di Doccia.

La mostra ci illustra il prestigio di Ginori - uno dei grandi marchi del made in italy nel mondo – tra il 1800 e il 1830 quando la produzione fiorentina raggiunse livelli artistici straordinari paragonabili a quelli delle grandi ceramiche francesi di Dagoty, Nast e soprattutto le più prestigiose di Sèvres.

Un dialogo fra produzione locale e produzione francese esplicativo di quanto le creazioni transalpine ebbero influenza sulle realizzazioni fiorentine ma anche di quanto il livello tecnico delle ceramiche Ginori riuscì ad eguagliare e talvolta a superare il prodotto dei cugini francesi.

Mercoledì, 24 Aprile 2013 23:16

Oggi, 25 aprile 2013

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25 aprile 2013 - 68° anniversario della Liberazione.

Ci sarà il sole, pare, e in tutti i Comuni della Toscana e d’Italia e sui luoghi degli eccidi, dove la barbarie nazi-fascista ha segnato per sempre le popolazioni e i territori, dove non si dimentica, si celebreranno le manifestazioni in onore dei caduti.

Un applauso scrosciante e quasi interminabile ha accolto Roberto Saviano, il 23 aprile, alla Feltrinelli, in occasione della presentazione del suo ultimo libro “Zero zero zero”. Anche se si è trattato ben di più che una semplice presentazione, e chi conosce l'autore e il suo modo di parlare, di raccontare, lo sa. Il potere di questo libro sta nel rendere la cocaina, (questo, come è noto è il tema) non qualcosa di lontano, avulso e astratto dalle nostre vite, ma visceralmente presente nella trama delle nostre esistenze quotidiane, nell'economia con cui ogni giorno, almeno a piccoli livelli, abbiamo a che fare.

Fra i gruppi di culto underground emersi negli anni zero, gli Knife rappresentano uno dei fenomeni musicali più controversi ed imprevedibili. Come tanti altri paladini contemporanei del suono alternativo (ma lontani da vuoti sperimentalismi), quali Interpol, The xx e Arcade Fire, gli svedesi Olof Dreijer e Karin Dreijer Andersson, attingono a piene mani dal calderone anni ottanta per poi reinterpretare certe sonorità tipicamente eighties in maniera originale e personale.

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