Cultura

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Dalla divulgazione scientifica alle recensioni di romanzi, passando per filosofia e scienze sociali, abbracciando il grande schermo e la musica, senza disdegnare ogni forma del sapere.

Immagine liberamente tratta da pixabay.com

Giovedì, 20 Dicembre 2012 00:00

Tutti i beni sono in comune - Müntzer

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Nell'immagine la banconota da 5 marchi della DDR, raffigurante Müntzer

"Omnia sunt communia" (tutti i beni sono in comune): queste, da quanto ci tramanda la tradizione, furono le ultime parole pronunciate da Thomas Müntzer subito prima di essere decapitato, il 27 maggio 1525.

Domenica, 23 Dicembre 2012 00:00

L’invasione populista

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Immagine tratta da www.abc.net

Negli ultimi tempi, una nuova moda sembra essersi imposta sul linguaggio ordinario, giornalistico e della pratica politica. Il termine “populismo” appare ormai con frequenza costante su tutti i canali di comunicazione, e non c’è esponente politico, di qualsiasi schieramento, che non l’abbia utilizzato almeno una volta in senso dispregiativo in riferimento a un avversario. Abbiamo sentito più volte Casini e Vendola tuonare contro la “minaccia populista” rappresentata dal Movimento 5 Stelle di Grillo. Formisano ha motivato la sua decisione di lasciare Italia dei Valori con la “deriva radical populista” impressa al partito da Di Pietro, e Bersani si è opposto all’ipotesi di un ritorno di Berlusconi alla guida del Pdl dichiarando che “di populismo ne abbiamo avuto già un bel po’”.

Gli esempi potrebbero continuare. L’aggettivo “populista“ è comunemente usato come sinonimo di “demagogo”, “qualunquista”, e persino “fascista”, in riferimento a soggetti e fenomeni molto diversi tra di loro, con una facilità che spesso nasconde la totale ignoranza del reale significato del termine.

In effetti, il populismo è sempre stato un concetto estremamente volatile e mutevole, difficile da inquadrare in una categoria specifica. Il primo tentativo, risoltosi in un insuccesso, di formulare una teoria generale, risale alla conferenza sul populismo tenuta alla London School of Economics nel 1967. Da allora, non si è ancora giunti a un accordo neppure sulla classificazione del populismo come ideologia, mentalità, o stile politico. Nell’analisi del fenomeno, tuttavia, è possibile almeno circoscrivere una serie di elementi chiave che ne rappresentano le caratteristiche salienti, e sui quali è possibile registrare un certo grado di accordo tra gli studiosi.

Sabato, 22 Dicembre 2012 00:00

Mumford & Sons, Babel

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Immagine tratta da coverlaydown.com

In fondo Marcus Oliver Mumford e i suoi “figli” sono dei classicisti. Certo, non si fanno mai mancare uno spirito indie un po’ casinista e frammentario, quel modo di porsi e di intendere la musica in modo improvvisato, anche un po’ scazzato, non si fanno insomma mancare un bisogno di incompiutezza e libertà caotica che del resto dilaga oramai in gran parte della produzione folk, in particolare in quella a stelle e strisce. Eppure i Mumford & Sons non hanno mai rinnegato la tradizione: cresciuti con l’ossessione per Simon and Garfunkel, hanno sempre prestato grande attenzione all’orecchiabilità, alla pulizia del suono, alla nitidezza delle melodie.

Martedì, 18 Dicembre 2012 00:00

La politica e le nuove sfide globali #1

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Intervista a Elena Pulcini, Professoressa ordinaria di Filosofia sociale, presso l'Università di Firenze

1) Partendo dal concetto di cura, di cui Lei si è particolarmente occupata, pensa che ci dovrebbe essere una “domanda di cura ambientale”?

Domenica, 16 Dicembre 2012 00:00

Nel segno di Trillo

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Immagine tratta dal sito straneideesulcervello

Chi ha imparato ad apprezzare lo stile asciutto e semplice del grande fumettista argentino Carlos Trillo (Buenos Aires1 maggio 1943 – Londra8 maggio 2011) attraverso le avventure dei suoi personaggi più noti (da Loco Chávez a Chiara di Notte, senza dimenticare il più recente Cybersix), non potrà non rimanere conquistato anche da Borderline, serie di fantascienza realizzata a quattro mani con il disegnatore Eduardo Risso.

Nata in Argentina sul finire degli anni Ottanta, e apparsa per la prima volta in Italia tra il 1995 e il 1996 in 55 puntate settimanali su Skorpio, l’opera è stata recentemente rieditata da Free Books in sette volumi in formato bonelliano, arricchiti per l’occasione dalle copertine inedite di Giuseppe Palumbo. 

La storia si svolge in un futuro apocalittico dalle atmosfere cyberpunk, in cui l’umanità sopravvissuta a un terribile conflitto globale è costretta a vivere rinchiusa in una città-stato circondata da deserto e macerie. La zona centrale della città, soprannominata Castello, è riservata soltanto ai cittadini più abbienti, che possono condurre al suo interno una vita sicura e innaturalmente lunga, grazie al continuo trapianto di organi. 

La vasta area di confine circostante è invece territorio dei poverissimi Infralumpen, spesso soggetti a mutazioni, e costretti a mettere in vendita organi interni, gambe e braccia per sopravvivere. Due potenti fazioni rivali, il Consiglio e la Giunta, si contendono il controllo di questo fiorente mercato umano, attraverso la diffusione di due droghe potentissime, l’Illusione e l’Astral, che permettono un controllo pressoché totale della volontà di chi le assume. 

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