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322 tonnellate di rifiuti tossici (policlorobifenili) provenienti dalla base militare statunitense di Okinawa saranno trasferiti nella Prefettura di Fukushima, a segnalarlo lo scorso settembre periodico comunista Akahata. Il materiale tossico sarà trasferito da una società privata su incarico del governo giapponese. Le autorità statunitensi non hanno alcun obbligo di ripristinare lo stato originario dell'area da loro occupata.
Un ulteriore problema per la disastrata Prefettura di Fukushima, già alle prese con la dispersione in mare di acqua contaminata da radiazioni. Su quest'ultimo punto il 17 settembre è nuovamente intervenuto il Segretario comunista Shii per chiedere al governo l'adozione di misure urgenti al fine di porre sotto controllo la situazione togliendo ogni possibilità di intervento a TEPCO la quale si è dimostrata non in grado di contenere la contaminazione.
Se la nostra fosse una società di uguali, nella quale le differenze di condizioni economiche e livelli culturali fossero annullate o anche tollerabili; nella quale a coloro che alla nascita, per un qualsiasi accidente della vita o per invecchiamento avessero perduto alcune capacità naturali (vista, udito, parola, mobilità, …) fosse provveduto ad una forte riduzione delle condizioni di svantaggio nei confronti degli altri; nella quale non vi fosse alcuna discriminazione di classe, colore della pelle, religione, orientamento sessuale, … . Allora sì che potremmo fare a meno dei partiti politici!
Deluso, disgregato, disperso eppure sempre indignato, arrabbiato, tradito ripetutamente e rintuzzato, catapultato fuori dal Parlamento, indebolito al punto quasi di diventare invisibile, il popolo della sinistra negli ultimi anni è un universo di profonda inquietudine.
Un colpo dopo l’altro, una mazzata dopo l’altra, un leader dietro l’altro, fino alle dichiarazioni di morte sparate con gustoso compiacimento sul web a caccia di consensi mordi e fuggi!
La presentazione del numero 2 (il terzo) del cartaceo Il Becco, è stata l'occasione per proseguire con la discussione su come è cambiato il mondo del lavoro in questo nuovo millennio. Sotto l'etichetta #nonètempodilavorare si sta infatti sviluppando un dibattito articolato, a partire da un'iniziativa del 25 giugno 2013.
Nel paese della kasta e della continua indignazione, la notizia risulta quasi incredibile. Il referendum in Irlanda per l’abolizione del Senato (sostenuto anche dal governo in carica) ha registrato il 52% di no. Niente tagli alla politica. Il parlamento resta quindi bicamerale, anche se con un funzionamento diverso rispetto al sistema italiano.
Ottomila dipendenti in meno in sei anni, con mille esuberi in più di quanto ipotizzassero anche le peggiori previsioni. Il nuovo piano di ristrutturazione del Monte dei Paschi, che formalmente allunga di due anni i tempi di applicazione del piano industriale 2012-15, porterà il terzo gruppo bancario italiano a diminuire il suo “capitale umano” da 31mila a 23mila addetti.
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