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Da uno sguardo più ampio sulla diffusione mafiosa, che comprenda più in generale la situazione europea, possiamo poi facilmente notare come dalla scomparsa dell'Unione Sovietica e con la conseguente balcanizzazione dell'est europeo, sia emerso un fenomeno ben più grave e probabilmente inedito a livello storico. Questo fenomeno è quello dei Mafia-State, ossia del tragico passaggio: dalla presenza della mafia all'interno dello Stato, all'inglobamento dello Stato stesso all'interno della mafia. (vedi inchiesta di Foreign Affairs qui). Come viene fatto notare nell'inchiesta di Naìm: l'assenza dell'Italia (e del Giappone con la Yakuza) dalla lista è ascrivibile alla lunga e assodata tradizione di legami tra mafia e Stato (vedi ricostruzione storica su L'Internazionale qui). Dunque, viviamo una situazione particolarmente paradossale: l'Italia non fa neppure più notizia, è scontato persino per Foreign Affairs che punta
Un aeroporto nato sbagliato in un posto sbagliato. Questa semplice frase rappresenta bene l’aeroporto di Firenze.
È nato sbagliato perché fin dall’inizio è sorto in concorrenza con l’Aeroporto di Pisa. E così la Toscana invece di sviluppare, ammodernare i collegamenti con Pisa e dunque con l’aeroporto con maggiori potenzialità, ha preferito due scali in concorrenza l’uno con l’altro. Paradossalmente, come sosteniamo da anni, per andare a Parigi basta un’ora ma ci vuole sempre un’ora per andare dal centro all’aeroporto di Firenze!
Questo articolo uscirà fra un paio di settimane sulla rivista cartacea progetto Lavoro. L'autore è José Luiz Del Roio, già senatore di Rifondazione Comunista, che da qualche tempo vive a San Paolo. Ringraziamo lui e Luigi Vinci per averci dato la possibilità di questa pubblicazione.
Mi sembra che regni una grande confusione sui notiziari italiani riguardo alle manifestazioni che si svolgono in questi giorni in Brasile. Senza volere fare complesse analisi sociologiche, fisso alcuni riferimenti che forse possono essere di aiuto per una analisi politica.
Pare che il destino degli ex librai della Edison di Firenze oramai sia stato delineato in modo limpido. Di ieri la notizia: il gruppo Feltrinelli aprirà nei locali di Piazza della Repubblica che oramai conosciamo tanto bene e che un tempo erano la casa della libreria, un nuovo centro RED. Per i meno informati (anche chi scrive era del tutto all'oscuro di questo nuovo formato), la sigla sta per “Read, eat, dream”, in italiano “Leggi, mangia, sogna”: il nuovo format, sperimentato già a Roma, prevede l'apertura di una libreria affiancata da un vero e proprio ristorante ed una specie di reparto alimentari dove trovare prodotti tipici italiani.
Prima di iniziare la lettura è importante specificare che questo articoletto era già pronto per essere pubblicato da qualche giorno, oggi però arriva la notizia che l’acquisto di Fnac Italia da parte di Trony è saltato su decisione del Tribunale fallimentare di Milano. La situazione per i lavoratori è ancora più incerta di quanto descriva.
Non vuole inoltra avere velleità intellettualistiche, ma provare a comprendere i motivi che ci hanno condotto in questa situazione. La soluzione da adottare, le forme di lotta che i lavoratori dovranno adottare e tutto quello che ne segue, non può venire da un ragionamento individuale, ma al massimo essere stimolato da esso ed avere forme collettive. Per adesso, buona lettura.
Giugno, nell'alterato calendario di chi lavora a scuola, è il mese della fine delle lezioni. Ed è, in tutte le scuole, il mese degli ultimi collegi e delle ultime attività didattiche. Code e bilanci di un anno passato si ascoltano tra le chiacchiere nei corridoi e caffè ipotetici ai distributori.
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