Le notizie legate al contemporaneo, abbracciando società, istituzioni, questioni internazionali e tutto ciò che rientra nella vasta categoria di politica, rubriche e redazionali esclusi.
Immagine liberamente tratta da upload.wikimedia.org
Si torna di nuovo a parlare della 194. Il 19 giugno 2013 la direzione della Asl 10 di Firenze ha previsto la chiusura del servizio di Ivg nel presidio ospedaliero di Borgo San Lorenzo, presidio di riferimento della zona sociosanitaria del Mugello. Questo verrà trasferito presso lo IOT di Firenze, creando ovviamente notevoli disagi a tutte le donne che decidono di ricorrere a questo tipo di intervento. Fin dal primo momento alcuni partiti politici e la società civile hanno creato un coordinamento a difesa della 194, che sta lavorando sul territorio per evitare un’ulteriore sconfitta della Legge 194 e per garantire il diritto all’autodeterminazione delle donne. Ho intervistato alcuni esponenti del coordinamento per verificare con loro la situazione e capire cosa è stato fatto a livello politico.
Lo slogan è quello di Amnesty international per il Pride di Palermo: “Persone diverse, uguali diritti”.
Io lo voglio utilizzare per parlare di lavoro: “Lavoratori differenti: uguali diritti”.
La condizione di diseguaglianza sul mercato del lavoro tra lavoratori “tutelati” e lavoratori non tutelati è tale che il richiamo ai diritti umani mi sembra quasi opportuno.
Una discussione nata quasi per caso, a partire da uno dei nostri articoli, che è andata avanti in modo informale ed è destinata ad andare avanti (o almeno questo è l'impegno). In fondo una serie di video sul tema.
Reddito-lavoro
Nuove (?) forme di lavoro:
Una discussione sul lavoro:
Focus di esperienze:
Lavori, nuovi lavori, autonomia/eteronomia, formazione per nuovi impieghi, redditi e reddito di cittadinanza, salario e salari, sono molti gli aspetti oggetto del dibattito in corso, non solo su “il Becco”. C’è “a monte” un argomento che li riordina? A mio giudizio sì ed è addirittura indispensabile affrontare, se vogliamo dare veste razionale al gran parlarne!
Peggio non poteva andare, davvero. Le più nere previsioni sul destino del Maggio Musicale Fiorentino si sono realizzate. A renderle realtà sono state le parole del Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi alla fine dell'incontro per discutere la situazione della Fondazione tenuto a Roma alla presenza del sindaco Matteo Renzi, del Commissario Francesco Bianchi e del Ministro per i Beni Culturali Massimo Bray.
I commenti non lasciano adito a fraintendimenti: è stato deciso che la liquidazione è l'unica via per rilanciare il Teatro. Il fatto che si decida di perseguire questa strada significa che non c'è la minima intenzione di capire come mai il Maggio Musicale Fiorentino vive il tragico momento in cui si trova e soprattutto che non si intende fare tesoro dell'esperienza maturata in questi mesi. Oramai lo sanno anche i muri: la situazione finanziare della Fondazione è pessima. Un buco di bilancio di 35 milioni di euro, una perdita nel solo 2013 di tre milioni ed una previsione negativa per il 2013 di altri 6 milioni di euro.
Laureata in scienze politiche, con dottorato di ricerca in storia economica, da circa 20 anni ho fatto tanti di quei lavori che non riesco a fare l'elenco (in bianco e in nero, professionalizzati e non, più o meno lunghi, più o meno piacevoli), al momento vanto tre profili contrattuali diversi: un tempo determinato part-time, una collaborazione a progetto e da febbraio sono entrata nel grande mondo delle partite IVA.
Il Becco è una testata registrata come quotidiano online, iscritto al Registro della Stampa presso il Tribunale di Firenze in data 21/05/2013 (numero di registro 5921).