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La chiamano “Madre del loro sfruttamento”, è la Granarolo: l'impresa casearia italiana che dovrebbe dare il latte, ma in realtà come M. Thatcher lo toglie per accumulare profitti privati e lasciarli socialmente inutilizzati, o peggio. Infatti, l'impresa italiana leader nel mondo della produzione lattiera non solo affama i suoi dipendenti e attacca i loro diritti con pratiche illegali, ma applica pure nuove forme di dominio e asservimento della manodopera.
Carlotta Sorrentino, Daniele Quatrano, Diego La Sala, Dmitrij Palagi, Enrico Pellegrini,
È difficile cercare di dare delle risposte alle domande, più o meno esplicite, che il nostro contributo ha sollecitato. È evidente però che non possiamo esimerci dal tentativo di farlo, anche perché pensiamo che alcuni affrontino il dibattito in modo eccessivamente parziale, tralasciando alcuni dei punti fondamentali, su cui volevamo porre l’accento.
Nel dibattito politico attuale in corso a sinistra del PD c'è tantissima confusione e molta approssimazione. Purtroppo il grado di degenerazione tra i comunisti dipende in prima misura da uno degli errori storici del Partito della Rifondazione Comunista, ossia dal fatto di non aver dato attenzione con la dovuta organicità, negli oltre 20 anni della sua esistenza, al settore della formazione culturale-ideologica dei militanti.
Mi sembra che il luogo nel quale ci confrontiamo, “il Becco”, sia animato da una notevole vivacità e gli articoli si susseguono a un ritmo che la dice lunga sulla voglia di discutere: bene, molto bene! Tuttavia sono pervaso da un discreto disagio e comincio a pensare che la depressione che prende, specialmente dopo i sessantacinque anni, di fronte al disastro della sinistra in genere e dei comunisti in specifico, non sia in realtà riducibile. Forse è per questo che mi sembra che la discussione, per le caratteristiche che ha, sia soprattutto un pestare l’acqua nel mortaio, indipendentemente dalla specifica qualità dei singoli interventi.
Ho letto con profonda attenzione e interesse i due articoli (uno in forma collettiva, l’altro firmato da Palagi).
Ottimi documenti, che mettono (finalmente) in primo piano battaglie e temi che sicuramente dobbiamo approfondire collettivamente.
Esistono giovani militanti o semplici elettori che ancora si dicono comunisti. Il fatto che siano lacerati in mille frammenti, tra partiti, correnti, e sottocorrenti ci ha portato a scrivere, ieri, che la spinta propulsiva del Partito della Rifondazione Comunista si è esaurita.
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