Politica

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Le notizie legate al contemporaneo, abbracciando società, istituzioni, questioni internazionali e tutto ciò che rientra nella vasta categoria di politica, rubriche e redazionali esclusi.

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Lunedì, 14 Gennaio 2013 22:58

Sanità pubblica: diritti o logica dei numeri?

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Monica Sgherri (Capogruppo Consiglio Regionale) e Daniela Vangieri (Segreteria regionale Rifondazione Comunista)

La sanità italiana, per la sua scelta di privilegiare e investire su un sistema universale e solidaristico, ha rappresentato sicuramente un buon sistema, anche se con situazioni diversificate tra le varie realtà regionali.  

I drastici tagli degli ultimi anni sono un vero e proprio attacco al sistema pubblico, alla sfera dei diritti, alla sanità come diritto universale ed esigibile. La Toscana non poteva essere esente da quest’attacco che compromette seriamente accesso, qualità ed equità. Attacco avvenuto in modo palesemente ideologico, pur sapendo che i sistemi solidali e universali costano meno degli altri e danno di più degli altri in termini di salute e benessere e soprattutto che la spesa sanitaria procapite in Italia è tra le più basse dei paesi occidentali.

Lunedì, 14 Gennaio 2013 00:00

La sinistra, Rifondazione e Ingroia

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Il dibattito che si è sviluppato all’interno del PRC sulla candidatura di Ingroia e la lista unitaria, con relativo simbolo, è a mio parere molto significativo. Intorno a questo importante passaggio tattico, efficacemente tratteggiato da Mauro Lenzi nel suo articolo (leggi qui) che condivido pressoché integralmente, si è innescata una discussione all’interno del partito dalla quale affiorano, in diverse realtà, due sentimenti.

Il primo è quello che definirei sindrome del tradimento: i gruppi dirigenti del partito ci hanno già tradito in passato e anche stavolta il loro unico obiettivo è tornare in Parlamento. Il secondo invece è quello identitario che porta a preferire la “bella morte” abbracciati ai nostri vessilli (perché tanto io sono e resterò sempre “comunista dentro”), alla possibilità di arrestare l’inerzia e risalire la china quanto meno sul versante della sopravvivenza. Entrambi i sentimenti tratteggiano una tendenza, segnalano un problema, impongono una risposta.

Sabato, 12 Gennaio 2013 23:03

Vi licenzio... Adesso!

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"Godi, Fiorenza, poi che se’ sì grande
che per mare e per terra batti l’ali,
e per lo ‘nferno tuo nome si spande!"
Dante Alighieri

Clicca qui per vedere il video del presidio dei lavoratori del Maggio Musicale

E’ la strada della contestazione politica quella scelta dai lavoratori del Maggio Musicale Fiorentino. Perché politica è la questione oggetto della loro contestazione. Lo scorso 31 dicembre il Sindaco di Firenze Matteo Renzi, nelle sue vesti di Presidente della Fondazione del Maggio Musicale, ha firmato, con il beneplacito delle istituzioni (la sua firma è affiancata da quella del presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci), la lettera di licenziamento per dieci lavoratori del Teatro.

Lunedì, 14 Gennaio 2013 00:00

Pillole dal Giappone #3 – Dopo le elezioni

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Acquisito il risultato delle elezioni per il rinnovo della Camera bassa del parlamento, il Presidente del Partito Comunista Giapponese Shii Kazuo durante una conferenza stampa ha sottolineato in primo luogo la discrepanza tra il numero di seggi ottenuti dalla coalizione PLD-Nuovo Komeito (di poco superiore ai due terzi) ed il consenso reale di questa coalizione nel Paese, i Liberal-Democratici hanno infatti perso - nella quota maggioritaria - in termini assoluti un milione e seicentomila voti rispetto alle precedenti elezioni (quando vennero sconfitti dai Democratici) ottenendo con il 43% dei consensi il 79% dei seggi uninominali, calo ancora più marcato si è registrato nella quota di seggi assegnati con il sistema proporzionale.

Venerdì, 11 Gennaio 2013 15:20

Curdi carne da macello (omicidio a Parigi)

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Tre compagne del PKK, il Partito dei lavoratori curdi della Turchia, sono state brutalmente assassinate a Parigi nella sede di un’associazione degli immigrati curdi. Provo molto dolore: conoscevo una di queste donne, Fidan Doğan, l’avevo incontrata un’infinità di volte a Bruxelles e a Strasburgo nel corso dei dieci anni che sono stato parlamentare europeo. I governi della Turchia, come quelli di Israele, fanno da sempre un gigantesco lavoro di lobby presso i giornali e le istituzioni parlamentari di tutta Europa, qualcosa la comprano, potrei fare un paio di nomi: ed è subito scattata la velina del regolamento dei conti tra curdi, precisamente tra l’ala “militarista” del PKK e quella favorevole a trattative con il governo turco.

Il PKK ha da sempre una propria discussione interna sulle proprie opzioni, ma essa non si è mai risolta assassinando qualcuno, invece si è risolta discutendo, magari molto a lungo, come è accaduto dopo la cattura in Kenya nel 1999 del loro leader indiscusso, Abdullah Öcalan. Inoltre la discussione non è mai stata così divaricata, è sempre stata sul modo di combinare lotta armata, mobilitazione di popolo, lavoro legale, usando i varchi della ridottissima democrazia turca e la costituzione di un partito curdo legale, attualmente il DTP (il nome di questo partito cambia continuamente, a seguito del suo periodico scioglimento a opera della Corte Costituzionale per “separatismo”, “terrorismo”, “offesa all’identità turca”: ma i suoi dirigenti nel frattempo ne hanno già predisposto un altro).

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