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Cile: nuovi scontri politici sulla riforma dell'istruzione
Alla fine, dopo innumerevoli ritardi e rinvii, la riforma del sistema educativo approda al Congresso cileno. Ora si presenta un iter parlamentare pieno di insidie perché la proposta di legge si porta dietro una innumerevole serie di critiche da parte di tutto il mondo della scuola. E intanto non sono tardate nuove mobilitazioni da parte dei professori e degli studenti che da oltre dieci anni chiedono a gran voce una riforma radicale dell'educazione, in particolare quella superiore, considerata da molti una delle più inique al mondo.
E così, mentre il Presidente Obama, giunto a fine mandato, tenta tramite l'allargamento della Nato di proseguire l'opera di esportazione della democrazia in Europa dell'Est, aprendo così la strada della presidenza a Hillary Clinton, scopriamo che la ferita nel ventre profondo dell'America non è mai stata risanata.
Di Daniele Coltrinari e Luca Onesti
Volta a Portugal, una competizione unica che va oltre lo sport
Dal 2013 seguiamo la Volta a Portugal, la più importante competizione ciclistica a tappe portoghese e che si svolge generalmente tra la fine di luglio e la prima settimana di agosto. Quest'anno si parte il 27 luglio con il prologo a Oliveira de Azeméis, paese che dista circa 50 chilometri da Porto, e si conclude il 7 agosto a Lisbona.
Vittoria netta della coalizione conservatrice PLD-Nuovo Komeito nelle elezioni dello scorso 10 luglio per il rinnovo parziale della Camera dei Consiglieri. Questo ramo del parlamento, quello con meno poteri nella Dieta nazionale, non è soggetto a scioglimento e si rinnova della metà ogni 3 tre anni (in totale ogni senatore rimane, dunque, in carica sei anni).
Dei 121 seggi in palio, 73 si trovavano in collegi locali, corrispondenti quasi sempre alle Prefetture (alcuni collegi eleggono un senatore, altri due e così fino ad alcuni che ne eleggono sei) mentre 48 sono stati eletti sulla base di un'unica lista nazionale proporzionale.
Il partito del premier Abe ha eletto 56 senatori (portandosi a 121 totali, +6 rispetto alla precedente composizione), ottenendo, nella quota proporzionale, poco più di 20.100.000 voti (quasi 1.700.000 voti in più rispetto al 2013). Non hanno ottenuto la rielezione la ministra per Okinawa e i Territori del Nord, Aiko Shimajiri, ed il titolare della Giustizia, Mitsuhide Iwaki.
Ci saranno le inchieste amministrative, ci saranno i processi, sempre eternamente lunghi nel nostro Paese, ma la strage avvenuta il 12 luglio sulla tratta ferroviaria, gestita dalla società privata Ferrovie del Nord Barese, Andria-Corato, che è costata la vita a 23 persone tra pendolari e macchinisti, ha un colpevole, certamente non il solo, con un nome ed un cognome: binario unico.
Binario unico è stato anche l'assassino di Crevalcore, il 7 gennaio del 2005. Anche in quel caso vi fu uno scontro tra due treni, causato dalla nebbia e dalla mancata ripetizione del segnale in macchina ma, alla radice di tutto, causato dal binario unico. I morti, all'epoca, furono 17.
Uccidere il dissenso: è morta Lesbia Yaneth Urquía, compagna di lotte di Berta Cáceres
“Non è facile essere donna leader dei movimenti di resistenza indigena. In una società incredibilmente patriarcale le donne sono estremamente esposte, devono affrontare circostanze molto rischiose, campagne maschiliste e misogine. Il machismo si trova in ogni aspetto dell’esistenza. Questa è una delle cose che può più pesare nella scelta di abbandonare la lotta”: queste sono le parole che Berta Cáceres pronunciava poco meno di un anno fa in un’intervista rilasciata a Eldiario.
Parole di consapevolezza della difficoltà di essere non solo un’attivista indigena, ma soprattutto una donna in lotta contro tanti poteri forti, primo fra tutti quello maschile. Nonostante le avversità e la paura Berta però ha continuato a lottare, fino al giorno della sua morte avvenuto il 3 marzo, quando è stata assassinata mentre dormiva nella sua abitazione a La Esperanza, da uomini armati.
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