Relazioni internazionali, notizie da altri paesi, ingiustizie sparse per il globo.
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Ora il sangue che macchia le divise di Alba Dorata è quello del popolo greco. La violenza esercitata da questa organizzazione ha compiuto il salto qualitativo: dal sangue dei migranti massacrati nei ghetti al sangue degli oppositori politici, come Pavlos Fissas rapper figlio di operaio dei cantieri navali. La complicità delle forze dell'ordine negli assalti squadristi di Alba Dorata è ormai conclamata e risulta documentata a tal punto da far nascere il sospetto che la forza politica di Nikólaos Michaloliákos goda della protezione di Tribunali e politica (come risulta dall'ottimo documento di Leonardo Bianchi). I mainstream, cassa di risonanza del potere, ovviamente non sentono il pericolo e quando raccontano fanno finta sia possibile infilare tutto nella normale dialettica democratica, come se accettare un'organizzazione paramilitare, che fa sistematicamente uso di violenza, all'interno di un ordine in cui le questioni si risolvono col civile dibattito facesse parte dell'ordinario.
Le grandi manifestazioni avvenute negli scorsi mesi in Brasile contro il governo Rousseff e contro gli ingenti investimenti messi in campo per la realizzazione della prossima Coppa del Mondo hanno ricevuto attenzione da parte dei media internazionali e generato anche nel nostro Paese alcune prese di posizione e numerosi quesiti sulla natura e l'operato del PT, al vertice – prima con la Lula e adesso con Dilma Rousseff – dello Stato brasiliano dal 2002. Per comprendere meglio quanto avvenuto abbiamo intervistato Adalberto Monteiro, giornalista e poeta, membro della Segreteria nazionale del Partito Comunista del Brasile (PCdoB), Presidente della Fondazione Maurício Grabois ed editore della rivista Princípios.
Una doppia manipolazione sembra caratterizzare il rapporto degli ispettori dell’Onu sull’uso di armi chimiche in Siria il 21 agosto.
Intanto i paesi e i media interessati hanno subito dichiarato che la pistola fuma: il rapporto proverebbe che Assad ha davvero passato la linea rossa di Obama oltre alla quale bombe e stridor di denti: insomma come ha detto l’ambasciatrice Usa e come ripetono i francesi, il gas è stato trasportato da un missile certamente sparato dall’esercito ufficiale per via della tipologia, dei caratteri in cirillico e della traiettoria.
Il governo Abe sta tentando di dare il via libero definitivo al pianificato aumento delle tasse sui consumi previsto per l'aprile 2013 giustificando tale scelta sul fatto che l'economia nipponica sia cresciuta “l'economia del Giappone sta attraversando un processo di recupero” ha affermato il Primo Ministro. Di diversa opinione il professor Fujita dell'università J.F. Oberlin (Tokyo) il quale attribuisce il modesto (0,6%) ma costante aumento del PIL come non legato ad una crescita dei consumi interni (soltanto dello 0,8% nel medesimo periodo) ma come conseguenza di investimenti pubblici (+1,8%) ed esportazioni di beni e servizi (+3%). Parallelamente si è avuta un crescita degli impieghi precari e una diminuzione di quelli stabili.
In ambito nucleare la fuoriuscita di acque contaminate (circa 300 tonnellate) dall'impianto di Fukushima ha messo in allarme il mondo: è stata la stessa società proprietaria dell'impianto, la TEPCO, ad annunciarlo il 20 agosto. Pur avendo la società dichiarato che l'acqua fuoriuscita dall'impianto non è fluita fino al mare appare evidente che tale fatto sia avvenuto anche se indirettamente (cioè contaminando acque di faglia che poi confluiscono in mare).
Proprio in merito ai preoccupati rischi di contaminazione da particelle radioattive del mare si è svolta il 21 agosto una visita dei parlamentari del Partito Comunista Giapponese ai pescatori della Prefettura di Fukushima. “Il governo centrale dovrebbe fare più di un semplice annuncio e prendere la guida di un progetto nazionale per porre l'incidente sotto controllo” ha dichiarato Tetsu Nozaki, presidente dell'Associazione delle Cooperative di Pesca della Prefettura di Fukushima, progetto nazionale auspicato anche dal Capo della Segreteria del PCG Ichida che il 26 agosto parlando con i giornalisti ha affermato che si ci trova dinnanzi ad “uno stato di emergenza ed una condizione critica mai vista prima dagli esseri umani” chiedendo che il governo riveda le misure atte a prevenire le contaminazioni, renda chiare le responsabilità su quanto avvenuto ed apra le porte agli esperti del settore al fine di esaminare lo stato delle strutture e prendere le decisioni tecniche necessarie ad evitare il rilascio di acque contaminate.
(con informazioni di Japan Press Weekly, 21-27 ago. 2013)
L'iniziativa russa volta a porre sotto controllo internazionale le armi chimiche siriane togliendo così ogni residuo motivo all'amministrazione Obama per intervenire militarmente (in ogni caso non si capisce quale organismo o trattato internazionale abbia garantito agli USA il ruolo di polizia internazionale o di giustizieri mascherati) rappresenterebbe, qualora evitasse per l'appunto l'entrata in guerra – diretta e non solo attraverso il finanziamento dell'estremismo sunnita - degli Stati Uniti, una vera e propria rivoluzione nelle relazioni internazionali e nei rapporti di forza.
Un imperialismo indebolito, in termini relativi, dalla crisi e dalla crescita economica e politica di paesi già periferici e subalterni appare forzato dalla sua pretesa di continuità egemonica sul pianeta a un'avventura pericolosissima. Mi pare questa la prima questione da esplicitare, soprattutto dopo l'irresponsabile decisione del Senato statunitense di appoggiare l'irresponsabile decisione di Obama di un atto cosiddetto punitivo, in realtà di guerra aperta, alla Siria, anche perché è accuratamente rimossa dai massmedia. Mi pare che l'indebolimento sia sottolineato, nel caso francese, dal carattere ridicolo delle pose militaresche del galletto Hollande e, nel caso britannico, dal fatto altrettanto ridicolo del galletto Cameron che perde l'elmetto per strada.
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