Relazioni internazionali, notizie da altri paesi, ingiustizie sparse per il globo.
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Importante partecipazione alla Conferenza mondiale contro le bombe A e H, circa 7.000 persone hanno infatti preso parte alla sessione di chiusura nella città di Nagasaki. Presente tra gl'altri anche il regista statunitense Oliver Stone.
In ambito di dibattito politico hanno suscitato grande scalpore le parole pronunciate dall'ex Premier ed attuale vicepremier Taro Aso in tema di modifiche costituzionali: “un giorno, prima che qualcuno se ne accorgesse, la costituzione di Weimar venne sostituita con quella nazista. Perché non dovremmo imparare dalle loro tattiche? Chiunque (in Germania) capiva che la costituzione (di Weimar) era buona, ma venne cambiata senza grandi strepiti”, dichiarazioni che ignorando le violenze messe in atto dai nazisti per realizzare la trasformazione dello Stato sono poi state parzialmente – e goffamente – smentite da Aso.
Ore 8.16 di un martedì 3 settembre apparentemente come un altro. D'improvviso nel cielo che sovrasta quella grande culla che ci fa da casa che è il Mediterraneo, si vedono passare due oggetti in volo verso Est. Ufo? Aerei in mano a piloti assonnati? Stormi di uccelli che imitano le Frecce Tricolore? No. Missili Ankor Kahal. Il rilevamento è stato fatto dalla base di Armavir, in Russia. Quando le autorità della base hanno avvisato il Ministro della Difesa Sergei Choigou e questo ha diffuso la notizia, le autorità israeliane hanno messo le mani avanti negando qualunque implicazione dello stato. Sono bastate poche ore a far chiarezza. Come detto, i due oggetti avvistati dai radar di Armavir erano due missili lanciati durante un'esercitazione da una località nel centro di Israele verso le coste orientali del Mediterraneo. Il fatto è stato giustificato come una semplice esercitazione: peccato che la situazione della regione non sia proprio l'emblema della tranquillità.
La vittoria di Ollanta Humala nel 2011 aveva generato numerose aspettative nei peruviani ed all'estero, nonostante sin da subito l'ex militare avesse chiarito di guardare più al Brasile che al Venezuela, il fatto che in uno dei Paesi più a destra nel continente latinoamericano si fosse eletto presidente un nazionalista di sinistra rappresentava sicuramente un avvenimento di primaria importanza nel processo di integrazione dell'America del Sud. Il nuovo corso intrapreso però da Humala - il suo scivolamento verso posizioni più moderate - sembra sconfessare, almeno parzialmente, quelle aspettative. Per avere un quadro più chiaro abbiamo intervistato Moises Rocha, Responsabile Relazioni Internazionali del Partito Comunista Peruviano (Unidad).
Partiamo dal presupposto che è un’autodenuncia, perché nella sinistra italiana vige un estremistico valore dell’io, secondo cui la priorità è denunciare i limiti altrui e offendersi mortalmente quando ci si sente criticati. Nulla di nuovo, è condizione banale in fasi di sconfitta ed arretramento.
La questione siriana non è un problema di quanto Assad sia compatibile con i valori democratici occidentali, né di quanto l’esecutivo siriano sia progressista rispetto al fondamentalismo religioso avversato da Bush jr. come il male assoluto (se solo fosse viva l’ultima Oriana Fallaci... ma per fortuna c’è ancora Giuliano Ferrara).
L'alto commissario delle Nazioni unite Pillay nell'aprile scorso sentenziò: «La detenzione arbitraria e perpetua per la maggioranza dei detenuti a Guantanamo, già prosciolti da ogni accusa o processo, e pronti ad essere trasferiti nei loro rispettivi paesi, o in paesi terzi disposti ad accoglierli, è una sistematica violazione del diritto internazionale da parte degli Stati Uniti», dunque «Guantanamo deve essere chiusa».
Questo caldo agosto vede gli occhi di tutti gli italiani puntati verso un luogo dove il clima è ancora più rovente. Noi, da tempo pubblicamente disabituati a trattare di politica estera, ci stiamo appassionando alle sorti dei vicini egiziani, ad un tiro di schioppo oltre il mare Mediterraneo. Premettendo che la situazione in Egitto è molto più complicata, per tutta una serie di motivi storici e sociali, di quello che si possa credere, proviamo a dare un po' di ordine alla questione.
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