Relazioni internazionali, notizie da altri paesi, ingiustizie sparse per il globo.
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Parte da Madrid, e precisamente dalla sede madrilena di Izquierda Unida l'assalto di Alexis Tsipras alle istituzioni europee. È qui infatti che pochi giorni fa la Sinistra Europea ha proclamato il leader della sinistra greca, già candidato alle elezioni che solo l'anno scorso sconvolsero il panorama partitico del paese maggiormente colpito dall'austerity, come il prossimo candidato alla presidenza della Commissione Europea. Una decisione ufficializzata dall'attuale presidente della Sinistra Europea Pierre Laurent, che durante la conferenza stampa nella capitale spagnola ha dato il via a tutti i meccanismi necessari per formalizzarne la candidatura.
In vista dell'iniziativa "C'era una volta il Medio Oriente", organizzata per il 28 ottobre (qui la locandina). Intervista a Niccolò De Scalzi: interessato alla politica estera americana, agli equilibri mediorientali e al rapporto tra guerra e nuove tecnologie, è presidente dell'associazione Meridiani - Relazioni Internazionali e junior member del Centro di Studi Strategici e Internazionali dell'Università di Firenze. Per l'intervista a Limes clicca qui.
1) Prima l'Egitto e poi la Siria hanno riacceso i riflettori sull'altra sponda del Mediterraneo, rimettendo al centro delle cronache anche televisive gli stati nazionali. Con riferimento agli sviluppi siriani, quali differenze segnano la distanza tra il nuovo millennio e il secolo scorso? In particolare sembra incrinarsi o rafforzarsi il mito del "superamento degli stati nazionali"?
Trarre lezioni generali da casi particolari è un esercizio molto rischioso nel campo delle relazioni internazionali. Quando parliamo di fattori che possono
Dopo gli esiti delle elezioni comunali di Lisbona dello scorso 30 settembre, inizia l’autunno caldo portoghese: durante il mese di ottobre, girando per le strade della capitale, già si vedono presidi, manifestazioni, cortei. Azioni che possono essere solo la logica prosecuzione del messaggio che è stato lanciato dai cittadini lisbonesi andati alle urne: le politiche di austerity imposte dalla Troika stanno mettendo a dura prova la capacità dei partiti di centro destra di raccogliere consenso e credibilità.
Sono passate due settimane dalla notte del 30 settembre, quando è giunta in Italia la notizia che il Congresso degli Stati Uniti ha dichiarato lo shutdown: le saracinesche sono calate sulle attività dello stato federale. L'opinione pubblica italiana non è parsa curarsi della cosa più di tanto: d'altra parte, erano i giorni della commovente intesa spirituale-intellettiva tra Papa Bergoglio ed il fondatore di Repubblica Eugenio Scalfari.
Le provocazioni di Abe peggiorano i rapporti con i Paesi vicini, a denunciarlo il Capo della Segreteria del Partito Comunista Ichida: “Abe non ha un comportamento responsabile volto a stabilire migliori relazioni diplomatiche con le altre nazioni asiatiche”. Lo scorso 26 settembre il Primo Ministro nipponico ospite di un think tank della destra statunitense (l'Hudson Institute di New York) in risposta a critiche cinesi aveva affermato: “chiamatemi se volete un militarista di destra”.
In vista dell'iniziativa "C'era una volta il Medio Oriente", organizzata per il 28 ottobre (qui la locandina), stiamo intervistando i relatori della serata per dare degli strumenti che permettano al dibattito di approfondire alcuni aspetti già introdotti. Qui sotto l'intervista a Fabrizio Maronta, redattore della rivista Limes.
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