Ogni settimana le notizie dal Giappone, a partire da Japan Press Weekly, ma utilizzando anche altre fonti. Una delle rubriche che più differenzia il nostro sito da altre esperienze e di cui siamo particolarmente grati all'autore! Il numero di Pillole a cui siamo arrivati dice da solo molte cose!
Pechino sempre più preoccupata dalle politiche militariste nipponiche. L’approvazione di alcuni disegni di legge del pacchetto per l'impiego delle Forze di Autodifesa all'estero ha suscitato la dura presa di posizione cinese. “Per ragioni storiche, le mosse del Giappone in materia militare e di sicurezza sono tenute strettamente sotto osservazione dai vicini asiatici e dalla comunità internazionale. [….] Quest’anno è il settantesimo anniversario della vittoria della Guerra Popolare Cinese di Resistenza Contro l’Aggressione Giapponese e della Guerra Mondiale Antifascista. In un momento nel quale le persone in tutto il mondo ricordano la storia e sperano per la pace, noi con forza chiediamo al Giappone di trarre le dure lezioni dalla storia, di seguire il percorso dello sviluppo pacifico, rispettando le preoccupazioni per la sicurezza dei suoi vicini asiatici ed astenendosi dal mettere a rischio la sovranità e la sicurezza cinese e dal danneggiare la pace e la stabilità regionale” ha dichiarato la Portavoce del Ministero degli Esteri della RPC Hua Chunying.
Fortemente critico per il processo accelerato, e per il definitivo stop alla discussione sui due disegni di legge approvati, il Presidente dei democratici Okada: “esprimiamo la nostra forte opposizione al fatto che tale legislazione, la quale rappresenta una decisa inversione di tendenza rispetto alla politica di sicurezza nazionale del Giappone, e che con ogni probabilità è incostituzionale, sia stata trattata a tambur battente, con il primo ministro Abe che ha ammesso che ‘non si è approfondita la comprensione da parte dell’opinione pubblica’ […] Il governo avrebbe dovuto ritirare i disegni e far ripartire la discussione dall’inizio".
"Naturalmente ciò non esaurisce il tema. L’opposizione pubblica continuerà durante la sessione della Dieta. In tali circostanze, ciò che conta è che noi si crei una situazione nella quale la legislazione non possa essere promulgata” ha proseguito il leader del PDG.
Sempre in ambito militare, una ricerca resa nota lo scorso giugno, mostra come il 64% dei ricercatori universitari si opponga alla cooperazione nella ricerca scientifica tra esercito ed università. Se il ministero dedicato continua a tagliare fondi alle università, quello della Difesa ha stanziato - per l’anno fiscale 2015 - 300 milioni di yen per cofinanziare ricerca scientifica a uso bellico.
Non cessa intanto l’opposizione di cittadini ed istituzioni locali alla nuova base militare statunitense, in fase di realizzazione, nella Prefettura di Okinawa.
Il 7 luglio, la città di Nago, sotto la quale rientra anche il distretto di Henoko che ospiterà la base, ha iniziato lavori di ricerca di tracce archeologiche nei pressi di Camp Schwab.
Lo scorso febbraio una pietra, risalente al Regno delle Ryukyu, era stata trovata proprio nell’area dove sorgerà la base militare.
Un’ordinanza, votata a maggioranza dall’Assemblea della Prefettura, ha, nel contempo, posto dei limiti al trasporto di materiali da costruzione (in particolare sabbia) necessari alla posa di opere in mare e provenienti da altre aree del Giappone, in quanto tali materiali possono essere portatori di specie particolarmente invasive e non presenti nella flora e fauna tradizionale dell’isola.
Sul fronte lavoro, in parlamento si è tornato a discutere di lavoratori stranieri e della possibilità di espansione dell’utilizzo di questi lavoratori in settori dai quali, fino ad ora, erano rimasti esclusi, come i lavori domestici. Un’estensione che, se realizzata, “condurrà ad un aumento dell’uso degli stranieri per lavori manuali scarsamente pagati” per la senatrice comunista Tomoko Tamura. Il governo ha intenzione di iniziare a consentire l’assunzione di lavoratori stranieri nel settore dei lavori domestici a partire da alcune aree qualificate come aree economiche speciali. Rischi insisti in una eventuale estensione anche per l’avvocato Shoichi Ibusuki, sentito dalla competente commissione della Camera dei Consiglieri in qualità di esperto. Per Ibusuki vi sarebbero rischi legati all’abuso fisico delle lavoratrici, ad un perpetuarsi della mancata condivisione del lavoro domestico tra uomini e donne e ad una non applicabilità della Legge sulle Condizioni di Lavoro.
(con informazioni di Japan Press Weekly 08 – 14 lug. 2015, di fmprc.gov.cn e dpj.or.jp)
Rischi di coinvolgimento anche per i civili nei disegni di legge concernenti l'impiego all'estero delle Forze di Autodifesa. In una delle dieci norme, attualmente in fase di discussione nella Dieta, è prevista la possibilità che lo Stato possa richiedere ad imprese private di coadiuvare le FA nelle attività di natura logistica (anche in aree non prossime all'arcipelago nipponico).
“Dobbiamo punire quei due giornali”, questa la frase dal sen fuggita dello scrittore Naoki Hyakuta, intervenuto ad una conferenza sulla Costituzione dei giovani del PLD, indirizzata a due giornali locali (Ryukyu Shimpo e Okinawa Times) colpevoli di opporsi alla nuova base militare ad Henoko e ai disegni di legge di guerra attualmente in discussione alla Dieta. Hyakuta è stato componente del consiglio di amministrazione della televisione pubblica NHK ed ha posizioni apertamente negazioniste circa le atrocità commesse dal Giappone durante il suo impero coloniale.
In un altro intervento, un parlamentare sollecitava Keidanren ad intervenire sui media ostili utilizzando gli introiti derivanti dalla pubblicità come arma di pressione.
La più lunga sessione della Dieta del Giappone postbellico quella attualmente convocata per discutere i disegni di legge riguardanti l’impiego all’estero delle Forze di Autodifesa. La sessione, che doveva cessare il 24 giugno, è stata prorogata al 27 settembre. Contrari all’estensione tutti i partiti dell’opposizione. Durante la sua ultima visita negli Stati Uniti Abe aveva assicurato un rapido processo di approvazione, "durante questa sessione", dei dieci disegni di legge.
“È una legislazione estremamente importante, e, normalmente, in questi casi dovrebbe essere discussa tra i partiti di governo e quelli di opposizione durante diverse sedute della Dieta, ciò al fine di ottenere una pubblica opinione informata. Credo che la promessa fatta dal Primo Ministro negli Stati Uniti abbia influenzato significativamente nel non far seguire al governo questa linea di condotta” ha dichiarato il dirigente democratico Hosono.
Anche ex esponenti di primo piano del PLD si oppongono ai disegni di legge presentati dal governo circa l'impiego all'estero delle Forze di Autodifesa. Lo scorso 12 giugno, durante una conferenza stampa, hanno preso posizione contro la normativa in discussione l'ex Segretario Taku Yamasaki, il quale ha affermato che il supporto logistico consente, di fatto, il coinvolgimento di forze nipponiche in operazioni di combattimento; Shizuka Kamei, ex dirigente liberal-democratico e poi ministro nel governo del democratico Yukio Hatoyama; Hirohisa Fujii, ex parlamentare PLD e poi ministro e Segretario democratico; Masayoshi Takemura, traghettato anche lui nei democratici ed ex ministro nel governo Murayama.
Continuano a far discutere i disegni di legge volti a modificare l'impiego delle Forze di Autodifesa all'estero. Critiche rispetto alla loro costituzionalità sono giunte dai costituzionalisti sentiti, il 4 giugno, dalla Commissione per gli Affari Costituzionali della Camera dei Rappresentanti. “Dal punto di vista del costituzionalismo è naturale che una legislazione che non può essere adeguatamente spiegata dal governo vada ritirata” ha commentato il Segretario democratico Edano.
Ragionamento inverso quello del ministro della Difesa Nakatani, per il quale, alla luce della nuova legislazione è la Costituzione a dover essere armonizzata con questa.
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