Ogni settimana le notizie dal Giappone, a partire da Japan Press Weekly, ma utilizzando anche altre fonti. Una delle rubriche che più differenzia il nostro sito da altre esperienze e di cui siamo particolarmente grati all'autore! Il numero di Pillole a cui siamo arrivati dice da solo molte cose!
Sit-in di Zenroren, lo scorso 14 gennaio, davanti la sede della confindustria nipponica, ad inaugurare l'inizio delle contrattazioni sul salario di quest'anno. Principale richiesta del sindacato è l'aumento medio dei salari di 20.000 yen al mese e di 150 yen l'ora al fine di non escludere dagli aumenti forme precarie di lavoro non legate a salari mensili. Sempre sul fronte salariale, lo scorso 16 gennaio, su iniziativa del Ministero del Lavoro, è stata riproposta – in sede di Consiglio sulle Politiche del Lavoro – la legalizzazione degli straordinari senza corrispettivo economico.
Il premier Abe progetta una nuova dichiarazione ufficiale in tema di guerre coloniali per quest'anno (settantesimo anniversario dalla fine della Seconda Guerra Mondiale).
A confermalo lo stesso premier, sollecitato dai giornalisti, durante la conferenza stampa inaugurale del 5 gennaio.
La nuova dichiarazione dovrebbe sostituire quella di Murayama del 1995, comunicato sul quale Abe ha più volte manifestato il proprio disappunto.
Riforma democratica, investimento sui movimenti locali (come quello contro la nuova base militare ad Okinawa), bloccare il militarismo di Abe: questi i temi cardine del discorso inaugurale per il nuovo anno del Presidente del Partito Comunista Shii tenutosi lo scorso cinque gennaio presso la sede nazionale del Partito.
Il leader comunista ha affermato la necessità di lavorare per un partito più grande sottolineando l'impegno profuso dal 2006 nella formazione dei giovani quadri: “senza quegli sforzi non avremmo ottenuto l'incredibile avanzamento conseguito nelle elezioni per il rinnovo della Camera bassa”.
Oltre il 50% delle madri single lavoratrici si trovano sotto la soglia di povertà. A dirlo una ricerca OCSE. In Giappone oltre l'85% delle madri ha un lavoro, nonostante ciò molte di esse sono impiegate in attività di carattere precario che non consentono alle stesse di raggiungere redditi sufficienti ad uscire dalla povertà. Secondo Naomi Yuzawa dell'Università Rikkyo di Tokyo per risollevare la condizione di queste famiglie è necessario creare più posti di lavoro a tempo pieno ed investire maggiormente nel welfare.
Acquisito il risultato elettorale sono arrivati anche i commenti ufficiali dei leader delle forze politiche. Il Presidente dimissionario del Partito Democratico Kaeida nel suo ultimo discorso da leader del partito ha sottolineato la - pur tenue - crescita dei democratici ed affermato che il PDG è “ancora nel processo di sua ricostruzione” ma che le elezioni sono state “un passo avanti positivo”. Kaieda si è augurato che il proprio successore “preservi l'unità del partito ed assicuri la sua piena ripresa per le elezioni locali del prossimo anno”.
Risultati quasi scontati quelli emersi dalle elezioni anticipate per il rinnovo della Camera dei Rappresentanti (la camera che elegge il premier nel sistema bicamerale del Sol Levante).
Le consultazioni, caratterizzatesi di fatto come un referendum su alcune misure della cosiddetta abenomics (aumento della tassa sui consumi, diritto all'autodifesa collettiva, nucleare) hanno visto la netta conferma della coalizione PLD-Nuovo Komeito. La più bassa di sempre l'affluenza alle urne: poco più del 52% (in calo di oltre sei punti rispetto al 2012).
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