Tutto ciò che è sociale ma non riflessione sociologica, legandosi a quello che compone la realtà in cui viviamo.
Immagine liberamente tratta da upload.wikimedia.org
Fotografia di Leonardo Sgatti
Convegno a Firenze con Tsipras, Ferrero, Vendola, Civati
All’interno del convegno di due giorni promosso Dall’Altra Europa per Tsipras e organizzata da Transform! e dalla Fondazione Rosa Luxemburg, si sono ritrovati molti personaggi della politica e della cultura di sinistra nazionale e internazionale: da Vendola a Ingroia, da Ferrero a Curzio Maltese, da Rangieri a Prosperi, da Baier a Tsipras.
L’Aquila, 6.4.2009: il fatto sussiste
(ma la Commissione Grandi Rischi non si processa)
La sentenza in appello del processo agli allora componenti della Commissione Grandi Rischi per i fatti del terremoto del 2009 all’Aquila, pronunciata lo scorso 10 novembre, ha colto tutti di sorpresa. Tutti gli imputati sono stati assolti, ad eccezione di Paolo de Bernardinis (allora vice capo del Dipartimento di Protezione Civile) cui sono stati comminati due anni di reclusione – pena comunque ridotta rispetto alla sentenza di primo grado, che aveva condannato tutti gli imputati a sei anni di reclusione. Tutti assolti poiché “in nome del popolo italiano”, per la Corte d’Appello de L’Aquila, “il fatto non sussiste”.
Solo chiacchiere da parte di Palazzo Chigi e rese senza neanche battersi alle richieste antisociali della Commissione Europea
Debbo a chi capita di leggermi un'autocritica: ero del parere che la minaccia da parte della Commissione Europea dell'apertura di una procedura d'infrazione nei confronti dell'Italia per deficit eccessivo non si sarebbe concretizzata prima del 2015, probabilmente nei suoi primi mesi. Forte della vittoria ottenuta (per k.o. tecnico) su Renzi sul terreno della “legge di stabilità”, pensavo, il roccioso liberista superduro Katainen, l'attuale padrone monopolista delle politiche economiche europee, si sarebbe acquietato per un po', anche per riprendere fiato, inoltre per non far fare un'ulteriore figura ridicola a Renzi. Ma non è andata così: già, come si apprende, in quest'inizio di novembre la minaccia si è manifestata. Sapevo che i vertici europei sono fatti da killer antisociali, ma non al livello mentale dei miliziani dello “stato islamico”. Manca solo la decapitazione dei prigionieri, ma chissà dove andremo a finire in Europa sulla strada imposta dai vari Katainen, ed è dunque bene che Renzi stia attento quando va a Bruxelles. Mi scuso davvero, constatando a danno del mio buonismo come non esista davvero un limite al peggio.
La congiura degli inetti e dei bugiardi! Sarebbe una commedia all'italiana se purtroppo non fosse la realtà.
«Inetto ma galantuomo», modi di dire curiosi in politica: si riconosce uno inetto, ma poiché lo si crede «galantuomo», ci si affida a lui; ma «inetto» in politica non corrisponde a «briccone» in morale? (Antonio Gramsci, I quaderni dal carcere, Q6 §131, Passato e presente. Caratteri. Etica e politica.)
Il concetto espresso è chiaro! Gli inetti, gli incapaci, gli analfabeti politici sono nella conduzione della cosa pubblica altrettanto dannosi, se non di più, dei “bricconi”.
Quando poi, come in Italia, l’inettitudine si accompagna alla bricconaggine o viceversa, la misura è colma! Il disastro prossimo venturo è alle porte!
L'espressione, rivolta ai governi democristiani degli anni 50, fu del segretario socialista Pietro Nenni, ai tempi in cui sinistra e riforme non erano parolacce terrorizzanti perché la sinistra era di sinistra e non di destra come è oggi quasi tutta, e quindi va rifatta da capo. L'attacco squadrista di polizia ai lavoratori della Thyssen è una dichiarazione di fatto di ciò che è realmente il governo Renzi. Un'altra dichiarazione di fatto, avvenuta in contemporanea, è il calo delle braghe del governo Renzi di fronte alle pretese delinquenziali della Commissione Europea. In ciò si è trovato in compagnia con il governo francese, altro governo nominativamente di sinistra ma che fa una politica di destra.
Fiato voluntas dei (trad. La volontà della Fiat è la volontà di Dio).
“La storia è la memoria di un popolo, e senza una memoria, l'uomo è ridotto al rango di animale inferiore.” (Malcom X)
Cominciamo come nella maniera più classica, come nel più classico dei racconti per ragazzi .
C’era una volta un’organizzazione che aveva schedato migliaia di persone…, la Stasi della DDR diranno subito i giovani e fanatizzati reperti archeologici della Leopolda, no, no, no, c’era una volta una grande azienda automobilistica: la Fiat.
Procediamo con ordine.
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