Tutto ciò che è sociale ma non riflessione sociologica, legandosi a quello che compone la realtà in cui viviamo.
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Le ultime dichiarazioni di Bertinotti hanno lasciato l’amaro in bocca a molti compagni, che nel recente passato l’avevano sostenuto e votato.
Tuttavia, come direbbe lui, a mio (modestissimo) parere la questione appartiene più a quel (pessimo) costume politico degli italiani chiamato trasformismo che all’attualità dei problemi che affannano la vita delle persone.
La conversione di Bertinotti non è e non sarà certo l’ultima, la storia d’Italia vanta esempi ben più illustri, dal Crispi garibaldino e repubblicano al Crispi monarchico africanista, dal Mussolini socialista rivoluzionario al Mussolini duce del fascismo, senza contare gli infiniti esempi minori di cui quello del nostro personaggio è solo l’ultimo in ordine di tempo.
Dopo avere contestato per mesi l'esistenza di un pericolo significativo di deflazione per i 18 paesi della zona euro, adesso non si parla d'altro. Analogamente dopo aver parlato per anni dell'avvio di lì a sei mesi, un anno al massimo, della ripresa economica, spesso sulla base di dati truccati, adesso non si parla d'altro che della continuazione della recessione. Siamo dunque ufficialmente in recessione e la recessione ha anche prodotto un pericolo di deflazione; quest'ultima anzi in Italia c'è già. Cosa vuole dire tutto questo: che non solo l'economia continua ad andare indietro ma le famiglie spendono il minimo indispensabile e il grosso delle imprese evita di investire; tutte attendono tempi migliori per “rischiare”.
Giovanni Falcone, magistrato anti-mafia trucidato da Cosa Nostra, sosteneva che il coraggio “è saper convivere con la propria paura e non farsi condizionare dalla stessa”. La paura in questione è quella provata da parte di uomo minacciato perché fa bene il proprio lavoro, quella paura che ti fa temere per la tua incolumità e per coloro chi ti stanno accanto.
Nulla di tutto ciò - fortunatamente - riguarda il giovane Presidente del Consiglio Matteo Renzi, presentatosi audacemente alla ribalta nazionale come il “rottamatore” di una classe politica abietta, disonesta e inefficiente.
Un manifesto in una sedia ed un oggetto abbandonato o meglio, un oggetto che attende che sua la proprietaria venga a riprenderlo: è questo “Posto Occupato”. Campagna di sensibilizzazione contro il femminicidio, partita a giugno 2013 da Rometta Marea (Messina), e divenuta “contagiosa” in ogni parte d’Italia e può essere appoggiata dal singolo cittadino e/o ente di ogni genere, e da ogni tipo di associazione.
Un gesto semplice ed apparentemente banale ma estremamente concreto e carico di significato dedicato a tutte le donne vittime di violenza che in quel posto non potranno occuparlo più.
Di Alessandro Semenzato
Tra i più grossolani errori commessi da Silvio Berlusconi nel corso della sua vita politica vi è stato quello di aver individuato come suo erede l' avvocato agrigentino Angelino Alfano.
Politicamente Alfano cresce nelle file della DC, per poi approdare nel 1994 alla corte di Arcore, sgomitando sino a guadagnarsi la fama di "delfino".
La carriera ministeriale di Alfano inizia nel 2006 nominato da Berlusconi come Ministro della Giustizia, giusto premio per uno che di giustizia ci capisce poco niente, rimasto alla cronaca per quel'obbrobrio noto come "Lodo Alfano" dichiarato dalla Consulta anticostituzionale, costruito ad hoc per le vicende processuali del Capo.
È notizia recente la polemica relativa all’aggressione subita in Trentino da un cercatore di funghi da parte di un’orsa. La ricostruzione più sensata dell’accadimento non sembra giustificare la reazione isterica sviluppata intorno all’orsa Daniza – né lo spettacolare dispiegamento di forze per catturare la suddetta orsa, che finora si sta sottraendo alla cattura: un uomo si è avvicinato troppo a dei cuccioli d’orso, forse si è trattenuto ad osservarli (chi non ne avrebbe avuto la tentazione?), la madre si preoccupa come tendono a fare le madri di qualsiasi specie che pratichi cure parentali, e aggredisce l’intruso con il chiaro intento di metterlo in fuga. Non dubito che il cercatore di funghi “se la sia vista brutta”, nel senso che un orso da oltre un quintale che carica deve essere abbastanza spaventoso; però credo a tutti sia successo di essere aggrediti da un cane senza riportare conseguenze ulteriori ad un grosso spavento perché il cane morde l’aria, a puro scopo intimidatorio, e questo sembra essere successo in questo caso.
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