Tutto ciò che è sociale ma non riflessione sociologica, legandosi a quello che compone la realtà in cui viviamo.
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Lasciamo da parte per un momento altri argomenti e andiamo al cuore del problema: il voto è un diritto universale?
Sul piano generale niente da obiettare, sul piano concreto questo diritto è comunque subordinato ad alcune condizioni: possesso della cittadinanza, maggiore età, non essere interdetto per condanne, …; si tratta quindi di un diritto il cui esercizio concreto è condizionato dal possesso di una serie di requisiti di cui l’elettrice e l’elettore devono essere in possesso: non può votare il cittadino di un altro Stato, il minorenne, ecc. ecc. ecc …
Articolo scritto da Selene Bianco e Joachim Langeneck
Da qualche tempo vi è un acceso dibattito tra i sostenitori della dannosità dei vaccini e quelli della loro utilità. In un groviglio di informazione e controinformazione può essere difficile capire che posizione prendere. Anche considerando che si sta avvicinando la stagione dell’influenza, e il momento in cui molte persone dovranno decidere se e come vaccinarsi, con questo articolo vogliamo provare a fornire alcuni strumenti scientifici che permettano di esprimere valutazioni a riguardo.
Innanzitutto, cosa sono i vaccini?
Rapida come l’estate che sta per giungere al termine sembra avvicinarsi anche la non approvazione della controriforma spagnola sull'aborto proposta dal governo di Mariano Rajoy.
Aveva immensamente fatto di discutere il disegno di legge sull’aborto proposto da Alberto Ruiz-Gallardon, tanto da creare un movimento di decine di migliaia di donne che per riaffermare il loro diritto all’aborto marciarono al grido di “ Yo decido”, dalla Asturie di Madrid, dove la protesta è cominciata grazie a “Les comadres y mujeres por la Igualidad” (le comari e donne per l’uguaglianza), la mobilitazione è diventata nazionale, oltre 300 fra associazioni, partiti e sindacati vi hanno aderito ma il diritto di decidere ha risuonato forte, grazie al tam- tam rilanciato dai social network anche a Firenze, Amsterdam, Roma, Parigi, Bruxelles, Milano, Londra, in piccole e grandi città europee, dove donne e uomini hanno deciso di svolgere sit-in e/o flash mob, davanti ad ambasciate e consolati spagnoli a sostegno della lotta spagnola.
SuperVenus - selezionato in diversi festival dall’Europa al Canada passando per l’Asia – è un cortometraggio di Frédéric Doazan, regista ed animatore francese che si occupa di cinema sperimentale e di animazione. Nel 2004 ha co-fondato il collettivo video la-cause.org che illustra e critica il modello - irreale ed impossibile da raggiungere - a cui tendono molte donne.
Ad essere ancora una volta, apertamente contestato è “l’evoluzione (?)” culturale che impone un modello di bellezza, unico imperante nella società occidentale che, deumanizza i corpi femminili e li rende lontani dal variegato mondo reale.
...ovvero, parliamo ancora di Ebola. Nella fattispecie, del caso sospetto registrato nelle Marche e immediatamente diffuso dalle principali testate nazionali, in alcuni casi con titoli quanto meno fuorvianti: per quanto dal punto di vista della correttezza formale nell’italiano non cambi nulla se diciamo “un sospetto caso di ebola” o “un caso sospetto di ebola” (tanto per fare un esempio), le due espressioni hanno un impatto lievemente differente, nel primo caso l’accento è posto sul “sospetto” (quindi sul fatto che non è certo), nel secondo è sul “caso”, volendo potremmo anche leggerlo come “un caso (sospetto) di ebola”, e ad elidere la parola tra parentesi ci vuole veramente poco, specie se si è molto preoccupati o un poco in malafede.
La morte del diciasettenne Davide Bifolco per mano di un carabiniere lascia un senso di impotenza mista a rabbia. Da quando è accaduto il fattaccio, ognuno si sente legittimato a dire la propria, su chi ha ragione e su chi ha torto.
È certo che Davide, non riposerà in pace, sarà sempre agitato e tirato in ballo per dimostrare che lo Stato non c’è, o peggio che lo Stato uccide e la camorra protegge. Queste le assurde parole dette con rabbia dalla folla di manifestanti che ieri ha voluto ricordare Davide, nel Rione Traiano nel napoletano, terra di spaccio e di illegalità.
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