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Il meglio ed il peggio del 2015 al cinema
In attesa di un 2016 che si preannuncia ricco di rilevanti uscite, a fine anno, come da tradizione, è tempo di bilanci. Le classifiche sono basate sulle uscite nelle sale italiane dal 1 gennaio al 31 dicembre 2015.
Iniziamo dalle delusioni.
Tra queste ci metto l'ultimo capitolo degli Avengers ("Age of Ultron"), "The Martian" di Ridley Scott, il remake americano de "Il segreto dei suoi occhi", l'italiano "Io e lei", "Black Mass" con Johnny Depp e "Crimson Peak" di Guillermo Del Toro.
Tuttavia c'è di peggio. Roba veramente senza senso. Analizziamo LA FLOP 10 dell'anno.
Questo Tolouse Lautrec è proprio uno svergognato; egli rifiuta ogni genere di abbellimento sia nel disegno che nei colori. Bianco, nero, rosso a grandi macchie e forme semplici, é questo il suo stile. Non ce n'è un altro che come lui sia capace di riprodurre in modo così perfetto i volti dei capitalisti rimbecilliti, che si siedono ai tavoli in compagnia di puttanelle che li accarezzano per eccitarli. Come avrebbe potuto, essendo feroce con se stesso, non esserlo con gli altri! Nella sua opera non si trova un solo viso umano di cui non abbia volutamente sottolineato il lato spiacevole. […] Era un osservatore implacabile ma il suo pennello non mentiva.
Félix Fénéon
Non capita tutti i giorni di potersi immergere a pieno nella Parigi di fine Ottocento. Una città elettrizzante, la capitale culturale d'Europa, in cui vengono gettate le basi per le sfide per le rivoluzioni del Novecento. La ghiotta occasione viene fornita dalla mostra Toulouse Lautrec – Luci ed ombre di Montmatre, esposta a Palazzo Blu a Pisa fino al 14 febbraio 2016.
Erri De Luca: "I pesci non chiudono gli occhi"
"L'infanzia smette ufficialmente quando si aggiunge il primo zero agli anni. Smette ma non succede niente, si sta dentro lo stesso corpo di marmocchio inceppato dalle altre estati, rimescolato dentro e fermo fuori"
Direi che raccontare una storia in chiave poetica, sia il miglior modo per esprimere e soprattutto trasmettere al lettore il vero senso di ciò che De Luca nei suoi scritti espone, con una semplicità che tocca l'anima.
Il Pensiero di Althusser V: Apparati Ideologici di Stato
Nel suo saggio più celebre, Ideologia e Apparati Ideologici di Stato, Althusser vuole mostrare quale sia il ruolo specifico dell’ideologia all’interno delle moderne società occidentali. Il punto di partenza è la concezione marxista dello Stato che viene definito come un apparato repressivo che permette alle classi dominanti di esercitare il proprio potere sul proletariato. Secondo dunque questa visione, lo Stato va inteso innanzi tutto come apparato specializzato, composto dalla polizia, dai tribunali, dalle prigioni, dall’esercito e dalla varie cariche istituzionali e amministrative. Tutte le lotte politiche ruotano attorno allo Stato proprio perché il suo possesso e la sua conservazione permettono il dominio della classe che lo controlla. Althusser non rigetta affatto questa concezione dello Stato come apparato la cui funzione fondamentale sia quella repressiva ma ritiene che per comprendere meglio come funziona, occorre aggiungere all’analisi altri elementi che tendono a sfuggire alla maggior parte delle tradizionali analisi marxiste. In particolare, ciò che non deve sottrarsi ad ogni sforzo teorico che abbia come oggetto lo Stato, è il rimarcare che esso non si compone solo di un apparato repressivo, ma anche di uno ideologico.
I botti di fine 2015
Signori e signore, sta per chiudersi l'anno 2015 e, come spesso accade, i film importanti escono in queste settimane. Vi ho già parlato de "Il ponte delle spie" recentemente. Non vi parlerò invece dei cinepanettoni che non considero neanche più film, ma del triste teatrino pseudo-televisivo italico non ne posso più. E questi film sono "cine-marchette". Davvero niente di più. Avrei voluto parlarvi, oltre ai titoli recensiti, anche dell'intrigante nuova opera di Aleksandr Sokurov, "Francofonia". E' uscita in sole 12 copie in Italia. In Toscana non è uscito. Cosa grave. Ho sentito il distributore Academy Two e spero di poter vederlo la prossima settimana. In ogni caso non uscirà sul giornale prima di inizio anno perchè la prossima settimana ci sarà una bella sorpresa per tutti i lettori. Questa volta vi parlerò del nuovo film di Woody Allen, "Irrational Man", e il settimo capitolo della saga di "Star Wars", già recensito da Dmitrij Palagi. Mi hanno chiesto in diversi di farlo e quindi lo farò. Ecco le recensioni in dettaglio:
Dopo il successo dello scorso anno con Un natale stupefacente la solida coppia Lillo e Greg ritorna a far divertire con una commedia (la definizione di cinepanettone mal si addice) simpatica e divertente.
Natale col boss di Volfango De Biasi, che ha già diretto la coppia nello scorso film natalizio, somma gli spunti comici assicurati da Lillo e Greg all'ottima – ed inaspettata – recitazione di Peppino Di Capri.
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