Dalla divulgazione scientifica alle recensioni di romanzi, passando per filosofia e scienze sociali, abbracciando il grande schermo e la musica, senza disdegnare ogni forma del sapere.
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Recensione dell’ottimo “Carrie & Lowell” del cantautore di Detroit
Pochi cantautori sono riusciti a coniugare in maniera così elegante complessità e leggerezza come il menestrello statunitense Sufjan Stevens.
”..E il suo nome, a motivo dell’essere amministrata non nell’interesse dei pochi ma dei molti, è democrazia, e secondo le leggi ciascuno ha pari diritti nelle dispute private, e per quanto riguarda la considerazione dei cittadini ognuno, secondo quanto si distingue in qualche campo, nell’amministrare le faccende pubbliche non è stimato per la classe sociale da cui proviene più che per il suo valore..” (Tucidide, II 37)
Democrazia. Questa parola la usiamo ogni giorno, la sentiamo in televisione, la leggiamo nei giornali, la osanniamo, la innalziamo come vessillo contro i regimi dittatoriali, ci promettiamo – ma sempre troppo tardi – di difenderla dal potere autocratico dell’uomo solo e del suo entourage, o dalla “dittatura del mercato” che la schiaccia, o anche più semplicemente da certe azioni e decisioni politiche che a volte, per non dire spesso, la tradiscono, la mortificano, la vituperano, la uccidono.
Ascesa della Meritocrazia e declino della Giustizia Sociale nell’Italia renziana
In uno Stato in cui le sopravvivenze di stampo feudale sono diffuse e radicate, non stupisce che qualsiasi generico appello alla “meritocrazia” venga salutato come moderno e rivoluzionario. In effetti, ogni aspetto della società sembra essere sempre più colonizzato da una cultura civica povera che fa del nepotismo, della cooptazione e della raccomandazione gli strumenti e le credenziali più utili per le opportunità di carriera. La politica più populista e il sistema mediatico più sensazionalistico ci mettono poi del loro nel semplificare il quadro complessivo resuscitando in tutta la loro incompletezza termini come quelli fortunatissimi di “casta” o di “baronato”.
Il 31 marzo,in occasione della serata finale del GattoBardo Festival,al teatro Nuovo Sentiero di Firenze si è tenuto l'evento Ciak si gira.
Una rassegna di corti cinematografici di giovani registi emergenti toscani presentati da Massimiliano Ferroni.
Protagonisti,in ordine di apparizione, Simone Cantini, Alessio Bellini, Claudio Corvari, Elena Arisi e Mehdi Ben Temime insieme ai loro attori e alle loro troupe.
1964: Bobby Solo scala le classifiche con Una lacrima sul viso, Michele Ferrero lancia la Nutella, Aldo Moro è da qualche mese Presidente del Consiglio, Togliatti muore a Yalta.
Esistono miracoli?
Proprio la scorsa settimana parlavo della mancanza di idee nel cinema italiano. A giudicare dal film d'esordio alla regia di Edoardo Falcone verrebbe da dire “è un miracolo!”.
Attenzione non sto dicendo che il cinema italico sia tornato ai suoi fasti. Ci piacerebbe ma non è così. L'epoca d'oro è ancora lontana. L'esempio di questo film, però, può aiutare.
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