Cultura

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Dalla divulgazione scientifica alle recensioni di romanzi, passando per filosofia e scienze sociali, abbracciando il grande schermo e la musica, senza disdegnare ogni forma del sapere.

Immagine liberamente tratta da pixabay.com

La biodiversità nazionalista e un occhio del pesce finto

I miei nonni sono due proletari torinesi. Poiché fino a tempi recenti trovare del pesce fresco decente ed accessibile a Torino era un’ambizione contro ogni legge della probabilità, i miei nonni surrogavano con il cosiddetto pesce finto. Dicesi pesce finto un laterizio semicommestibile a base di patate, una dose omeopatica di tonno sott’olio e maionese come legante, modellato grossolanamente a forma di pesce con sottili fette di verdura a fare le scaglie, e con mezza oliva o un ravanello posto a fare l’occhio.
Il termine “biodiversità” è esattamente come il ravanello che fa da occhio al pesce finto: messo nel posto giusto fa la sua figura, ma fuori contesto sa decisamente di poco e non serve a granché.

Venerdì, 22 Maggio 2015 00:00

Quanto è bella la giovinezza

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Dopo averVi recensito i film di Garrone e Moretti, era lecito attendersi anche l'ultima opera di Paolo Sorrentino in concorso a Cannes: sto parlando di Youth (La Giovinezza).

Prendiamo i tre "moschettieri" italiani in concorso a Cannes: il verde è senz'altro Paolo Sorrentino,il bianco è Matteo Garrone e il rosso è Nanni Moretti.

Era il 2007 quando Stéphane Lissner, Sovrintendente del Teatro alla Scala, commissionò al compositore Giorgio Battistelli un’opera per l’occasione dell’Esposizione Universale. Un lavoro teatrale e musicale che riguardasse il tema di Expo 2015, “nutrire il pianeta - energia per la vita”, e che fosse nuovo, moderno, attuale.

I lavori di scrittura del libretto e degli spartiti furono travagliati fin dall’inizio, con tensioni tra compositore, librettista e i registi che si sono susseguiti nel ruolo. Quando infine si approdò alla scelta di Robert Carsen alla regia e il libretto era completato, mancavano ancora numerose pagine di partitura. Il Teatro alla Scala, nel frattempo, scelse di inaugurare l’Expo con la Turandot di Puccini, diretta da Chailly, e il finale inedito di Luciano Berio.

Il maestro Battistelli ha lavorato all’orchestrazione di "CO2", titolo che riprende la formula chimica dell’anidride carbonica, fino agli ultimissimi giorni di prova, a qualche giorno di distanza dalla prima esecuzione, riducendo, allargando, tagliando e riscrivendo numerosi fogli. Il prodotto scaturito da una gestazione tanto lunga è senza dubbio, e non poteva non esserlo, di notevole qualità e pregio artistico.

Giovedì, 21 Maggio 2015 00:00

A Firenze il Festival delle Religioni

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Quanto v'è di certo nella morte è un po' mitigato da quanto v'è d'incerto: è un indefinito nel tempo, che ha in sé qualche cosa dell'infinito e di ciò che chiamiamo eternità.
Jean de La Bruyère

In questi giorni (15-16-17 maggio) si è tenuto, in vari luoghi di rilevanza della città di Firenze (Palazzo Vecchio, Gabinetto Viessieux, Biblioteca delle Oblate, Sinagoga e altri), il Festival delle religioni, organizzato dalla dottoressa in filosofia Francesca Campana Comparini, che come sottotitolo ha avuto “anadareoltre”, perché, come si legge nel volantino “è arrivato il momento di andare oltre, di prendere coscienza non solo della pluralità dell’esistenza ma di riconoscere il nostro volto in quello di chi ci sta di fronte, come disse Levinas. Oltre il fanatismo, oltre la mortificazione della vita, della razza, delle idee e infine dell’uomo.” Tra le varie conferenze che hanno visto ospiti importanti e noti quali Zygmut Bauman, Piergiorgio Odifreddi, Valdo Spini, Vincenzo Cantone, Ennio Morricone e tanti altri, presso l’Altana delle Oblate c’è stata quella che vedeva come relatori Paolo Ruffini, giornalista e direttore di TV2000, Vito Mancuso, teologo e scrittore di successo e Sergio Givone, filosofo di Estetica presso l’Università degli Studi di Firenze ed ex Assessore alla Cultura. Comparini dà avvio al dibattito citando le parole di Sant’Agostino: “non uscire da te stesso; rientra in te: nell’intimo dell’uomo risiede la verità, e se troverai che la tua natura è mutevole, trascendi anche te stesso […] Tendi pertanto là dove si accende il lume vero della ragione” e poi passa la parola a Ruffini.

Martedì, 19 Maggio 2015 00:00

Cronache dal Salone del Libro #2

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Di Luca Onesti

Cronache dal Salone del Libro #2

Lunedì 18 maggio - È l’ultimo giorno al Salone del Libro. Fra 8 ore circa il Salone chiuderà le porte, ho mille cose da scrivere e poco tempo quindi inizio subito senza divagare, almeno per ora.

 

C’è tanta Sardegna al Salone del Libro

La voglia di leggere un libro di Sergio Atzeni ce l’avevo da un po’ di anni, ed ha iniziato a venirmi quando ho visto, un paio di anni fa, il film Bellas Mariposas di Salvatore Mereu, tratto da proprio da un romanzo di Atzeni. Un film con una fotografia bellissima che racconta un’amicizia di due ragazze adolescenti, sullo sfondo di Cagliari e le sue periferie, mettendo insieme momenti surreali, richiami allegorici e il realismo di un film recitato da attori non professionisti, gli alunni della scuola in cui il professore-regista Mereu insegna.

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