Le varie forme de "sapere", che cerchiamo di organizzare tra divulgazione scientifica (cliccando qui), scienze umanistiche (cliccando qui) e scienze sociali (cliccando qui), sfruttando le pur discutibili suddivisioni del nostro sistema accademico.
Immagine liberamente tratta da pixnio.com
Come abbiamo già visto nell'articolo uscito il 20 aprile, in occasione dell'anniversario dell'ingresso delle truppe sovietiche a Berlino, il Terzo Reich si arrese ufficialmente nella tarda serata dell'8 maggio del 1945.
Ci sono pezzi che non vorresti mai scrivere, ci sono gesti che non vorresti mai che venissero fatti.
Ed invece nella civilissima Italia, ancora oggi, spesso ci sono oltraggi alla memoria che vengono orgogliosamente firmati da 'I camerati'“.
"Sono un prigioniero politico. Sono un prigioniero politico perché sono l’effetto di una guerra perenne che il popolo irlandese oppresso combatte contro un regime straniero, schiacciante, non voluto, che rifiuta di andarsene dalla nostra terra. Io difendo il diritto divino della nazione irlandese all’indipendenza sovrana, e credo in essa, così come credo nel diritto di ogni uomo e donna irlandese a difendere questo diritto con la rivoluzione armata. Questa è la ragione per cui sono carcerato, denudato, torturato." da Il diario di Bobby Sands
“Discipline, dignity and unity”. Disciplina, dignità ed unità. Così titolava il numero di An Phoblacht (mensile pubblicato dal partito Sinn Féin in Irlanda ed il cui titolo significa “La Repubblica”) di domenica 3 maggio 1981. La disciplina, la dignità e l'unità a cui ci si riferiva erano quelle dei militanti dell'IRA rinchiusi da anni nel carcere di alta sicurezza di Long Kesh, vicino a Belfast, dove a lungo sono stati vittime di violenze ed atroci torture. Il gruppo di detenuti nel marzo dello stesso anno aveva preso la decisione, guidati da Bobby Sands, di iniziare uno sciopero della fame che li avrebbe condotti alla morte nel caso il Primo Ministro della Gran Bretagna, una Margaret Thatcher eletta da poco al suo primo mandato, non avesse riconosciuto loro lo status di prigionieri politici.
25 aprile 2013 - 68° anniversario della Liberazione.
Ci sarà il sole, pare, e in tutti i Comuni della Toscana e d’Italia e sui luoghi degli eccidi, dove la barbarie nazi-fascista ha segnato per sempre le popolazioni e i territori, dove non si dimentica, si celebreranno le manifestazioni in onore dei caduti.
Un applauso scrosciante e quasi interminabile ha accolto Roberto Saviano, il 23 aprile, alla Feltrinelli, in occasione della presentazione del suo ultimo libro “Zero zero zero”. Anche se si è trattato ben di più che una semplice presentazione, e chi conosce l'autore e il suo modo di parlare, di raccontare, lo sa. Il potere di questo libro sta nel rendere la cocaina, (questo, come è noto è il tema) non qualcosa di lontano, avulso e astratto dalle nostre vite, ma visceralmente presente nella trama delle nostre esistenze quotidiane, nell'economia con cui ogni giorno, almeno a piccoli livelli, abbiamo a che fare.
“Un'idea di bellezza”. Questo è il titolo che è stato dato alla mostra di arte contemporanea inaugurata giovedì 28 marzo, alla strozzina di palazzo Strozzi e che raccoglie le opere di otto artisti contemporanei – Vanessa Beecroft, Chiara Camoni, Andreas Gefeller, Alicja Kwade, Jean Luc Mylayne, Isabel Rocamora, Anri Sala, Wilhelm Sansnal – che hanno cercato di dar colore o voce, o o forma a quella che può essere oggi l'esperienza della bellezza? Si può ancora parlare di bellezza? Che cos'è il bello?
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