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I film della settimana, le serie televisive e tutto ciò che riguarda l'arte dello schermo (piccolo o grande che sia), senza disdegnare le arti del videogioco.

Immagine liberamente tratta da pixabay.com

Mercoledì, 17 Giugno 2015 00:00

Benvenuti al Jurassic World

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Pronti via, dopo due minuti senti le note della bellissima colonna sonora di John Williams (adattata magistralmente da Micheal Giannino) e ti ritrovi scaraventato indietro nel tempo a quando eri bambino, che guardavi con lo stesso sguardo rapito del dottor Grant un brontosauro issarsi sulle due zampe posteriori per arrivare a strappare le foglie più in alto di un albero. Perché questo è il sequel della fortunata saga “jurassica”: un omaggio al capolavoro di Spielberg e un tentativo ben riuscito di far tornare alla luce un mondo che avevamo lasciato completamente in rovina nel terzo film.

Venerdì, 12 Giugno 2015 00:00

The salvation: un western in salsa danese

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The salvation: un western in salsa danese

C'era una volta un genere prettamente americano che ha fatto la storia del cinema mondiale. Ha inventato nuove inquadrature, nuovi modi di concepire la settima arte. Sto parlando del Western. Un genere fondamentale all’interno della storia del cinema, un genere fatto di azione e dinamismo ma anche di profonde riflessioni che, nel tempo, hanno cercato di raccontare la nascita di un’intera nazione. Nel bene, come nel male.

Lunedì, 08 Giugno 2015 00:00

Ėjzenštejn in Messico, secondo Greenaway

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La provocazione artistica non può prescindere dal contesto, ma può fare a meno dello stile e dell'opportunità di alcune scelte. Peter Greenaway riesce a concentrare nella sua nuova pellicola una lunga serie di profanazioni. La bandiera rossa issata tra le natiche di un uomo a cui è stata appena tolta la verginità anale. La riduzione di un'icona della cultura ad archetipo dell'artista infantile, fragile ed estroverso. Uno sguardo beffardo e cinico sulla storia e sugli ideali che la muovono. Su questo ultimo punto è lo stesso regista a specificare la sua posizione: esistono solo buoni scrittori e narratori, l'esistenza di una memoria oggettiva è impossibile.

La fede può fare miracoli. Nella canna di un fucile.

Questo film è uscito a fine 2014 negli USA e progressivamente in tutto il mondo. Gli ultimi ovviamente siamo noi italiani. Questa volta il problema è stato il fallimento della società di distribuzione Moviemax che aveva comprato i diritti in esclusiva. Poi è arrivata l'Andrea Leone Group (la società dei figli dell'indimenticato Sergio Leone) che, insieme ad Andrea Occhipinti di Lucky Red, ha rimediato facendo arrivare (a giugno,in tremendo ritardo per via dei tempi di doppiaggio) la pellicola anche da noi. C'è da dire che,mentre "Third Person" di Paul Haggis e "Fury" di David Ayer sono stati distribuiti (in ritardo d'accordo ma sono stati fatti), ci sono film come "The zero theorem" di Terry Gilliam che non arriveranno mai nei nostri cinema. Censura? Probabile. Il silenzio regna sovrano. Si sa che gli italiani hanno la mente corta. Figuriamoci i cinefili.

Giovedì, 28 Maggio 2015 00:00

Mad Max - Fury road: estasi dei sensi

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Mad Max - Fury road: estasi dei sensi

Nel 1979 esordiva al cinema il regista australiano (figlio di immigrati greci,il vero cognome è Miliotis) George Miller con "Interceptor". La pellicola, malgrado il basso costo di produzione, riscosse un enorme successo mondiale tanto che negli anni successivi vennero fatti due sequel: "Il guerriero della strada" (1981) e "Oltre la sfera del tuono" (1985).  Successivamente Miller si è dato a vari progetti: quello che non ti aspetti (Babe va in città), il film tosto (L'olio di Lorenzo sulla adrenoleucodistrofia, rarissima malattia degenerativa), i due cartoni della saga "Happy Feet" che gli hanno sfruttato un Oscar. I livelli di "Mad Max" però non furono mai raggiunti. Rientrò (quasi) nel dimenticatoio generale. Molti non sanno che "Interceptor" nacque da un concorso per cineasti dilettanti. Fu girato con circa 300 mila dollari australiani. Risultato ? Record d'incassi mondiale (oltre 100 milioni di dollari).  Entrò nel Guinness dei primati. È rimasto in testa fino al 1999,anno in cui si scatenò il fenomeno (da baraccone) "The Blair Witch Project".

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