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La morte del diciasettenne Davide Bifolco per mano di un carabiniere lascia un senso di impotenza mista a rabbia. Da quando è accaduto il fattaccio, ognuno si sente legittimato a dire la propria, su chi ha ragione e su chi ha torto.
È certo che Davide, non riposerà in pace, sarà sempre agitato e tirato in ballo per dimostrare che lo Stato non c’è, o peggio che lo Stato uccide e la camorra protegge. Queste le assurde parole dette con rabbia dalla folla di manifestanti che ieri ha voluto ricordare Davide, nel Rione Traiano nel napoletano, terra di spaccio e di illegalità.
Vittoria. Renzi è riuscito a far accettare Federica Mogherini come Mrs. PESC. Già. Ma una vittoria di Pirlo, dal momento che non è che sia proprio corretto dire che l'Alto Rappresentante per la Politica Estera e di Sicurezza Comune equivale ad un Ministro degli Esteri.
La critica è sempre la stessa: il processo di integrazione europea ha subito forti rallentamenti da un punto di vista politica mentre quella economica schizzava in avanti. Mercato unico, Banca Centrale Europea comune ma non una politica estera comune.
Le ultime dichiarazioni di Bertinotti hanno lasciato l’amaro in bocca a molti compagni, che nel recente passato l’avevano sostenuto e votato.
Tuttavia, come direbbe lui, a mio (modestissimo) parere la questione appartiene più a quel (pessimo) costume politico degli italiani chiamato trasformismo che all’attualità dei problemi che affannano la vita delle persone.
La conversione di Bertinotti non è e non sarà certo l’ultima, la storia d’Italia vanta esempi ben più illustri, dal Crispi garibaldino e repubblicano al Crispi monarchico africanista, dal Mussolini socialista rivoluzionario al Mussolini duce del fascismo, senza contare gli infiniti esempi minori di cui quello del nostro personaggio è solo l’ultimo in ordine di tempo.
Dopo avere contestato per mesi l'esistenza di un pericolo significativo di deflazione per i 18 paesi della zona euro, adesso non si parla d'altro. Analogamente dopo aver parlato per anni dell'avvio di lì a sei mesi, un anno al massimo, della ripresa economica, spesso sulla base di dati truccati, adesso non si parla d'altro che della continuazione della recessione. Siamo dunque ufficialmente in recessione e la recessione ha anche prodotto un pericolo di deflazione; quest'ultima anzi in Italia c'è già. Cosa vuole dire tutto questo: che non solo l'economia continua ad andare indietro ma le famiglie spendono il minimo indispensabile e il grosso delle imprese evita di investire; tutte attendono tempi migliori per “rischiare”.
Non cessano di far discutere le intenzioni del governo Abe di estendere l'uso di lavoratori stranieri nel Sol Levante come manodopera a basso costo nei settori in cui i salari troppo bassi non attraggono un numero sufficiente di lavoratori nipponici.
A giugno il governo conservatore ha reso noto la propria strategia per l'aumento del numero di lavoratori stranieri nel Paese (in particolar modo nel settore edilizio) mediante l'utilizzo del Programma di Apprendistato Industriale e Tirocinio Tecnico, un programma originariamente volto a far acquisire competenze tecniche a lavoratori di Paesi in via di sviluppo di modo che questi possano poi impiegare le stesse nella crescita economica delle nazioni di provenienza. Nell'ambito del programma, tuttavia, si sono sviluppate pratiche lavorative di sfruttamento (alcune segnalate anche dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti).
Recentissima la notizia del primo sciopero nel punto vendita fiorentino di Eataly, proclamato dai COBAS – si legge – per contestare “il mancato rinnovo dei contratti di somministrazione in scadenza, la mancata stabilizzazione dei contratti a tempo determinato, le condizioni di lavoro, la totale arbitrarietà dell'azienda nell'organizzazione del lavoro, il rifiuto da parte dell'azienda ad un qualsiasi confronto con i lavoratori”.
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