Politica

Politica

Le notizie legate al contemporaneo, abbracciando società, istituzioni, questioni internazionali e tutto ciò che rientra nella vasta categoria di politica, rubriche e redazionali esclusi.

Immagine liberamente tratta da upload.wikimedia.org

Mercoledì, 08 Ottobre 2014 00:00

Omofobi in piedi

Scritto da

Durante la giornata di domenica, in cento (in realtà cinquantaquattro, ma ne sono assurte agli onori della cronaca molte meno) piazze d’Italia si teneva la “veglia” per la «libertà d’espressione» delle cosiddette Sentinelle in piedi. Sul piano dell’immagine, la strategia comunicativa è semplice e perfetta: starsene in piedi in file ordinate, in silenzio, a leggere (o fingere di leggere) per un’ora; colpire l’attenzione dei passanti con la propria impassibilità e la propria purezza, anche spirituale, di belle statuine. Non fare «niente di male». Il silenzio e la tranquillità della manifestazione, tuttavia, non corrispondono ad altrettanto pacifici intenti.

Martedì, 07 Ottobre 2014 00:00

La sinistra di fronte al rischio globale

Scritto da

Quando nel 1986 il sociologo tedesco Ulrich Beck conia l’espressione di “società del rischio” già il mondo viveva da diversi decenni in un contesto di crescente incertezza e angoscia rispetto al destino dell’umanità: genocidi, armi di distruzione di massa, crisi economiche avevano fortemente messo in discussione l’ingenua e superficiale fiducia nel progresso e nella crescita del livello di sicurezza individuale e collettivo.

Iniziative si sono tenute in tutto il Giappone in occasione, il 26 settembre, della Giornata Internazionale per l'Eliminazione Totale delle Armi Nucleari. “L'esistenza stessa delle armi nucleari è inaccettabile da un punto vista umanitario” ha affermato una delle sopravvissute al bombardamento atomico di Hiroshima nel proprio intervento alla manifestazione tenutasi a Tokyo e promossa dal Consiglio Giapponese contro le Bombe A e H.

In tema di politique politicienne fanno discutere i nuovi ingressi nel governo Abe avvenuti alcune settimane fa. Se da un lato è considerevolmente aumentata la partecipazione femminile all'esecutivo, in patria ed all'estero diversi organi d'informazione hanno reso noti i legami di alcune di queste ministre con gruppi filo-nazisti. Tra i nomi più controversi quello di Eriko Yamatani (a capo della Commissione Nazionale di Pubblica Sicurezza) che sarebbe legata all'associazione xenofoba anti-coreana Zaitokukai e quelli di Tomomi Inada (sostituita alle Riforme Amministrative ma promossa nell'organigramma del PLD) e Sanae Takaichi (Interni) fotografate insieme al leader neonazista Yamada.  Le tre politiche liberal-democratiche e lo stesso premier Abe fanno parte del gruppo di parlamentari che sostengono l'associazione Nippon Kaigi, organizzazione negazionista rispetto ai massacri portati avanti dall'impero coloniale giapponese ed esaltatrice del passato militarista del Sol Levante.

Sabato, 11 Ottobre 2014 00:00

Pillole dal Giappone #53 - Cara istruzione

Scritto da

L'ottava Conferenza Internazionale dei Partiti Politici Asiatici tenutasi a Colombo nello Sri Lanka ha lanciato lo scorso 20 settembre un appello per il disarmo nucleare: la risoluzione è basata su una proposta presentata dal Partito Comunista Giapponese.
Intervenuto al primo giorno della Conferenza il Presidente del PCG Shii ha sottolineato l'importanza degli strumenti di negoziazione in Asia ed ha ribadito la proposta del suo Partito volta a creare una comunità di pace nell'Asia del Nord-Est: “al fine di fare dell'anno 2015 un punto di svolta nella direzione di un mondo libero da armi atomiche, ci appelliamo alla comunità internazionale affinché inizino negoziati per una convenzione sulle armi nucleari il più presto possibile” ha dichiarato l'esponente comunista.

Domenica, 05 Ottobre 2014 00:00

Il Brasile ad un bivio

Scritto da

Stando ai sondaggi nessuna delle due candidature fondamentali alla presidenza federale del Brasile otterrà la maggioranza assoluta dei voti necessaria (almeno il 50% dei voti più uno), quindi sarà necessario un secondo turno elettorale, di ballottaggio tra le due prime due arrivate al primo turno. I più recenti sondaggi dando una prevalenza della presidente federale uscente, Dilma Rousseff, succeduta quattro anni fa a Luiz Lula da Silva: ma insufficiente.
Competono due figure molto diverse tra loro, benché abbiano appartenuto anni fa al medesimo partito, il PT (il Partito dei lavoratori), la forza principale della sinistra brasiliana. È di questo partito (e degli altri partiti della sinistra brasiliana di governo, tra i quali quelli comunisti) la candidatura di Dilma Rousseff, mentre Marina Silva, figura storicamente impegnata sul terreno dell'ambientalismo, è l'altra candidata forte, in quanto di un vasto schieramento di centro-destra, delle organizzazioni imprenditoriali, dei principali mass-media, tra i quali campeggia il gruppo de O Globo.

Free Joomla! template by L.THEME

Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti.